Il tramonto della sanità italiana nel libro “Quinto Pilastro”

Il tramonto della sanità italiana nel libro “Quinto Pilastro” edito da Bonfirraro. A Enna, il 21 settembre alle 18, la première siciliana dell’inchiesta di Aldo Ferrara. Con l’autore interverranno Mario Messina, direttore della biblioteca Hennaion, il noto neurologo Pino Grimaldi e l’onorevole Mario Alloro della commissione Sanità all’Ars.

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«Nella Sanità italiana convivono da sempre due anime: quella amministrativa e quella clinico- sanitaria. Dando per scontato che sacche di illegalità abbiano in ambito sanitario la stessa diffusione percentuale di altri settori della produttività italiana, ma con più alta quantità di danaro, va riconosciuta un’eccessiva presenza amministrativa rispetto alla componente sanitaria, ciò che consente una più larga maglia di penetrazione di possibile componente illegale». È così che si esprime, senza giri di parole, Aldo Ferrara, medico e docente di Malattie Respiratorie (1983-86) presso l’Università degli Studi di Milano e di Siena (1986-2015), coordinatore scientifico dell’European Research on Automotive Medicine. Ed è da questi assunti che nasce “Quinto pilastro. Il tramonto del Sistema Sanitario Nazionale” appena arrivato nelle librerie per Bonfirraro: un panorama a tinte fosche di quello che una volta era ritenuto il fiore all’occhiello del welfare italiano, il Sistema Sanitario Nazionale (SSN).

Dopo il successo della prima presentazione a Olbia, il volume arriva a Enna, primo capoluogo scelto per la sua première siciliana, proprio per dare lustro alle origini dello stesso autore, figlio di quel Giuseppe Ferrara, medico chirurgo, primo sindaco della città, nel 1943.
L’incontro, organizzato da Bonfirraro editore in sinergia con la Biblioteca Hennaion, si terrà proprio nello spazio letterario di via Roma 416, il prossimo mercoledì 21 settembre, alle 18. Il direttore Mario Messina interverrà a fianco all’autore, insieme a Pino Grimaldi, primario neurologo emerito, e Mario Alloro, componente commissione Sanità alla Regione siciliana.

Il volume si pregia della prefazione di Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche IRCCS “Mario Negri” di Milano, il Centro di caratura internazionale che beneficerà della totalità dei proventi derivanti dalla cessione dei diritti d’autore, secondo un accordo tra l’editore e l’autore.

Sin dal titolo, il volume rinvia subito al “Quarto Potere” di wellesiana memoria. ‘Quinto’, infatti, perché riporta immediatamente all’autorità dei media, tanto indispensabili quanto pervasivi nel denunciare le distorsioni nella sanità, mentre il termine ‘Pilastroè ormai entrato di prepotenza nel lessico assicurativo, con le polizze, elemento di svolta dell’assistenza sanitaria.

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Aldo Ferrara

«È arrivato il momento di aprire gli occhi – afferma perentorio Ferrarail malato è divenuto un cliente, paga ad ogni prestazione, ripaga con la stessa frequenza con cui si ammala. In pratica alle trattenute dirette ed indirette, deve aggiungere ticket, prestazioni onerose in intra-moenia, date le liste d’attesa, ricorso alla Medicina Specialistica privata. Nessuno dice che il capitolo di spesa più alto è dato dal Dicastero della Salute, neanche quello della Difesa spende tanto, assestato com’è sui 48/50 mld rispetto ai 111 del SSN. E sono soldi derivati dalle tassazioni che impongono altre tasse. Sanità, Scuola, Trasporti sono servizi che lo Stato dovrebbe assicurare senza addendum straordinari, eppure non è così. Ora si richiede che il paziente contribuisca di suo con l’assicurazione ( terzo, quarto e finalmente quinto pilastro) ma si demanda ad Ente Privato un servizio che viene sancito per obbligo costituzionale ( art. 32)».

Si tratta, dunque, di un’indagine al luminol, condotta dall’autore con acribia stetoscopica, che mira a far emergere le storture e i profili di inefficienza, presenti nel nostro sistema sanitario, regolato innanzitutto dall’articolo 32 della nostra Costituzione che recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.

E invece, come si desume dai principali Rapporti CENSIS, OASI (2012-16), circa 11 milioni rinunciano alle cure perché onerose, 4 mln rimandano cure odontoiatriche, 7.7 milioni vi hanno avuto accesso indebitandosi e comunque il 56% si è ritenuto insoddisfatto dalle interminabili liste d’attesa. Eppure gode di un plafond di ben 111 miliardi di euro, il più elevato capitolo di spesa tra i Dicasteri della nostra struttura governativa.

