TAORMINA FILM FEST, DOMANI QUINTO GIORNO

Quinta giornata domani – mercoledì 15 luglio – del 66° Taormina FilmFest, diretto da Leo Gullotta e Francesco Calogero, in sala e in streaming su MYmovies.it fino al 19 luglio, prodotto e organizzato da Videobank S.p.A. su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia, sotto il patrocinio dell’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo

taormina film fest

Quinta giornata domani – mercoledì 15 luglio – del 66° Taormina FilmFest, diretto da Leo Gullotta e Francesco Calogero, in sala e in streaming su MYmovies.it fino al 19 luglio, prodotto e organizzato da Videobank S.p.A. su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia, sotto il patrocinio dell’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo. Una variegata programmazione in Sala A del Palazzo dei Congressi di Taormina, ospita giornalmente – a ingresso libero e su prenotazione – la duplice proiezione alle ore 19:00 e alle 21:30 del Concorso internazionale di opere prime e seconde, mentre il palinsesto online offre una più ricca programmazione, disponibile per 24 ore, corredata da una striscia quotidiana di approfondimento, sulla pagina Facebook del Festival alle 20.45 con documenti video, immagini di archivio, suggestive riprese emozionali e interventi di ospiti, a narrazione di un festival solo in parte virtuale.

Domani, in Sala A del Palazzo dei Congressi, alle ore 19.00, in concorso, “The Alien / Namo. In una città dell’Iran due misteriosi uomini parcheggiano l’auto ogni giorno nello stesso posto, e sostano lì per ore. Gli abitanti della zona si inquietano, temendo si possa trattare di sorveglianza dello Stato. Inizia così a serpeggiare un immotivato sospetto nei riguardi di Bakhtiar, un insegnante curdo, da poco arrivato nel quartiere. In questa parabola sulla paranoia, il regista esordiente Nader Saeivar, coadiuvato da Jafar Panahi – qui solo in veste di sceneggiatore, ma cineasta premiato nei più grandi festival internazionali, e ora condannato al silenzio dal regime iraniano – racconta le voci e l’impotenza dell’individuo all’interno di un sistema repressivo.

Alle 21.30 sempre in concorso e sempre nella Sala A del Palazzo dei Congressi, la proiezione del lungometraggio drammatico “The cloud in her room”. In occasione dei festeggiamenti per il nuovo anno cinese, la 22enne Muzi torna nella città natale di Hangzhou e si stabilisce nel vecchio appartamento di famiglia, nel frattempo abbandonato da tutti. Il padre si è rifatto una vita con la seconda moglie e una figlia piccola, mentre la madre vive sola in compagnia di un fidanzato tedesco. Muzi si trova al confine tra due età, in un luogo che non riconosce più a causa dei rapidi cambiamenti della città. Dai ricordi di una relazione già conclusa fino ai nuovi incontri in un bar, mette insieme pezzi del passato sperando che indichino una traccia verso il futuro. Le riflessioni sui cambiamenti del tessuto urbano e sociale in Cina sono forse la chiave narrativa più florida nel cinema locale degli ultimi anni. Il film d’esordio della regista Zheng Lu Xinyuan è un ibrido tra documentario e finzione, fotografato in un bianco e nero plumbeo: il suo carattere sperimentale ha però il merito di restare sempre ad altezza umana, in una storia che non intimidisce e anzi invita a una partecipazione globalizzata dell’esperienza attraverso i simboli della vita domestica.

La programmazione online su Mymovies.it ha inizio alle ore 14:00 con il documentario argentino in concorso “El cielo sobre Riace”, diretto da Damián Olivito. Un film che parla dell’Italia di oggi, nel viaggio del regista alla scoperta di Riace, la città dei suoi nonni, che attualmente offre un tetto ai rifugiati che arrivano dall’Africa e dal Medio Oriente. Questo grazie all’instancabile lavoro del suo sindaco, Mimmo Lucano, cugino di Damián. Attraverso la quotidianità della sua famiglia calabrese, Damián racconta il dramma degli immigrati africani, che cercano come possono di raggiungere l’Europa.

Alle 16.00 per la sezione Indieuropea, il greco “Not to Be Unpleasant But We Need to Have a Serious Talk”, diretto da Giorgos Georgopoulos e interpretato da Omiros Poulakis, Vangelis Mourikis, Kora Karvouni Ioanna PappaSi parla di un’epidemia letale, ma non è un instant movie sul Covid-19: qui un virus misterioso uccide solo le donne, e viene trasmesso dagli uomini per via sessuale. L’impenitente donnaiolo Aris scopre di aver trasmesso alle sue amanti un virus letale, che uccide però solo loro: subito si rende conto che rappresenta l’unica speranza per trovare un vaccino, ma è necessario che rintracci la prima ragazza da lui contagiata.

A seguire, alle 17.30 il documentario in concorso “White Riot”. Che tipo di resistenza democratica possono offrire i giovani in tempi di crescente razzismo? La regista inglese Rubika Shah, che da giovane si è trovata spesso a essere discriminata per il colore della pelle, racconta la forza del movimento “Rock contro il razzismo”, nato a Londra a metà degli anni Settanta. Un movimento incarnato dalla musica di The Clash, Steel Pulse e X-Ray Spex.

Alle ore 19.00, sempre in streaming e in simultanea con la sala A del Palazzo dei Congressi di Taormina, la proiezione di “The Alien: Namo” del regista iraniano Nader Saeivar e, a seguire, alle 21:30, “The cloud in her room” della regista cinese Zheng Lu Xinyuan.

I film saranno giudicati e premiati da tre giurie, così composte: GIURIA LUNGOMETRAGGI composta dall’attrice Emmanuelle Seigner (anche Presidente di Giuria), dal regista Mimmo Calopresti, dalla produttrice Ingrid Lill Hǿgtun, dal produttore Antonio Pérez Pérez e dall’attrice Joana Preiss. La GIURIA DOCUMENTARI è presieduta dal regista Goran Devic e composta anche dal regista Antonio Falduto e dal regista Christian Bisceglia. La GIURIA INDIEUROPEA è, invece, composta da studenti del Master di Traduzione, Adattamento e Sottotitolaggio dell’Università degli Studi Internazionali di Roma.

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