Torna in scena il dramma del precariato

La disperazione dei lavoratori viene recitata a braccio sul tetto del Teatro Sangiorgi, unico copione la triste realtà di intere famiglie in crisi economica a causa dei contratti scaduti

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L’unica speranza che resta è la lotta, manifestare per ottenere i propri diritti, orchestrando un concerto di fischietti nella speranza di riuscire ad ottenere le attenzioni delle istituzioni.

La Bohème di Puccini, incantava gli spettatori del Teatro Sangiorgi nel lontano 7 Luglio del 1900, oggi gli spettatori diventano i passanti che increduli trovano davanti al teatro i figli del fuoco che hanno montato un materasso gonfiabile scongiurando insani gesti dettati dalla disperazione.

In un paese sempre più in crisi troppo spesso ormai la vita dei lavoratori non retribuiti assume caratteristiche da tragedia greca, trovando pace purtroppo solo nell’estremo gesto del suicidio. La circolazione viaria di un tratto di Via Antonino Di Sangiuliano bloccata dalle auto della Polizia Municipale, incuriosisce i pedoni che con i loro cellulari si improvvisano fotografi, speriamo per i lavoratori del Teatro Massimo Bellini di Catania, che questa manifestazione non resti solo una foto da esibire agli amici, e che l’appello del presidente della Commissione Lavoro, Formazione e Cultura dell’Ars, Luca Sammartino, che ha espresso solidarietà ai lavoratori precari, venga ascoltato dal nostro Sindaco. La cultura e l’arte non possono spegnere la vita ed i sogni degli esseri umani.

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