18 Ottobre in prima assoluta la fiction “Ciò che non ti ho detto 3”, intervista allo sceneggiatore Giuseppe Romano

Cantieri culturali alla Zisa di Palermo ore 16,00. Regia di Angelo Faraci, sceneggiatura di Giuseppe Romano.

i

La fiction verrà, in seguito, trasmessa in alcune televisioni private siciliane. Come le precedenti serie, “Ciò che non ti ho detto 3”, affronta tematiche sulla legalità, percorrendo un sentiero d’esperienze che mettono a fuoco attuali problematiche  siciliane. Dunque il 18 Ottobre altra tappa raggiunta, altro traguardo che metterà in risalto il duro e faticoso lavoro. Ne parliamo con lo sceneggiatore Giuseppe Romano, collaboratore, da anni, di Angelo Faraci, che è anche l’attore principale ed il regista della fiction.

“ A causa del Covid-19 abbiamo dovuto rimandare al 18 ottobre la data di presentazione della fiction tv “Ciò che non ti ho detto 3”. Per tutti noi che abbiamo lavorato e creduto in questo progetto è un punto di arrivo e nello stesso tempo di partenza, un motivo in più per migliorare e raggiungere traguardi sempre più prestigiosi. Non è facile arrivare a determinati risultati, soprattutto quando le esigue risorse di uomini, mezzi, strutture, hanno creato non poche difficoltà. Alla fine, però, quando si raggiungono i traguardi sperati la soddisfazione è grande e di tutti, perché tutti abbiamo lavorato di squadra. Ma non ci siamo fermati. A breve partirà la nuova stagione della fiction ed è stata già fissata la data del 30 settembre per il casting, aperto a tutti e che si terrà dalle 10 alle 19 presso il teatro di Novara di Sicilia”.

Che temi saranno stigmatizzati?

Sin dalle prime immagini abbiamo voluto trasmettere un messaggio ben chiaro: non parlare di sola mafia! Abbiamo cercato di non seguire gli stereotipi cinematografici che vedono la Sicilia e i siciliani “degli appestati” di mafia e di delinquenza. È vero, si parla anche di questo secolare cancro, ma il messaggio è quello che lontano dalla legalità l’uomo non ha futuro, la società non ha futuro. Gli eroi non devono essere dimenticati, perché dal loro esempio crescono le società! Angelo Faraci: Questa fiction potrà contribuire a dare un risvolto positivo ad una visione di speranza ad una Sicilia tanto martoriata. In merito a questa domanda voglio rispondere che nonostante sia una fiction di mafia, non è il classico filone di criminalità e, già come successo nelle stagioni precedenti, in cui abbiamo avuto un successo stratosferico, continueremo su questo filone e continueremo a dare messaggi positivi. Ricordo che oggi Angelo Faraci è stato premiato dal Parlamento della legalità internazionale, allora vuol dire che la Sicilia ha già vinto, significa che il messaggio è passato, significa che da questa fiction è restato il segno di qualcosa, quella speranza di luce che Paolo Borsellino perseguiva, come quando diceva che un giorno questa terra sarà bellissima! Sarà bellissima perché le nuove generazioni capiranno e perseguiranno il culto della legalità. Con il cinema abbiamo contribuito tantissimo perché il cinema arriva agli occhi di tutti”.

Oltre la presenza di Angelo Faraci, ci saranno gli altri attori?

Angelo Farci è il grande mattatore di questa fiction. Accanto a lui ci sono attori giovani e meno giovani che hanno saputo interpretare al meglio il proprio ruolo. Se facessi dei nomi rischierei di fare un torto a qualcuno, perché tutti meritano di essere menzionati, tutti hanno dato il proprio contributo all’esito finale. Se proprio voglio fare un nome su tutti, questo qualcuno potrei individuarlo in Totò Borgese, che con carisma e bravura ha trasmesso sul set tutta la sua professionalità”.

Angelo Faraci quali saranno le televisioni private dove in seguito verrà trasmessa la sua fiction?

La fiction quest’anno darà al pubblico una grandissima sorpresa, che la porterà ad una “consacrazione”: infatti in molti già la paragonano al film  “Gomorra”. La possiamo proprio definire “Gomorra ambientata in Sicilia”. Il messaggio che ho voluto palesemente dare è un messaggio positivo soprattutto rivolto alle nuove generazioni.  Uno degli scopi del mio lavoro è di dare contributi educativi: i giovani che vedranno il mio film spero saranno indotti ad  essere futuri uomini e donne onesti e con alti valori. Sarà distribuito nelle piattaforme “on demand”, in circuiti privati nazionali tra cui “Canale 2”,  in streaming in Italia, nel mondo, Tele One, Sky.

Pensate che il film potrà dare, dunque, un messaggio di speranza a questa nostra martoriata terra sicula?

“La nostra è una terra meravigliosa, un’isola unica per cultura, cibo, bellezze artistiche e ambientali. La Sicilia non è solo mafia, violenza e degrado sociale: ecco il messaggio che intendiamo trasmettere allo spettatore. Ma soprattutto i siciliani sono un popolo meraviglioso, ricco di valori umani. Non credo che con una fiction si possa rimuovere l’humus malefico che ha contaminato da secoli l’isola, ma certamente potrà contribuire a raschiare la corazza dell’illegalità. Rimuovere dalle coscienze il marcio degli uomini non è impossibile; ecco perché invito a vedere “Ciò che non ti ho detto 3”, perché si fa portatore dei valori buoni per i quali i “nostri eroi” si sono immolati”.

Giuseppe quali sono i tuoi progetti a favore della Sicilia, oltre le tue sceneggiature?

Amo la mia terra! Le mie radici sono aggrovigliate alla linfa vitale che nutre questa terra stupenda ed impossibile! In questa visione ho proiettato il mio impegno dando un’impronta indelebile, di sicilianità alla mia scrittura, sia nei romanzi che nelle sceneggiature, dove con Angelo Faraci potrò vedere realizzati i miei sogni. Il mio sogno più grande, però, è vedere una Sicilia migliore, scusate se è poco! “

Angelo quali sono stati i momenti più difficili della tua carriera. Raccontaci un aneddoto?

“I momenti più difficili della mia carriera sono stati senza ombra di dubbio quando volevo affermarmi e riuscire, nel mio piccolo, ad uscire dall’anonimato. Oggi sono riuscito nell’intento! I primi passi nel mondo del cinema li ho  fatti a Roma. Ricordo questo periodo pieno di difficoltà ma, nello stesso tempo, non dimenticherò momenti stupendi che ho vissuto”
Tanto lavoro dietro questa fiction che avvalla il tema della legalità e dei buoni propositi sempre in chiave realistica e verace. Pensate Angelo e Giuseppe di poter parlare e condividere con il GLOBUSMAGAZINE i vostri progetti futuri?
“L’informazione è importante, oggi più che mai! Collaborare con Voi, con la direzione di GlobusMagazine e la valenza Tua, gentile Chiara, vuol dire, per noi, farci conoscere e far conoscere ad un vasto pubblico le tematiche da noi perseguite”

a Cognita Design production
Torna in alto