Avrà inizio domani la rassegna “Fisica sotto le Stelle”

L’estate del CSFNSM e del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Ettore Majorana” si tinge di cinema d’autore con “Fisica sotto le Stelle”. Tre appuntamenti in cui la corte esterna del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Ettore Majorana” si trasformerà in un’arena dove verranno proiettati alcuni dei più recenti docu-film legati al mondo della fisica.

FisicaSottoLeStelle

Si aprirà il 27 giugno con “Il Senso della Bellezza – Arte e Scienza al CERN” di Valerio Jalongo, per proseguire il 4 luglio con “Conversazioni Atomiche” di Felice Farina e concludere il 17 luglio con il film “Nessuno mi troverà” di Egidio Eronico dedicato alla figura di Ettore Majorana, cui da pochi mesi è stato intitolato il Dipartimento di Fisica e Astronomia di Catania. Le proiezioni saranno seguite da “una chiacchierata scientifica” sui temi trattati nel film e, per chi vorrà trattenersi in nostra compagnia – dice Alessia Tricomi, direttore del CSFNSM tra gli organizzatori dell’evento – ci sarà anche la possibilità di osservare le stelle con l’ausilio di telescopi messi a disposizione dai ricercatori dell’Osservatorio Astrofisico di Catania.

La serata inaugurale sarà particolarmente ricca di iniziative: oltre la proiezione del film sarà anche annunciato e premiato il vincitore/vincitrice del premio intitolato al Prof. Antonino Rubbino, di cui ricorre il quarantesimo della direzione del CSFNSM. La figura del Prof. Rubbino – ricorda ancora la Prof. Tricomi – è per tutti noi quella di un grande maestro di scienza e di vita. In particolare, il CSFNSM lo ricorda come uno dei suoi Direttori più trainanti. È sotto la direzione del Prof. Rubbino che il CSFNSM, in collaborazione con l’INFN e l’Università di Catania fonda i Laboratori Nazionali del Sud. Scienziato di grandissima intuizione, didatta appassionato e coinvolgente, sensibilissimo artista e affettuoso padre e nonno, il Prof. Rubbino ha lasciato un segno indelebile in decine di generazioni di Fisici e oggi, il CSFNSM, con questo premio vuole ricordarLo e proporLo come esempio alle nuove generazioni. 

E a conclusione della serata, immancabili stelle e pianeti saranno lì per farsi ammirare in tutto il loro splendore grazie ai telescopi messi a disposizione dall’Osservatorio Astrofisico di Catania.

L’evento è organizzato congiuntamente dal CSFNSM, dal DFA “Ettore Majorana” e dall’INAF-OACT.

Le proiezioni avranno tutte inizio alle ore 21:00 con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

Il Senso della Bellezza – Arte e Scienza al CERN di Valerio Jalongo

Quattro anni dopo la sensazionale scoperta del “Bosone di Higgs”, il CERN è alla vigilia di un nuovo, eccezionale esperimento. L’esperimento è insieme un viaggio nel tempo più lontano e nello spazio più piccolo che possiamo immaginare. Così, l’infinitamente piccolo e la vastità dell’universo schiudono le porte di un territorio invisibile, dove gli scienziati sono guidati da qualcosa che li accomuna agli artisti. Mentre il nuovo esperimento del CERN procede nella sua esplorazione della misteriosa energia che anima l’universo, scienziati e artisti ci guidano verso quella linea d’ombra in cui scienza e arte, in modi diversi, inseguono verità e bellezza.

“Da dove veniamo? Che cosa siamo? Dove andiamo?” è uno dei quadri più belli di Paul Gauguin, e queste grandi domande di solito le associamo alla filosofia, alla religione, all’arte… non certo alle scienze esatte. È invece questa la matrice profondamente umana che rintracciamo nella Fisica e in particolare nelle ricerche del CERN. Valerio Jalongo, regista del film

Conversazioni Atomiche di Luigi Farina

Conversazioni Atomiche è un film di 80 minuti che sperimenta un modello di divulgazione scientifica appassionato e personale: un road movie in una brillante chiave donchisciottesca dove lo stesso autore e il suo riluttante scudiero ‐ operatore si intrufolano nella quotidianità di chi non smette mai di farsi domande. Una dichiarazione d’amore alla ricerca italiana che cerca di trasferire alcuni concetti fondanti della fisica di oggi anche a chi è convinto di non capirne un accidente o, peggio, di non averne alcun bisogno.

Un film on the road alla ricerca della fisica contemporanea, che accetta la sfida di cercare di rendere comprensibili e accattivanti argomenti quali la relatività e la meccanica quantistica: una commedia educativa, abbellita da fantastici materiali d’archivio, che esplora la vita quotidiana di coloro che hanno scelto di porsi delle domande.

Nessuno mi troverà di Egidio Eronico

È stato forse il più grande fisico teorico del ‘900 e forse il più noto scomparso della storia dell’Italia contemporanea. La sua sparizione, quasi ottant’anni fa, non smette di produrre quesiti, dubbi, ricerche; le sue intuizioni e i suoi lavori scientifici sono oggi più attuali di quando furono pubblicati.

Il suo enigma, lungi dall’essere risolto, è diventato un paradigma di questioni scientifiche, politiche, morali, che agitano ancora la nostra società.

Attraverso documenti, immagini d’archivio, animazioni da graphic novel, testimonianze, documentario e congetture, il film scandaglia quel mare di mistero chiamato Ettore Majorana.
Ettore Majorana, geniale fisico teorico siciliano e docente presso l’Istituto di Fisica dell’Università di Napoli, a soli trentuno anni scompare in circostanze misteriose il 26 marzo 1938. Qualcuno dichiara di averlo visto per l’ultima volta a bordo della nave che da Palermo fa rotta verso Napoli. E subito ha inizio la ridda delle ipotesi, delle congetture. Suicida? Rapito da potenze straniere? Fuggito dall’Italia? Ritiratosi in un convento?… Nell’affaire Majorana sembrano implicati scienziati atomici, servizi segreti, uomini politici, militari.

E il mistero s’infittisce, facendo emergere interrogativi e contraddizioni che spingono ad indagare tra le pieghe più nascoste la vita e la personalità del giovane fisico. Cosa è stato di Majorana? Come può uno scienziato considerato da Enrico Fermi dello stesso calibro di Galileo e Newton sparire nel nulla? Quale – ieri come oggi – la vera posta in gioco?

Tra documentazione e immaginazione – lungo la scia tracciata dalle approfondite ricerche di Francesco Guerra e Nadia Robotti intorno alla figura e all’attività di Majorana – Nessuno mi troverà cerca di rispondere cinematograficamente magari solo ad alcune di queste domande. Senza la presunzione di fornire certezze, com’è ovvio, ma senza neppure adagiarsi nelle comode incongruenze di un’immancabile quanto insoddisfacente “verità ufficiale”.

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