21 anni senza il Presidentissimo, Catania ricorda Angelo Massimino

La città dell’elefante ha perso nel 1996 uno degli uomini che ha scritto la storia alle falde dell’Etna.

Angelo_Massimino,_Catania,_1980

La straordinarietà di Angelo Massimino, e della sua Catania, è che la memoria trascende dalla ricorrenza vivendo nella quotidianità. La vicende dell’imprenditore etneo, indissolubilmente legato alla realtà sportiva del suo tempo e a quel prezioso numero di matricola che anche oggi, dopo tante peripezie permane un tesoro da custodire, anche e soprattutto per il prezzo che ha acquisito nel tempo in termini di sacrifici, risultati del campo e blasone, sono diventate leggenda.

Così, Massimino è tra i catanesi, ancora. Più forte che mai, immerso dall’amore rossazzurro. In vita, col Catania e nel Catania, ha vissuto anche momenti particolarmente difficili – in una parentesi di circa 25 anni sembra quasi una normalità – col 1993 stampato ancora nella mente di chi c’era. Poi le risalite, tante e tutte avvincenti. In bilico, travolti dalle emozioni.

Tutti ricordano le battaglie del Presidentissimo, com’è stato ribattezzato, tutti raccontano aneddoti dell’uomo burbero, forse un po’ sgrammaticato ma anche estremamente simpatico che è stato. La notizia non fa più notizia in sé, proprio perché ogni catanese che vive la sua realtà non può non conoscere questa pagina di storia.

Ed entrando allo stadio, domenica, neanche a dirlo, lo Stadio “Angelo Massimino”, migliaia di tifosi lo ricorderanno ancora, coi brividi nel cuore…

(foto: wikipedia)

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