Una strada di Palermo verrà chiamata con il nome di VINCENZO SPINELLI che fu ucciso per vile mano mafiosa nel 1982
Il sindaco di Palermo LEOLUCA ORLANDO inaugurerà il 23 Luglio alle 9,30 una strada alla memoria di un’ uomo perbene: l’imprenditore VINCENZO SPINELLI. Presenti le figlie VALERIA E TIZIANA.
Chi era Vincenzo Spinelli?
” Mio padre, risponde Valeria Spinelli, era un’imprenditore nel settore dell’abbigliamento. Aveva due esercizi commenrciali al dettaglio e un grande deposito per la vendita all’ingrosso che forniva tutta la Sicilia. Era un’imprenditore molto capace e, purtroppo, di questo se ne accorse pure la mafia, che pretendeva di piegarlo al ricatto del pizzo. Mio padre si oppose in tutti i modi possibili. Ma la mafia non demorde e iniziarono una serie di atti intimidatori a suo danno che si conclusero nel piu’ tragico dei modi: mio padre fu ucciso”
Che ricordi ha del suo caro papa’?
” Mio padre era un’uomo dolcissimo che viveva per la sua famiglia. Lo ricordiamo sempre ,io e mia sorella, per la sua grande disponibilita’ e generosita’ nel dedicarci il suo tempo nonostante i suoi mille impegni”
Qual’e’ stato un’episodio che le l’ha particolarmente colpita in quei tragici giorni?
“Un episodio che mi ha profondamente colpita si e’ verificato la sera prima che fosse ucciso. Ora riflettendo sui suoi atteggiamenti dei suoi ultimi giorni io sono certa che lui avesse intuito che sarebbe successo qualcosa di gravissimo di li’ a poco…che avrebbe per sempre cambiato il corso non soltanto del suo destino ma anche della sua amata famiglia. Ma cio’ nonostante volle rassenenarci e, con le sue parole, ci dava sempre conforto e speranza che non sarebbe accaduto nulla di brutto. La sera stessa un’automobile ci segui’ fino a casa, probabilmente per per definire gli ultimi dettagli per eseguire l’indomani l’omicidio. Io e mia sorella ci accorgemmo della presenza della vettura che ci seguiva e arrivati davanti casa sollecitammo nostro padre ad entrare subito a casa. Lui sempre ci ha protetto ed anche in quella occasione cerco’ di tranquillizzarci con le sue parole. La nostra e’ sempre stata una famiglia felice !”
Che atteggiamento ha verso la citta’ di Palermo?
“Di certo ha subito una rivoluzione culturale e umana rispetto agli anni ottanta in cui o si inneggiava alla mafia, in quanto principale datore di lavoro.. o la si negava nella sua piu’ profonda essenza. Erano gli anni in cui rampolli si univano ai cosi’ detti rampolli della Palermo bene. Erano gli anni di grande confusione … Ora di sicuro c’è grande consapevolezza e soprattutto noto che le persone perbene non vogliono avere piu’ nessun tipo di contatto con la gentaglia ed i loro eredi…Io credo che Palermo sia una citta’ piu’ che degna perche’ la maggior parte dei palermitani e’ fatta di gente seria, giusta e che lavora con impegno e dedizione sfuggendo da ogni tipo di logica mafiosa. E cio’ emerge anche dalla condotta di tutti quegli imprenditori che oggi, diversamente dal passato, sono pronti a denunciare ogni tipo di vessazione mafiosa. La coscienza dei palermitani onesti si e’ svegliata e questo grazie al sacrificio di tutti quegli uomini retti, come mio padre, che non ha piegato il capo davanti alla cattiveria di cosa nostra. Un eroe che ha combattuto da solo perche’ nessuna istituzione ha aiutato il mio papa’”
Quando verra’ inaugurata la strada palermitana con il nome del suo papa’?
” Con grande commozione, mia sorella ed io, vi comunichiamo che giorno 23 Luglio alle ore 9, 30 avra’ luogo una piccola cerimonia alla presenza del sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Durante la cerimonia sara’ intitolata una strada, gia’ Via valderice, a nostro padre. Per noi dare il nome di nostro padre a questa strada e non ad un ‘altra, ha un grande valore simbolico; infatti in questa strada cioe’ in Via Valderice, mio padre aveva le sue attivita’ commerciali. Questa strada ha anche un significato affettivo: in futuro non distoglieremo piu’ lo sguardo quando passeremo in questa via, come facevamo in passato perche’ ci ricordava momenti penosi… da ora in poi saremo invece fiere di potere guardare la targa con il nome del nostro amato papa’; un’uomo buono, onesto un ‘uomo perbene come pochi”