31° anniversario della morte di Emanuele Piazza ucciso per vile mano mafiosa

Giorno 16 marzo 2021, trentunesimo anniversario della morte di Emanuele Piazza, ucciso per vile mano mafiosa. Il fratello Andrea, noto avvocato palermitano, poserà una pietra a Piazza Giovanni Paolo II a Palermo alle ore 10,30.

“Nonostante il sacrificio estremo le istituzioni continuano a dimenticarlo”. Così esordisce Andrea Piazza. “Il 16 Marzo 1990 la mafia ci ha strappano al nostro affetto a soli 29 anni mio fratello, un’uomo buono e ligio al suo dovere di tutore della legge. Ricorderemo Emanuele con una pietra che riporterà il nome e cognome e la data della sua morte (16 Marzo 1990)”.

Questa pietra simboleggia il “grido” di dolore di tutte quelle famiglie che in questi lunghi anni hanno perso un loro congiunto per colpa di associazioni a delinquere; questa pietra simboleggia il dolore che resterà per sempre nei  cuori di coloro che restano e peserà come un macigno!

Andrea Piazza insieme a Carmine Mancuso (Il padre, Lenin Mancuso, era un maresciallo della Polizia e venne assassinato dalla mafia insieme al giudice Cesare Terranova, che scortava. Questo episodio portò Carmine a schierarsi veementemente contro la malavita), avete fondato” l’Associazione per onorare la memoria dei caduti nella lotta contro la mafia”. Tra le vostre lodevoli iniziative si annoverano tanti progetti tra i quali “Tutela memoria caduti nella lotta contro la mafia”. Di cosa si tratta?

Il progetto, che è stato sottoposto all’attenzione del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, prevede un regolamento regionale in ambito commemorativo improntato ad un criterio non discriminatorio al fine di agevolare le amministrazioni tutte a seguire una modalità inclusiva nel ricordo di tutti i caduti nella lotta contro la mafia, onde evitare discriminazioni ed indirettamente favorendo la cancellazione del ricordo del caduto nella memoria collettiva. Innanzitutto sarebbe opportuno istituire una sorta di registro storico delle singole vittime di mafia su base regionale, inserendo notizie biografiche prevedendo l’inserimento nei siti riconducibili alla Regione Siciliana e delle amministrazioni locali minori uno spazio commemorativo permanente dove inserire il nominativo del caduto associato al giorno in calendario. Al contempo si sollecita di procedere ad una tipizzazione di tutte le tabelle stradali riconducibili alle vittime di mafia che dovrebbero differenziarsi con una diversità cromatica rispetto alle ordinarie tabelle; riportando il nominativo del caduto, la data di nascita e di morte (senza necessità di indicare la dizione ”vittima di mafia”); assolvendo al contempo una funzione pedagogica nei confronti del lettore che assocerebbe alla tipologia cromatica la circostanza che trattasi di vittima di mafia. Inserendo un codice a barre QR per consentire a chi è interessato di assumere informazioni sulla storia della persona caduta. Al fine di agevolare una necessaria riorganizzazione dell’area di ambito sarebbe opportuno nella logica di contribuire alla TRASMISSIONE DELLA MEMORIA, avviare un percorso di rivisitazione storica (legata alla nostra amata terra di Sicilia)  a titolo indicativo si richiama la necessità d’ intervenire sulla dispersione toponomastica in ambito regionale sostituendo l’intitolazione diffusa anche  a figure riconducibili alla storia  del risorgimento italiano ai nostri caduti nella lotta contro la mafia”

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