90 anni di dolcezza con i Baci Perugina

Nati nel 1922 dall’intuizione di Luisa Spagnoli con il nome di “Cazzotto”
fu ribattezzato da Giovanni Buitoni “Bacio”

“Il primo Bacio non si scorda mai”. Questa frase che vale per tutti gli innamorati, ha ispirato anche Baci Perugina che festeggia i suoi 90 anni riproponendo il suo primo Bacio con l’incarto e i cartigli originali dell’epoca.

I famosi cioccolatini – messi tutti in fila, quelli venduti fino ad ora, farebbero dieci volte il giro della terra – si apprestano a celebrare i 90 anni di storia. Se ne vendono 300 milioni ogni anno e 1.500 al minuto; e vengono esportati in 55 Paesi del mondo. Sono inoltre stati utilizzati fino ad oggi oltre 18.000 chilometri di cartiglio per le celebri fasi, pari alla distanza che copre la tratta Perugia-Melbourne.

Il Bacio Perugina – ricorda la Nestlé in una nota – entrò nelle case degli italiani nel 1922, grazie a Luisa Spagnoli, l’intraprendente moglie di uno dei quattro fondatori della Perugina, che cercava un sistema per utilizzare la preziosa granella di nocciole, derivata dalla lavorazione di altri prodotti. Da quel momento nessuno ha potuto dimenticare quell’impasto di gianduia e granelli di nocciola, con un’intera nocciola sulla sommità e una glassatura esterna di cioccolato fondente. Nato con il nome di “Cazzotto”, a causa della sua forma, fu poi ribattezzato da Giovanni Buitoni “Bacio“.  Questo cambio di nome  decretò il suo successo. “Come avrebbe potuto un cliente – ricorda Giovanni Buitoni – , entrare in un negozio e chiedere, magari ad una graziosa venditrice: “Per favore, un cazzotto?”. Tolsi il cartello dal vassoio e ne misi uno nuovo: “Baci Perugina”. ..Ii giovani si rivolgevano alla venditrice “signorina, mi dà un bacio?” E la signorina.. “Eccole un Bacio”… accompagnandolo con uno sguardo birichino”.

Negli anni ’30 vennero introdotti i cartigli, invenzione di Federico Seneca, allora direttore artistico di Perugina, che ebbe l’intuizione di aggiungere al piacere del cioccolato quello di un messaggio che veicolasse affetto, calore, simpatia, insomma tutte le facce dell’amore.

Con un esplicito riferimento a un altro “Bacio”, il dipinto di Hayez, Federico Seneca ideò anche la scatola blu e argento con la coppia che si bacia sotto una pioggia di stelle. Rodolfo Valentino, Clark Gable, Frank Sinatra e Vittorio Gassman furono i primi testimonial degli spot televisivi.

 

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