A Catania II Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile

A Catania 2° Conferenza nazionale Mobilità sostenibile, il bilancio di un progetto. Bianco:incentivazione all’uso di veicoli elettrici o ibridi, delle biciclette”

delrio-bianco-galletti

Si è conclusa al Monastero dei Benedettini di Catania la II Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile promossa dall’Anci, dal  Ministero dell’Ambiente e dal Comune, articolata in tre sezioni tematiche: “Infrastrutture e servizi per la mobilità del futuro”, “Mobilità verso emissioni zero”, “Mobilità: leva di marketing e valorizzazione territoriale”: l’obiettivo è stato quello di definire linee guida e regolamentazioni omogenee per le amministrazioni locali mettendo attorno allo stesso tavolo istituzioni e aziende impegnate nei settori energia, ambiente, innovazione, turismo, commercio e pianificazione territoriale delle infrastrutture. L’incontro è stato aperto dal sindaco Enzo Bianco, presidente del Consiglio Nazionale dell’Anci, con la partecipazione di Gianluca Galletti, ministro dell’Ambiente, e di Graziano Del Rio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. “La nostra città sta diventando il luogo in cui ci si confronta, si ragiona insieme per attuare politiche al di fuori dell’emergenza. Questa è una delle grandi questioni che riguardano il mondo intero: il 26% dell’anidride carbonica è prodotto dagli scarichi del traffico delle città di tutto il mondo.  Ridurre la quantità di queste emissioni è dunque un obiettivo fondamentale, attraverso politiche complessive che facilitino un trasporto pubblico efficiente, l’incentivazione all’uso di veicoli elettrici o ibridi, delle biciclette”. Ha introdotto i lavori Veronica Nicotra Segretario Generale Anci e ha moderato Antonella Galdi Vice Segretario con Gianluca Semprini. Ha illustrato il focus del seminario Paolo Testa, capo ufficio studi Anci, sottolineando gli stili di mobilità degli italiani, mentre Roberto Baldassari il sondaggio sulla mobilità delle città italiane a cui è seguito un dibattito con i sindaci Massimo Castelli (Cerignale) e Matteo Ricci (Pesaro). Sono stati forniti scenari visioni e chiavi di lettura per confrontarsi sullo sviluppo della mobilità del futuro, soffermandosi sul livello di infrastrutture e servizi affiancati dalle politiche attuali.

Delrio, Semprini, Bianco

L’aumento della mobilità sostenibile rappresenta una sfida per gli enti locali, aree metropolitane e piccoli comuni. “Vogliamo stimolare processi virtuosi per innescare competitività tra pubblico e privato” il messaggio lanciato dall’Anci in una visione integrata di città intelligente. Il ministro dell’Ambiente Galletti si sofferma sulla “Carta di Catania” che ha avviato una nuova collaborazione tra governo ed enti locali segnando un passaggio importante. “Trentacinque milioni per la mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro dal Collegato ambientale. E quasi 294 milioni nella legge di Stabilità per i prossimi tre anni ripartiti tra incentivi al trasporto merci su  ferro e sul mare, per la mobilità ciclabile e per la progettazione di itinerari turistici a piedi. Sarà importante il metodo, con la capacità degli enti locali di presentare progetti completi e fattibili”. Intervento sottolineato dal ministro insieme alla sfida di promuovere una mobilità inclusiva, che preveda servizi condivisi per avvicinare sia le periferie e sia le categorie più deboli. L’incremento demografico è uno degli elementi preoccupanti del pianeta Terra, e l’intervento di Alberto Dossi punta all’importanza della mobilità a idrogeno per rientrare nel progetto di Tokyo emissione zero. Traffico e smog sono tra i problemi più annosi, quindi bisogna puntare sulla “decarbonizzazione” del sistema dei trasporti, occorre dialogo forte tra decisori e tecnologia. Domenico Caminiti annuncia la volontà di raddoppiare l’offerta nel prossimo quinquennio, attraverso nuove aree di business, servizi di car sharing per le pubbliche amministrazioni. Full immersion sulla politica dei trasporti con il ministro Delrio. “Ambiente, economia, cultura, sono ingredienti fondamentali per la mobilità del futuro che passa da una “vision” rinnovata, una mentalità che si nutre di norme, nuove tratte ferroviarie, un’efficiente mobilità ciclabile e un trasporto pubblico locale organizzato che si muove sulla “qualità dei servizi” sempre in coerenza con gli indirizzi europei”. Continua “il tema della sostenibilità è trasversale a tutte le politiche che stiamo attuando al ministero e devo dire che trovo rispondenza tra le nostre strategie e il Manifesto per una mobilità sostenibile che l’Anci propone a Catania. A Madrid ci sono 290 km di metropolitana, a Berlino 147, a Roma solo 59 è importante il servizio di trasporto urbano su ferro l’alta velocità sarà utilizzata dal 2018 anche per il traffico merci. Per recuperare logistica le merci viaggeranno di notte con l’alta velocità. Continua “saranno aiutate le Città Metropolitane, il trasporto pubblico e regionale, 500 treni nei prossimi tre anni: ma la povera Sicilia (vedrà mai l’alta velocità?), 800 milioni saranno investiti per il parco degli autobus poiché si punterà sulla mobilità collettiva”. Si impegnerà per la semplificazione nella mobilità; le tecnologie dei sensori cambieranno le assicurazioni, poiché l’obiettivo sarà di non aver più incidenti con le auto, e saranno introdotti nei viadotti, nelle gallerie e sui treni, ed è nato un progetto. Si  attueranno le riforme dei porti ma l’amarezza resta per la povera Catania emarginata perché sarà attivato il corridoio Napoli-Palermo. Una mobilità urbana sostenibile come leva di marketing e valorizzazione del territorio sarebbe l’ideale ma al momento questo proposito in Italiasi scontra ancora con una certa rigidità di sistema“, lo ha detto Paolo Crisafi, direttore generale di Assoimmobiliare, sottolineando “abbiamo affrontato questo tema dal punto di vista immobiliare, proponendo una nuova legge urbanistica nazionale, per l’inizio di un dibattito culturale e politico sul territorio e sulle sue regole di governo che devono essere riprogettate per una più aderente corrispondenza alle esigenze della società italiana di oggi. Il complesso normativo legato all’urbanistica – come ha rilevato il dg dell’industria immobiliare – che si è creato negli anni in modo disomogeneo e contraddittorio necessita di semplificazione“; richiama l’attenzione sulla trasparenza, sussidiarietà e  salvaguardia del territorio. “Occorre strutturare una urbanistica moderna, orientata alla sua valorizzazione, non da ultimo ‘economica’, e affinché ciò avvenga è necessaria una piena sussidiarietà tra pubblico e privato, nel rispetto dei ruoli e delle prerogative di ciascuno. In tale ottica è fondamentale il lavoro svolto da Anci/Fondazione Patrimonio Comune“. Bianco ha spiegato Il ‘Patto per Catania‘ che prevede “un programma operativo di condivisione economico-sociale tra città metropolitana e  presidenza del Consiglio dei Ministri, finanziato con Fondi per lo Sviluppo e Coesione, con risorse aggiuntive; vi è, inoltre, il Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020, incluso nell’Agenda urbana nazionale e di sviluppo urbano sostenibile con obiettivi allineati all’Agenda urbana europea“.

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