Lavoro e SM: gli esperti rispondono

Le difficoltà nell’accesso al mondo del lavoro dopo una diagnosi di sclerosi multipla.

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Si terrà il prossimo 14 dicembre alle 17 presso Le Dune Sicily Hotel l’incontro informativo sulla sclerosi multipla e il mondo del lavoro. L’avvocato Manfredi Zammataro e il medico legale, nonché presidente della Commissione invalidità dell’Asp di Catania, Giuseppe Grasso illustreranno le difficoltà nel mantenimento del lavoro o nella ricerca di uno nuovo in seguito ad una diagnosi di sclerosi multipla.
Basti pensare che più di una persona con sclerosi multipla su due (52%) non ha un lavoro. Questo la dice lunga, soprattutto in ragion del fatto che si tratta di una malattia a prevalenza giovanile: infatti, l’esordio si ha prevalentemente tra i venti e i quarant’anni di età. Più della metà delle persone lavorativamente inattive ha lasciato il lavoro a causa della sm.
Tra chi, invece, lavora il 10% ha subito demansionamento, più di una persona su quattro è stata costretta a cambiare tipologia di lavoro a causa della sclerosi multipla (27%); mentre una persona su tre nel corso del proprio percorso professionale esprime l’esigenza di passare al part-time.
Secondo i dati contenuti all’interno del rapporto del dipartimento per gli Affari economici e sociali dell’Onu, l’incidenza di persone al di sotto della soglia di povertà è più alta tra i disabili. Inoltre, anche il rischio di isolamento ed emarginazione risulta potenziato in presenza di disabilità. Queste, dunque, sono solo alcune delle ragioni per cui trovare un lavoro e riuscire a mantenerlo diventa particolarmente importante. In questi casi, gioca un ruolo chiave anche la corretta compilazione dell’accertamento dello stato di disabilità

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