RIP Luciano Rispoli, giornalista cortese

A 84 anni si è spento ieri sera dopo una lunga malattia il noto giornalista e conduttore radiofonico e televisivo Luciano Rispoli. Ad annunciarlo il suo fidato collaboratore Mariano Sabatini.

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Luciano Rispoli – Foto tratta da Biografieonline.it

E’ morto ieri sera all’età di 84 anni Luciano Rispoli, volto storico della tv, conduttore radiofonico e televisivo, ideatore di programmi memorabili come “Parola mia” e “Tappeto volante”.

Nato a Reggio Calabria nel 1932 è stato direttore del Dipartimento Scuola Educazione della Rai dal 1977 al 1987 e ieri si è spento a Roma nella sua casa di Casalpalocco. Ad annunciarlo è stato il giornalista e scrittore Mariano Sabatini, a lungo suo collaboratore.Con grandissima costernazione, e in accordo con la moglie e i figli – ha detto –  devo dare la triste notizia della scomparsa del popolare giornalista, autore e conduttore di programmi celeberrimi: Parola mia e Tappeto volante su tutti. Entrato in Rai, in seguito a un concorso per radiocronisti nel 1954 –  ha aggiunto Sabatini – ha continuato a proporre la sua televisione civile e rispettosa anche dopo aver lasciato la tv pubblica, dal 1991, su Tmc e poi su altre emittenti, con un rientro in Rai nel 2002-2003“.

Sì, perché “zio Luciano”, come lo chiamava la pianista Rita Forte era molto amato dal pubblico sia per la sua professionalità che per quel suo modo di fare, sempre galante ed educato. In chi lo ha conosciuto ha lasciato un grande vuoto così come ha lasciato intendere il suo affezionato collaboratore Sabatini. “Rispoli è mancato dopo una lunga malattia a 84 anni, compiuti il 12 luglio scorso. Io posso solo dire, al di là del grande dolore che provo in questo momento, che è stato un grande privilegio collaborare quindici anni con un padre fondatore della tv come lui. Da Rispoli ho imparato tanto. Tutto. E mi dispiace” ha concluso Sabatini  “che purtroppo questa Rai a cui aveva dato tantissimo, negli ultimi anni lo aveva dimenticato, provocandogli grande rammarico”.

Luciano Rispoli ospitava nei sui salotti televisivi volti noti e meno noti, attori, presentatrici, uomini e donne di spettacolo “per il piacere di ascoltarli“, diceva. E negli anni novanta ha lanciato personaggi come Melba Ruffo, Samantha De Grenet, Roberta Capua e Michela Rocco di Torrepadula ed essendo a sua volta definito “un personaggio” è stato più volte imitato per quella sua voce nasale e quell’aria pacata e mai pesante: sempre gentile e sorridente. “L’urlo, lo scandalo e la volgarità non hanno mai abitato nella mia televisione, per questione di rispetto” soleva dire sul suo stile forse un po’ troppo prolisso e cerimonioso, ma sempre affettuoso.

Sposato con Teresa Betto, le nozze furono celebrate da Padre Pio. Da questa unione ha avuto tre figli. Quando ha compiuto 80 anni aveva dichiarato alla rivista Vanity FairMi avevano messo il pacemaker e non andava mai bene: a volte i battiti cardiaci erano troppi, a volte troppo pochi. C’era solo un momento in cui la frequenza era perfetta: quando il tecnico abbassava il braccio, la spia sulla telecamera si accendeva e io ero in onda“. E lì “zio Luciano” si sentiva a casa.

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