Non solo numeri, però. “Quinto Pilastroè una denuncia completa e complessa non tanto della malasanità quanto, semmai, della mala gestio e del malfunzionamento che assurgono a ruolo di cause primarie del disavanzo del SSN. «Ci sono Regioni in cui l’Assessorato alla Sanità è trampolino di lancio per carriere politiche di primo livello– non esita ad accusare FerraraFormigoni in Lombardia aveva centrato tutto sulla politica della spesa sanitaria che come noto assorbe tuttora dal 76 all’85% del PIL regionale. Chi controlla quell’assessorato è “azionista regionale di maggioranza”. Ergo, la commistione “controllo della spesa sanitaria – controllo della intera politica regionale” può divenire un perverso circuito politico in cui la spirale corruttiva si inserisce con molta facilità. I casi lombardi di corruzione hanno questa genesi, indipendentemente dai personaggi coinvolti, tuttora e spesso con presunzione di innocenza».

Ferrara, dunque, dà ampio spazio ai venti anni di aziendalizzazione, la cui alterazione ha «trasformato il malato in cliente» e fa scoprire al lettore via via quelli che sono gli ostacoli che hanno arrugginito una macchina nata per essere democratica, veloce ed efficiente: «si tratta di un modello sanitario nel quale chi più possiede, in termini di reddito, più facilmente accede ai servizi e alla loro qualità. Quindi, una sanità non per tutti ma per pochi».

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Silvio Garattini

Il prefatore Silvio Garattini, Farmacologo di fama mondiale, fondatore nel 1961 dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, autore di centinaia di pubblicazioni scientifiche. Componente del Consiglio Superiore di Sanità e del Comitato Nazionale per la Bioetica, Presidente e Componente di numerosi organismi internazionali scientifici e di ricerca.
….In particolare l’indipendenza dalla politica, dalla finanza, dall’industria e dalle ideologie, l’impegno nella formazione dei giovani ricercatori, l’interesse per la disseminazione delle informazioni al pubblico, la determinazione nel sostenere e nel difendere il Servizio Sanitario Nazionale con le sue caratteristiche di universalità, equità e solidarietà, fondamentale per la salute pubblica e di ogni cittadino. (Silvio Garattini, in ricordo del 53° anniversario della fondazione dell’Ist. Mario Negri)

Le Recensioni
Quinto Pilastro” si pregia di numerosi contributi, di cui di seguito riportiamo alcuni stralci:

…un accorato ed affettuoso appello perché si salvi il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) dai molteplici attacchi che derivano dalla tendenza a trasformarlo in un grande mercato della medicina. In questo senso il libro di Aldo Ferrara e collaboratori può rappresentare con la sua chiarezza di linguaggio, la razionalità delle argomentazioni e l’evidenza dei numeri, un grande contributo per evitare il tramonto del SSN

Silvio Garattini, Direttore Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” IRCCS di Milano

Conosco il professor Aldo Ferrara da una vita, fin da quando, verso i primi anni Ottanta, da redattore dell’Espresso, lo consultavo per intervistarlo e raccogliere i suoi commenti critici sul Servizio sanitario nazionale (Ssn). Fin da allora Aldo Ferrara manifestava il suo desiderio di dare battaglia per difendere la sanità pubblica, già minacciata dall’incalzare degli interessi di chi, politico eccellente, cercava di sfrondarla foglia dopo foglia. Sfrondarla, ovviamente, per lanciare la sanità privata, con le sue convenzioni, usate per arricchire, e, in parecchi casi, spolpare, le casse delle Regioni.

Il professor Ferrara non è un Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento. È soltanto un medico che ha deciso di scendere in campo, costi quel che costi, nella sua personale guerra contro le lobbies, vera piaga dell’Italia. D’altra parte, se mi è consentito un richiamo personale, devo segnalare un fatto che mi ha colpito. Proprio per L’Espresso, infatti, mi sono occupato dell’inchiesta Panama Papers, che ha svelato, con oltre 11 milioni di documenti, quanto sconvolgente è il mondo delle offshore, dove sono state parcheggiate 214 mila società di comodo, paravento per evadere o eludere le tasse del pianeta. Il merito è dell’International Consortium of Investigative Journalists di Washington, di cui faccio parte, unico italiano, dal 2000, e che ha messo a disposizione della pubblica opinione nomi, società, intermediari, azionisti e beneficiari nascosti in 21 paradisi fiscali: da Panama alle Bahamas, dalle Seychelles a Samoa, dalle Isole Vergini Britanniche al Delaware in terra americana. Ebbene, tra gli 800 nomi dei clienti italiani non c’è un politico. Come mai? Semplice. I nostri politici non hanno bisogno di offshore, si nascondono dietro le lobby. Quelle stesse che dettano legge anche nella sanità.

