PREMIO GALILEO 2000: I VINCITORI DELLA XVII EDIZIONE

Pietro Bartolo (il Medico di Lampedusa), la Marina Militare Italiana e il Governo Greco, sono fra i personaggi che riceveranno il Premio Galileo 2000 giunto alla XVII edizione

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Da sin. Theodosis Pelegrinis, Pietro Bartolo, Alfonso De Virgiliis, Irene Panagiotopoulou, Anouar Kbibech

Si è tenuto, presso l’Hotel Helvetia & Bristol, a Firenze, l’incontro tra i premiati della XVII edizione del Premio Galileo 2000 – speciale Giubileo della Misericordia e i rappresentanti della stampa. Ad accogliere i giornalisti anche l’Avv. Alfonso De Virgiliis, Presidente Fondazione Premio Galileo 2000.

Quest’anno il Comitato Scientifico composto da Zubin Mehta, Jack Lang, Irene Papas, Irina Strozzi e gli stessi De Virgiliis e Giorgetti, ha deciso di conferire il prestigioso riconoscimento a istituzioni, associazioni e persone che si sono particolarmente distinte nell’affrontare in maniera positiva il fenomeno delle migrazioni, questione che tanto sta influenzando la politica europea. Sono sette i premiati per il 2016, a cominciare dal Governo Greco nella persona di Theodosis N. Pelegrinis, Ministro per l’Educazione, la ricerca e gli affari religiosi greci, per il lavoro svolto dalla Grecia insieme anche all’Italia, nell’accogliere e fornire assistenza a migliaia di disperati che lasciano le loro terre martoriate dalla guerra e intraprendono dei veri e propri viaggi della disperazione. Insignita di questo importante riconoscimento, anche Irene Panagiotopoulou, Presidente della Croce Rossa di Kos, per l’attività volta a migliorare le condizioni di vita dei più indifesi che raggiungono la Grecia cercando aiuto e speranza.

Premiato anche il movimento laico della Comunità di Sant’Egidio, nella persona del Prof. Marco Impagliazzo per l’impegno con i rifugiati.  Tra i sette vincitori per il 2016 anche Pietro Bartolo, il “medico eroe”, Responsabile del Presidio Sanitario di Lampedusa. In 25 anni, Bartolo e la sua squadra hanno visitato, soccorso e medicato circa 300 mila persone. Ricordiamo inoltre, che il dottore è uno dei protagonisti di Fuocoammare, il film documentario del 2016 diretto da Gianfranco Rosi, premiato con l’Orso d’Oro come miglior film al Festival di Berlino e candidato nella categoria miglior film straniero agli Oscar del 2017. Quinto premiato in quanto testimone dell’importanza del dialogo interreligioso fra culture e credo diversi, il Rabbino Capo della città di Firenze, Joseph Levi, seguito dalla Marina Militare Italiana, rappresentata da Valter Girardelli, Capo di Stato Maggiore.  Infine, il settimo premiato è il Presidente della Comunità Musulmana in Francia, Anouar Kbibech. La Francia, infatti, ospita nel suo territorio una comunità molto numerosa; l’Islam, infatti, è la seconda religione più diffusa in Francia, dietro al Cattolicesimo per il numero di credenti.

Il premio, nato nel 1996 da un’idea di Alfonso De Virgiliis, in questi anni ha riconosciuto e premiato figure di spicco nazionali e internazionali, del mondo della politica, dell’economia, della cultura e del mondo scientifico. Nelle precedenti edizioni il Premio Galileo 2000 ha reso omaggio a Josè Manuel Barroso, Shimon Peres, , Bernard – Henri Le’vy, Roberto Bolle, Roberto Benigni, Andrea Bocelli, Frida Giannini, Ingrid Betancourt, Lech Walesa, Daniel Barenboim, e Claudia Cardinale.

“Sono molto contento di conferire quest’anno il Premio Galileo 2000, a istituzioni e personalità per il fondamentale contributo dato per salvare, aiutare e curare le popolazioni dei paesi del Mediterraneo che loro malgrado affrontano quello che più che un viaggio è un massacro, che a molti spesso costa la vita. – dichiara l’avv. Alfonso De Virgiliis – È grazie all’impegno di queste persone, che migliaia di esseri umani che fuggono da una situazione di disagio e di degrado, da una vita che non si può più definire tale dalla miseria e dalla povertà hanno la possibilità di rinascere una seconda volta, e continuare a credere che una vita migliore esiste. Certo c’è molto da fare e mi auguro che l’Italia e l’Europa realizzino finalmente, un piano di integrazione”.

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