Il 17 marzo “Grafica unita”, 160° Anniversario dell’Unità d’Italia 1861–2021

Mostra urbana di pubblica utilità per le vie del centro storico di manifesti progettati da studenti, cultori e professori del corso di secondo livello in Design della comunicazione visiva dell’Accademia di Belle Arti di Catania a cura di Lina Scalisi e Gianni Latino. Perché “L’Accademia è Catania”.

Grafica Unita è il primo, importante evento del nuovo rapporto che l’Accademia delle belle arti di Catania intende avere con il territorio”.

Così la presidente dell’Aba, Lina Scalisi, ha descritto la mostra urbana che, a partire da mercoledì 17 marzo, in cui ricorre il centosessantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, partirà dalla piazza del Duomo snodandosi per le piazze Università e Stesicoro e la via Etnea all’altezza del monumento a Giuseppe Garibaldi.

Alla ricorrenza sono dedicati ventiquattro poster realizzati da progettisti grafici, un artefatto comunicativo di pubblica utilità, tra storia e grafica, tra parole e immagini, tra segno e simboli dell’Unità d’Italia.

Sono passati un secolo e sessant’anni da allora ma la storia d’Italia non è, storia di ieri; essa non si misura a secoli, ma a millenni. La nostra gente avverte nel suo passato un retaggio che trae origini dai primordi della civiltà in Europa.

La mostra rappresenta un progetto grafico utilizzato come linguaggio comunicativo di memoria storica, come narrazione visiva di testimonianze, come flusso di ricordi e di protagonisti risorgimentali. Artefatti raccolti nelle vetrine, come una segnatura di libro, che diventano il “contenitore urbano”, e i manifesti il “contenuto visivo”.

Grafica Unita – ha sottolineato Lina Scalisi – si iscrive nel più ampio programma di eventi e occasioni che l’Accademia con i suoi studenti e i suoi docenti intende promuovere a Catania, nella convinzione che l’arte e la bellezza possono elevare lo spirito, sanare le ferite, diffondere cultura e cittadinanza”. 

In apertura di anno accademico, nell’ottobre del 2020, in piena recrudescenza dell’emergenza Covid e dopo la chiusura della didattica in presenza e degli spazi espositivi, l’Accademia etnea ha pensato di portare fuori dalla sede istituzionale, la mostra, nel segno di una contaminazione culturale del territorio per

il territorio. E con una visione di pubblica utilità e di bellezza per la cittadinanza con eventi nati per essere un collante sociale tra progettisti e cittadini.

“Oggi che contagio è una parola che spaventa – ha concluso -, vogliamo quindi capovolgerne il senso parlando di un contagio buono, quello dell’arte, della bellezza, della cultura. II nostro motto, che speriamo diventi d’uso comune, è: ‘L’Accademia è Catania. Orgogliosi di esserlo’”.

Un impegno che appartiene appieno all’altra grafica che tra etica e responsabilità, oggi vede lo studente accompagnato dal grafico docente, uniti per un messaggio forte, di partecipazione ai mutamenti storici e culturali della società e ai progetti per la città. E ciò perché la progettazione di un manifesto è la sintesi visiva di un metodo, di una ricerca, di un esercizio che permette la narrazione visiva come esito ultimo di un lungo percorso di studio e di lavoro incentrato su arte e bellezza.

Dal forte valore simbolico è la scelta di far concludere la mostra davanti alla statua dello scultore Ettore Ferrari raffigurante l’Eroe dei due mondi, che dalla città etnea passò: “In Catania – si legge sul basamento – trovammo vulcano di patriottismo, uomini, danaro, vettovaglie e vesti per la nuda mia gente”.

Oggi la difficoltà in cui viviamo, ci ha permesso di riflettere sulla dimensione di una società “distante” dal cittadino, così come dalle istituzioni formative (Accademie e Università) dove il confronto e il dialogo sono aspetti fondamentali della dimensione umana. Questa mostra nasce, quindi, come volontà di ridurre questa “distanza” avvicinando il cittadino alla cultura visiva e storica e dando un segno concreto di unione culturale e sociale.

La partecipazione alla mostra è aperta a giovani e anziani, a tutta la cittadinanza etnea, alle nuove generazioni, loro sono il “pubblico”, per conoscere, ricordare e animare i giovani nei confronti dell’Unità d’Italia, sulla storia, sui processi economici e sociali, un collegamento al passato che oggi è il nostro presente e il successivo futuro.

— autori in mostra

Valeria Alberio, Maria Nora Arnone, Giuseppe Maurizio Astuti, Federica Bistoletti, Corrada Caccamo

Alessia Calì, Anna Compagnone, Chiara Contarino, Orazio D’Urso, Sofia De Grazia, Giorgia Di Carlo

Valentina Giocondo, Martina Giustolisi, Isabella Gliozzo, Olga Gurgone, Marco Lo Curzio, Margherita Malerba

Leonardo Maltese, Ludovica Privitera, Giusy Pantò, Christian Plurione, Tommaso Russo

Gianluca Santoro, Rachele Sciacchitano e Adrianna Slonecka.

— promossa e organizzata da

Accademia di Belle Arti di Catania

Dipartimento di progettazione e arti applicate

corso di secondo livello in Design della comunicazione visiva

— con il patrocinio di

Comune di Catania

Assessorato Pubblica Istruzione, attività e beni culturali, Pari Opportunità e grandi eventi

Università degli Studi di Catania

Dipartimento di Scienze Umanistiche

Palazzo Butera Palermo

Aiap Associazione italiana design della comunicazione visiva

Fondazione Domenico Sanfilippo editore

a Cognita Design production
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