Antimo Ceparano, presenta il nuovo cd “La tredicesima porta”

Ha creato la maschera di Licino, il brigante-pulcinella, Antimo Ceparano, da Napoli con amore, presenta il suo nuovo CD dal titolo “La tredicesima porta”.

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Che rappresenta Licino, la maschera che hai inventato, perché è rosso il costume e non come di solito è pulcinella vestito di bianco?

“Il rosso è il colore della vita, ma anche del sangue e della morte, è il colore della passione ma anche del tradimento, è il colore del tramonto ma anche del fuoco che distrugge. Il mio Pulcinella rosso ha perso il bianco dell’innocenza ed è smarrito! Perciò dovunque va incarna il dramma della nostra epoca”

Sei uno scrittore, un attore, un poeta; a trecentosessanta gradi emanano le tue creazioni artistiche, amore per la tua terra di Campania, i suoi odori, sapori, le sue tradizioni, la sua gente così piena di inventiva, i suoi monimenti così pieni di storia mai dimenticata. Sono contenta di intervistarti perchè sei un artista  completo, parlaci un po’ di te.

“Sono nato a Sant’Antimo, (Na) in provincia di Napoli, da padre santantimese e da madre napoletana, il 3 dicembre del 1957. La mia famiglia paterna era contadina, mio nonno materno imprenditore nel campo delle calzature, la cui vita dissoluta lo portò presto dalla ricchezza alla pura e semplice sopravvivenza.

Nel 1960, avevo poco più di due anni, la mia famiglia si stabilì a Napoli, nel quartiere San Lorenzo, dove sono cresciuto tra ideali mal riposti, ma mai abbandonati. Nel 1977 mi diplomo in ragioneria e conosco mia moglie Flora, da cui ho avuto tre figli: Rita, Luigi e Marco, e, per adesso, abbiamo due nipoti, Francesco e Antimo, mentre è in arrivo un terzo. Faccio teatro da sempre, avendo recitato in sinergia con Roberto Murolo, ho fatto cabaret in uno spettacolo in cui vi erano i meravigliosi AREA di Demetrio Stratos. Ho calcato numerosi palcoscenici, dal “Teatro a striscia” di Roma, alle rovine di Egnazia in quel di Fasano in Puglia, fino agli spettacoli in corso al Teatro Palcoscenico di Napoli, diretto dal magistrale Paolo d’Aquino”.

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È uscito il tuo nuovo CD, esponi ai lettori particolari inediti e come si intitolano i brani che potranno ascoltare.

“Il CD  si intilola  la tredicesima porta. L’ho realizzato insieme al musicista di  sonorità elettroniche Raffaele Cardone. Undici brani le cui tematiche si rispecchiano già negli stessi titoli: A nord di Napoli, Ingegno, Colombo, Il pensiero ubriaco, Il Poeta, Africa, Misericordia, Bambini, Rom. In questo lavoro ho cercato di trasferire attraverso la modulazione e le sonorità della parola, il significato ed il significante del testo stesso; diventa fondamentale l’apporto della musica elettronica del maestro Raffaele Cardone perché funge da ponte su cui calare il mio tentativo di fare poesia-spettacolo, svuotandolo della protesi rappresentata dal teatro (inteso come luogo architettonico)”.

Le particolari sonorità dell’opera sono state rese possibili grazie all’apporto artistico di grandi professionisti come: Maria Ylenia Trozzolo alle voci, Nicola Orabona alla Batteria, Vittorio Bruno alle percussioni, che hanno registrato suoni residuali e concreti, plasmati, filtrati e rimodulati da Raffaele Cardone che ha curato le esecuzioni, il mixing e mastering”

Sei anche uno scrittore di successo, vuoi ricordare al pubblico i  libri che hai scritto?

“Ho pubblicato, nell’ordine: “Pietre  della mia citta” nel 1981, poesie ed. SEN, “La città e il bambino”, romanzo, 1991, “Oltre la crisi”, saggio, “Processo a Gesù”, opera teatrale, “Anna e il Porto Bianco”, romanzo, tutte per Massa ed. ( dal 1991 al 2000) nel 2004 pubblico  il mio romanzo “Cattura il perdono”, nel 2014 con Graus editore pubblico “Caxxo racconti di un metalmeccanico”.

Maestro sta lavorando ad un nuovo progetto culturale?

“Sto lavorando ad un’ipotesi di romanzo, dal titolo “Mi presento: Dio.” È un titolo ambizioso che in realtà vuole riportare al centro le ragioni dello Spirito nei confronti della Materia”

Lei con il suo lavoro  di artista regala arte a chi intelligentemente la segue e ciò le fa onore, sono certa che molti sono fieri di essere amici tuoi ed in questa cerchia un posto lo occupo anche io! Antimo Ceparano dirige la scuola di teatro per grandi e piccoli, naturalmente separati, presso l’Associazione Feliciello, aderente a Libera di Casalnuovo di Napoli. È dirigente Regionale della UILM, il Sindacato dei metalmeccanici, in rappresentanza degli iscritti dell’azienda dove lavora L’ANSALDO STS di Napoli.

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