“Antiplagio Dance”, il tormentone estivo di Alessandro Spina

 

In soli due mesi ha superato le 29.000 visualizzazioni su YouTube con il suo “Antiplagio Dance” diventando un vero e proprio tormentone dell’estate 2016.

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In soli due mesi ha superato le 29.000 visualizzazioni su YouTube con il suo “Antiplagio Dance” diventando un vero e proprio tormentone dell’estate 2016: lui è il cantautore Alessandro Spina, identificato da tutti come quello con la “coppola”, siracusano di nascita ma catanese di adozione. Anzi più che Catania, lo ha adottato la musica, quella cantautorale che serve a denunciare – anche attraverso il sound più ricercato come la dance – le storture di questa società tra cui, per l’appunto, il mondo dei plagi, delle emulazioni negative, della omologazione a standard sociali che spesso poco di addicono ai bisogni delle persone.

Spina, invece, denuncia e lo fa con il suo estro, con le sue massime che scrive sulle magliette che orgogliosamente indossa, lo fa con la sua musica e le sue parole: e lo fa ogni qualvolta gli è capitato di rilasciare interviste o interventi radiofonici e televisivi.

E non le ha mandate a dire neanche a Rudy Zerbi con il quale si è scontrato dopo una esibizione a Italia’s Got Talent.

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Di questo, di quello che è e soprattutto del suo disco Alessandro Spina ne parlerà martedì 2 agosto alle 18 presso la sede Metropolis – Dj Point di Ubaldo Ferrini in via Delle Querce 12 a San Paolo (Gravina – a 800 metri dal centro commerciale Katanè): una occasione, quella della conferenza stampa, per parlare dell’Antiplagio Dance ma anche dei progetti che lo aspettano nell’immediato futuro.

«Cerco con la mia musica e le mie parole – racconta Alessandro Spina – di arrivare dritto al cuore del problema senza mezzi termini in modo da scuotere l’animo delle persone e spingerle a riflettere».

Alessandro Spina si occupa non solo di musica ma anche di radio, di immagine con i suoi nudi e il suo merchandising, di cinema, di eventi. È opinionista del salotto di Ruggero SardoTelesiculissimi a Video Regione. Nel 2014 recita in Romanzo sicilianoTaodue, diffuso da Mediaset in questi giorni e dal 2016 è sul grande schermo con il film Un Santo senza parole diretto da Tony Gangitano, con Fabrizio Bracconeri, Guia Jelo e Luigi Burruano.

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