Al Ma Musica Arte la festa catanese per i 60 anni di Robert Smith

Serata speciale di tributo alla dark wave band di Robert Smith con i live di LOmB, Gigantik, Lullabies e The Raimondo’s e i il dj set di Trinacria beat Box (Antonio Vetrano, Renato Gargiulo, e Giancarlo Salafia)

The Cure

Sabato 4 maggio al MA, il club di via Vela da 14 anni palcoscenico privilegiato per la musica e per la variegate arti dell’intrattenimento, ospita l’undicesima edizione del The Cure Party, omaggio (quasi) annuale che la crew Rumori Sound System organizza in omaggio alla storica dark wave band di Robert Smith. E questo sarà un omaggio speciale dato che la rockstar britannica ha da poco compiuto 60 anni (lo scorso 21 aprile), mentre uno degli album più fortunati dei Cure, “Disintegration”, ha compiuto lo scorso 2 maggio 30 anni.
Il 2019 è un numero importante nell’universo dei Cure, è l’anno in cui il suo fondatore e frontman Robert Smith arriva al 60mo; è l’anno del ritorno discografico con un nuovo album in studio dopo 11 anni dal precedente; è l’anno del loro ingresso nella celebre Rock And Roll Hall Of Fame a Cleveland, Ohio, USA e last but not least, l’anno del ritorno live della band in Italia (16 giugno Firenze). Una splendida occasione per aggiungere un’altra edizione alle notti di tributo dedicate ad una delle poche band, che con la propria musica, lungo un arco temporale di oltre 40 anni, è stata in grado di influenzare come poche gli scenari sonori contemporanei.
Nasce così The Cure Party 2019 undicesima edizione, un percorso musicale di quasi 2 ore equamente distribuito su 4 band che, per l’occasione hanno accantonato i loro rispettivi progetti di musica inedita per offrirci dei mini live di mezz’ora ciascuno che ci introdurranno nell’universo magico ed oscuro dei Cure. Si comincia alle 22.30 con i Lullabies, seguiti da Lomb, poi dai The Raimondo’s, e infine dai Gigantik feat. Paolo Mei e Giovanni Scuderi dei Nadiè. Il djset che segue sarà curato da Trinacria Beat Box (Antonio Vetrano, Renato Gargiulo e Giancarlo Salafia) storico collettivo di selector attivo nella diffusione di musica e cultura non convenzionale…

Tra le novità di quest’anno, per la prima volta, il djset after concert attraverserà integralmente la parte più cupa dei suoni 80’s, la new wave, il synth pop, per approdare alla più attuale electrowave e alle trasposizioni delle band contemporanee che con il loro stile hanno seguito la scia dark e new wave di cui i Cure sono inimitabili esponenti.

The Lullabies (Fabrizio Savoca, Antonio Di Paola, Wladimir Pascali, Annalisa Paladino ed Ernesto Randone) sono nati lo scorso settembre su iniziativa di Antonio Di Paola, musicista che nel periodo compreso tra la fine degli Anni ‘80 e la metà degli Anni ‘90 aveva suonato come all’interno di diverse band del circuito catanese. Il progetto è formato dal polistrumentista e produttore calabrese Wladimir Pascali, dal cantante Fabrizio Savoca, già voce dei Traum Novel, Annalisa Paladino, bassista siracusana e il tastierista catanese Ernesto Randone. La band è accomunata dalla passione per la musica new wave ed in particolare, manco a dirlo, per i Cure.

LOMB

LOmB è lo pseudonimo di Giuseppe Lombardo. Il progetto si sviluppa fra gli spazi di tempo lasciati vuoti dagli altri in letargo: Baffos e Zuma. Un passato wave con la prima band, i Gothic Angels e successivamente con Nerve’s Korut. Con i Plank, debutta anche alla voce e incide un mini lp omonimo (Indigena Records, 1998). Fra le influenze che determinano lo stile di Lomb ci sono sicuramente tutta la new wave dei primi Anni 80 e i cantautori neo-folk americani. “Cuts”, il suo primo lavoro da solista è una raccolta musicale di ferite, tagli per l’appunto.

The Raimondo’s (Salvo Guarnaccia, Francesco Guarnaccia, Adriano Patti).sono la meterora punk che ancora deve nascere ma segnata da un destino che la vedrà bruciare sul palco del Cure Party 2019. Un combo di punk travestiti da dark per rovinargli la festa. The Raimondo’s celebrano nel loro nome stesso l’essenza dell’assenza: «Le fiamme li avvolgeranno e noi sotto al palco urleremo punk’s not dead».

I Gigantik (Emilio Cosentino voce e chitarra, Giancarlo Salafia chitarra, Andrea Lo Stimolo basso, Vicky Firetto batteria – sono nati nel 2015, dopo vari cambi di line-up, dal 2017 sostituisce il vecchio nome B-Sequel. I Gigantik emettono suoni ruvidi e sonorità che richiamano gli anni Novanta. Logica conseguenza dettata dalle passate importanti esperienze musicali dei singoli (That’s all folks, Snort, JPez, Bluvedra, BoxBeat). Nel 2016 registrano l’ep con 4 brani “Can’t Wait”. In occasione del Cure Party, la versione allargata (Gigantik Plus) vede la partecipazione Di Paolo Mei, Giovanni Scuderi (voce dei Nadiè) e Antonio Spampinato, batterista in passato di Jerica’s e Jpez.

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