Intervista ad Andrea Cerrai, il livornese maestro dell’arte pittorica

Pluripremiato artista e amabile interprete di ameni paesaggi.

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“La scelta tecnica viene quasi tralasciata, dopo anni che cerchi di raggiungere la perfezione artistica si cerca qualcosa di più profondo, si ha la volontà di dipingere per lasciare un messaggio che forse solo pochi riusciranno a comprendere”. Vuole spiegare Andrea, in maniera approfondita, questa sua frase?

“Non ho mai lasciato la tecnica e le basi della pittura con questo non significa che cerchi la perfezione artistica anche se qualche volta mi esamino. Ogni giorno la natura e la vita si mettono in mostra per farsi dipingere dai miei occhi. Secondo me un pittore dipinge con gli occhi e con le emozioni. La sperimentazione tecnica è continua, si passa dai pennelli, alle mani nude, dalle tele, a piani in legno trovati in spiaggia, alle pietre bianche, alle conchiglie terminando con la scultura fantastica fatta da componenti riciclati. Il messaggio lo lascia l’opera, sofferta vissuta, eseguita di stomaco e con un pizzico di euforia. Per me l’opera è terminata quando  un brivido emotivo ti passa per il corpo  e qui capisco che forse pochi riusciranno a comprendere”.

Perché ha scelto di estrapolare dalla sua mente opere pittoriche che riportano  a realistici paesaggi e non astratti? Che cosa l’attrae della realtà che l’attrae così tanto?

“Altro tema molto discusso il realismo e l’astrattismo aggiungerei l’altra corrente a me più congeniale la pittura  informale. La pittura informale il realismo e il surrealismo  potrebbero stare sotto lo stesso tetto. La pittura astratta è un campo molto vasto dove molti pittori spaziano. Preferisco la realtà perché voglio che l’osservatore cerchi nelle mie opere il mio messaggio niente è casuale in una “imperfezione pittorica“. La mia definizione di un buon quadro di una buona opera è quando osservandola trovi particolari nascosti, colori che prima non avevi visto, strade nascoste imperfezioni volute.”

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Ma, secondo lei, il realismo costituisce veramente la premessa per l’impressionismo o vi sono state delle correnti minori che  non sono state tenute in considerazione?

“Il realismo è la base della pittura“ ma come puoi dipinge un angelo se non lo puoi vede ..( Courbet). L’’impressionismo per me è la massima espressione pittorica e il “Levar del sole” Monet  è un esempio per tutti noi! Altre correnti aggiungerei Manet che fu da ponte tra i due movimenti”

Tra Millet, Courbet e Daumier, chi è più “vicino” al suo stile?

“Non mi riconosco in questi grandi maestri direi che mi riconosco nei paesaggi di Corot anche se i miei colori sono molto più caldi”.

Ci esponga tre suoi progetti che andranno “in porto” nei prossimi anni?

“A me piace moltissimo la critica e le mie 19 personali sono state la dimostrazione. Sono sempre alla ricerca di spazi per poter vedere la reazione dei visitatori davanti alle mie opere. Quando preparo una personale introduco la mostra alle persone presenti parlando di grandi maestri del passato. E’ una formula mia che mi permette di entrare subito in contatto con i visitatori. Al momento ho la fortuna di ricevere nei miei Bed & Breakfast  molti ospiti da tutte le parti del mondo,  questi possono dormire anche nel mio Atelier e il loro stupore mi appaga moltissimo!”

Lei è di Livorno una bella città piena di storia. Cosa trova di particolare nella sua città conosciuta per il suo importante porto?

“La città di Livorno come tante città di mare è piena di colori , tramonti spettacolari le persone sono generose ,cordiali e spiritose. La particolarità sono i sui canali Medicei che raggiungono il centro città, il quartiere della Venezia è unico. Un livornese che abita in centro città può scegliere all’ultimo momento se prendere l’auto oppure la barca! E’ una città giovane  nata grazie alla famiglia dei Medici nel 1500 come porto franco, senza una grande storia è la città di Modì, Fattori, Mascagni, Carducci, Ciampi. E’ la sede della prestigiosa Accademia Navale dove ogni anno imbarcandosi sul veliero Amerigo Vespucci ricevono il battesimo tutti gli ufficiali della Marina Militare Italiana”.

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