Quindi il libro “Quinto Pilastro” di Aldo Ferrara va letto sotto questo aspetto. È una denuncia, un j’accuse, non violento, ma accorato, perché venga salvata la sanità pubblica, prima che venga snaturato il compito a cui essa è preposta: curare i pazienti, senza costringerli a dover “emigrare” verso lidi private. Spese comprese.”

Leo Sisti, già inviato dell’Espresso, Referente Italiano dell’International Consortium of Investigative Journalists di Washington (ICIJ)

Del sistema sanitario nazionale ci ricordiamo quasi solo quando, sfortunatamente, abbiamo bisogno di cure. In quel momento, quando noi o i nostri cari diventiamo pazienti, ci preoccupiamo, ci interessiamo, ci indigniamo o ci complimentiamo, nei casi più fortunati. Il libro di Aldo Ferrara, attraversando con i dati e i numeri la situazione del nostro sistema sanitario, ci chiede invece di essere cittadini consapevoli sempre, di esercitare passione contro gli sprechi e le scelte irrazionali e pericolose che vengono operate, perché la civiltà del nostro paese si misura nella cura e nell’intelligenza che esercita nei confronti dei pazienti, soprattutto quando non sono in grado di pagare. In anni di crisi economica che hanno mostrato la fine di un modello di sviluppo il libro di Ferrara è allora tanto più importante, perché indica la via per un futuro possibile, e soprattutto giusto”.

Jacopo Tondelli, giornalista, Direttore de GliStatiGenerali.com

Il volume Quinto Pilastro del prof. Aldo Ferrara, Bonfirraro Editore, è una analisi profonda e impietosa del SSN. È posto in rilievo come in Italia, ormai, esista una “questione salute” che, con la progressiva privatizzazione del “servizio”, racchiude in sè deficit di politiche sanitarie, di erogazione delle cure, di organizzazione, di onestà. Il tutto a fronte di costi elevati, di sprechi notori, di leggi favorevoli alle lobby proiettate a trarre profitti dalla deviazione della spesa pubblica sanitaria e della sua gestione. Così il SSN si è sempre più allontanato dal progetto costituzionale e dagli obiettivi dalla legge istitutiva del SSN e si è trasformato da “Servizio sanitario” a “Sistema sanitario”. Nel volume sono passati in rassegna tutti i soggetti che hanno operato in tal senso e che si collocano fra le cause della “malaspesa”. Parlamentari e governanti, sindacati e lobbies, assicurazioni e cliniche private, medici e industriali del mercato della salute sono i responsabili di questo crinale degenerativo. Il volume fornisce rimedi e suggerimenti per una nuova politica sanitaria che abbia al centro il cittadino e non il mercato, la prevenzione e non solo la cura. Questa denuncia lucida e ragionata delle distorsioni del sistema sanitario e la messa a nudo dei suoi nervi scoperti ci auguriamo che possa essere un’utile guida per riformatori coraggiosi e, intanto, per le Procure della Repubblica.”

Luigi Rosafio, già VicePresidente LegaCOOP, già componente del CNEL

Se fossi un uomo di governo, un amministratore, un dirigente pubblico userei il libro di Aldo Ferrara come bussola . Imprescindibile per orientarsi fra malaffare, incompetenze, sprechi che affossano il nostro Sistema Sanitario Nazionale. Perché è solo conoscendo il nostro nemico che possiamo combatterlo.”

Flavia Fratello, giornalista, Redazione della TV La7

Come è possibile unire l’idea di una spesa sanitaria razionale alla necessità di un servizio sanitario che sia davvero rispondente ad un principio cardine della Costituzione italiana?“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Abbandonata la via indicata dalla Costituzione, il sistema sanitario si avvia a grandi passi verso la strada di una privatizzazione spinta. La razionalizzazione della spesa non si basa sul taglio degli sprechi ma sul taglio dei servizi e sull’aumento del costo delle prestazioni a carico dei contribuenti. La legislazione e le scelte su base nazionale e regionale sembrano privilegiare la privatizzazione di un bene comune che è quello della custodia della salute dei cittadini. L’idea di una sanità a doppia velocità è già realtà. Serie “a” a pagamento per chi può pagare, serie “B” per chi, all’interno di una fascia di povertà in aumento, deve ricevere cure ma solo quelle indispensabili. Intanto una sanità che non è più alla portata di tutti porta ad una diminuzione delle aspettative di vita degli italiani. E’ il tramonto del sistema sanitario nazionale? Il prof. Aldo Ferrara analizza lo stato delle cose, evidenziano i limiti delle proposte in campo e danno anche qualche idea su come fare per salvare quella sanità pubblica che ha rappresentato uno dei fiori all’occhiello della grande rete pubblica di diritti garantiti ai cittadini.

Giorgio Santelli – Cronista parlamentare Rainews24

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