OLTRE 60 PITTORI ISPIRATI DAL CARAVAGGIO ESPONGONO A SIRACUSA

Sabato 16 luglio è stata presentata a Siracusa, negli spazi espositivi del Palazzo del Governo, la manifestazione d’arte “Sulla scia del Caravaggio”, che sarà possibile visitare fino al 5 agosto.

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Sabato 16 luglio è stata presentata a Siracusa, negli spazi espositivi del Palazzo del Governo, la manifestazione d’arte “Sulla scia del Caravaggio“, che sarà possibile visitare fino al 5 agosto. Del Comitato artistico hanno fatto parte il dott. Raimondo Raimondi, giornalista e critico d’arte, la dott.ssa Flora Tumminello, critico d’arte, il dott. Damiano De Simone, presidente della Consulta Civica di Siracusa e il dott. Vincenzo Garufi. Hanno collaborato Roberta Ragusa, Marco Veneziano, Nicola Ciadamidaro e Tina Cuttone. Ospiti d’onore gli artisti Gianfranco Bevilacqua, Giuseppe Branciforti, Carmelo Cozzo, Pippo Ragonesi, Elio Ruffo, Alfredo Scandurra, Franco Sciacca e Vittorio Sodo. Artisti espositori: Giovanna Abbate, Rocco Altamore, Giuseppina Anzalone, Lia Barbera, Pia Bellissimo, Gabriella Caggegi, Daniela Cannia, Maria Cappuro, Giuseppe Caruso, Gianni Castagnetta, Maria Rosella Cetani, Paola Cetani, Nicola Chiaromonte, Manilo Coco, Maria Luisa Consoli, Andrea Consolo, Giusy Crimi, Anna Esposito, M. Nicoletta Ferrari, Daniela Ferrier, Denise Luci Figuccia, Cetty Formosa, Tonino Furnari, Lucia Galvagno, Pippo Galvagno, Cristina Gerbino, Enza Giuffrida, Giusy Grasso, Michela Grasso, Rossana Grasso, Rosa Iorio, Marisa Leanza, G. Michele Lo Giudice, Filippo Lo Iacono, Giuseppe Lo Mastro, Leandro Lo Mastro, Ana Maria Longo, Donatella Lunetta, Katya Marchese, Rina Menzo, Marcello Merlino, Alfina Miceli, Ileana Milazzo, Nino Minasseri, Angelo Moncada, Cristiana Moncada, Franco Morelli, Tiberiu Mursa, Armando Nigro, Cinzia Oieni, Vito Papa, Maria Pepe, Francesco Pessei, Letizia Pirrone, Luigi Previti, Francesca Privitera, Francesco Raciti, Piera Elisa Ragusa, Roberta Ragusa, Lella Raimondi, Carmela Ricciardi, Maurizio Sanfilippo, M. Angela Sarchiello, Bruno Sauza, Rudy Sest, Elvira Severino, Pamela Siciliano, Vincenza Spataro, Salvatore Tomaselli, Carmelo Vella, Angela Vicari, Rita Vitaloni e Giusy Zuccarello.

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Al critico d’arte Raimondo Raimondi è stato affidato il compito di introdurre la manifestazione. Ecco il testo della sua prolusione: “Michelangelo Merisi detto il Caravaggio arrivò a Siracusa nel 1608 dopo una fuga improvvisa e rocambolesca da Malta, e la sosta a Siracusa fu all’origine della creazione di una grande e superba pala d’altare ispirata al Seppellimento di Santa Lucia. L’animo sempre inquieto di uno dei più grandi pittori della storia, ha accompagnato i momenti creativi di tutte le opere, opere innovative per la sua epoca, che anticipano per certi versi nell’impianto della luce le moderne atmosfere di un certo cinema d’autore e innovative anche per la rappresentazione della iconografia sacra utilizzando come modelli gente del popolo, contadini e cortigiane, in un amalgama dissacrante e insieme altamente poetico, in opere pittoriche di grande potenza espressiva. A Siracusa, Caravaggio fu accolto con tutti gli onori, per la fama che lo precedeva e per l’amicizia risalente agli anni romani con Mario Minniti, pittore anche lui, e in questa città letterati ed eruditi gli riservarono grande attenzione. Fu l’esperto di antichità Vincenzo Mirabella che lo accompagnò a vedere i resti archeologici di cui Siracusa era ricca. Caravaggio rimane impressionato dalle Latomie, una in particolare a forma di padiglione auricolare che lui stesso chiamò, lasciando questo nome alla storia, “Orecchio di Dionisio”. Questa grotta suggestiva lo ispirò proprio per l’ambientazione del “Seppellimento”, una grande tela che misura 4 metri per 3, che il senato di Siracusa gli commissionò per la chiesa di Santa Lucia extra moenia, situata  vicino alle catacombe, proprio nel luogo del sepolcro della Vergine. Era molto importante per la città già allora  rivendicare la sepoltura siracusana di Lucia, le cui reliquie erano finite a Venezia: questo elemento diventa, nel quadro di Caravaggio, parte della potenza drammatica della scena, ambientata in uno spazio profondo, in dissolvimento, con la santa sdraiata per terra, esile e minuscola rispetto alle figure gigantesche degli scavatori. I toni pallidi e bruni caratterizzano l’intera composizione: un gruppo di amici in lacrime, il vescovo che benedice con dolenti gesti teatrali, dove l’unico flash coloristico è affidato al manto rosso del diacono, con le mani intrecciate in un gesto di dolente accettazione del destino. Osservando l’enorme tela che oggi si può ammirare nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, in piazza Duomo, non si può non rimanere incantati per tanta bellezza, ma i nostri occhi che corrono nello spazio vuoto e lugubre del quadro e si soffermano sui visi dei personaggi che lo compongono non possono non notare l’enorme solitudine e un senso greve, quasi insopportabile, di dolore che assale le nostre anime. Così come le nostre anime sono colpite dalle opere degli artisti che Angelo Cottone, famoso scultore e abile organizzatore di eventi artistici, nonché presidente dell’associazione culturale SpazioArte, è riuscito a riunire in questa grande mostra dedicata al Caravaggio, elemento unificatore e insieme ispiratore, con la magica bellezza delle sue atmosfere di interni, della creatività di tutti questi  pittori, apprezzabili ognuno al suo livello. Il mondo dell’arte esiste in quanto esistono questi artisti che vogliono condividere col grande pubblico le loro opere e tutti loro, nessuno escluso, sono indispensabili a costruire e mantenere quel fantastico mondo della creatività che ci regala tante emozioni”. Ha presentato l’evento Elisabetta Cannuli e durante la serata inaugurale si sono succedute varie performance di poesia e di musica affidate rispettivamente a Enza Giuffrida e alla bravissima violinista Cristina Fanara. Nella serata conclusiva, il 4 agosto, avverrà la consegna delle targhe agli artisti partecipanti e uno spettacolo di sketch teatrali a sostegno della causa contro la violenza sulle donne a cura di Elisabetta Cannuli, con una sfilata di abiti da sposa.

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