Giorno 11 Aprile Mercato San Lorenzo, ore 18, 00, Ketty Tamburello presenta il suo nuovo libro dal titolo: “Primi piatti per quattro stagioni”
Tutti a tavola con ketty! 50 ricette di primi piatti tutti inventati dalla fervida fantasia di questa donna che e’ anche pittrice e scrive recenzioni per famosi libri ed autori.
Piatti a base di pasta ma anche di riso, gnocchi e ravioli.
“Ho ereditato l’arte culinaria da mia nonna e mamma. Ero molto attenta quando loro si cimentavano in cucina. Tutte le ricette sono scritte nel mio libro ” segreto” ma che ho voluto fare adesso conoscere al pubblico poiche’ molti ingredienti fanno parte della tradizione culinaria sicula.
Mi piace accostastare il salato al dolce; per esempio l’avocado con verdure e pasta”
Ci vuole svelare qualche ricetta in particolare?
” Mi vengono in mente gli GNOCCHI DELLA ZIA SONIA; che si preparano con porri, zucca, due formaggi cioe’ philadelfia e gorgonzola, tutto amalgamato con trito di carne di vitello.Alcune mie ricette li ho inventati di recente, sono piatti domenicali, quando la famiglia e’ unita a tavola per stare insieme e godere delle ore di riposo davanti magari ad un buon pranzo! Ho trasformato le ricette di mia madre, trasformanole ed arricchendole di nuovi ingredienti; come ad esempio, la PASTA AL RADICCHIO che ” sposa ” le noci , pancettae panna. Altra fricetta RAVIOLI AL GORGONZOLA zafferano e speack e spolverata di noci macinate”
Il libro sara presentato da Martina Maggiordomo ( food blogger)
Il segreto per stare in cucina e risucire ad realizzare piatti gustosi e’ amore ed umilta’ dice Ketty che e’ anche pittrice e poeta. “La preparazione delle pietanze, dice Ketty, e’ anche una forma d’arte, perche’ nell’arte visiva ci sono gli organi di senso che godono dell’opera nell’arte culinaria ci sono gli organi di gusto che godono dei sapori”
Ketty Tamburello e’ stata invogliata da maurizio Lucchese, pittore, scrittore e studioso, a fare pubblicare codesto libro di ricette, constatando il grande entusiasmo che prova Ketty nel realizzare le ricette e lui stesso ” sperimenta” in prima persona i numerosi piatti che Ketty gli fa gustare.
Ketty Tamburello e’anche poeta uno dei suoi libri si intitola ” LE GIUNCHIGLIE” sono poesie sull’amore e sulla bellezza del mattino, di godere dell’alba.
” Svegliarsi la mattina , dice ketty, godere delle tante opre che la giornata ci pome davanti , e’ bellisismo ” il mattino ha l’oro in bocca “! Ringraziando il buon Dio di averci concesso un altro giorno”
L’atro libro di poesie di intitola:” BRIVIDO DI LUNA” sono poesie introspettive .Ketty ha curato anche tutte le 4 prefazioni dei libri di Maurizio Lucchese che’ e’ anche direttore artistico, storico. Ricordiamo i titoli: “ PALERMO MON AMOUR”, LA REAL PALATINA”, ” CARAVAGGIO E DINTORNI”, ” CANNOLI EXPRESS”.
Ketty e’ anche una poliedrica e’ anche pittrice dal 1981. Ha partecipato a tantissime mostre sia collettive che personali. Villa Niscemi a Palermo, la libreria del mare semprea a Palermo, a Villa Costanza. Collettive a Berlino, Venezia, Bassano del Grappa e Roma.
Raffinata, dolce ama padroneggiare in cucina, curando anche l’aspetto estetico della pietanza, che si deve presentare a tavola esteticamente bene, invogliando ad essere gustato con gli occhi prima che con la bocca.
“Nel descrivere la figura dello chef uso una similitudine che meglio designi le sue abilità in cucina, ritenendo che debba essere innanzitutto ,una buona forchetta. Secondo il mio modesto parere lo chef o chiunque si cimenti in questa arte debba possedere delle qualità. Intanto la passione e che sappia combinare quegli alimenti che diano il senso dell’equilibrio e che darà alle papille gustative quella pennellata di una entità che si trasmetta in tutto l’ organismo di chi assapora le pietanze, come efficace in gusto e in digeribilità, adempiendo a due aspetti basilari della arte culinaria. Le materie cosiddette culturali erano le scienze, la storia, etc. quelle discipline studiate anche a scuola e dai cui esulava l’etnologia o per l’appunto la cucina. La cucina dunque è divenuta negli ultimi dieci anni un prodotto culturale che nel corso dei secoli ha subito, quella italiana, delle influenze greche, romane, bizantine, spagnole e francesi..Il cibo e la riproduzione sono due aspetti della vita necessari per la vita stessa e di cui non se ne può fare a meno. Sono due piaceri che rendono la vita accettabile e dove starci con quei momenti di convivialità che strutturano un momento sociale bello e divertente. Come ogni arte presenta gioie e dolori Non sempre le ciambelle riescono con il buco e ahimè ne può derivare un pregiudizio nei confronti di chi cucina Pertanto occorre come qualsiasi altra conquista allenarsi, sperimentare ed esperire con l’ausilio necessario dell’umiltà.
Chi lavora con gli alimenti piuttosto che rendere il piatto complesso deve con un certa conoscenza e intuizione combinare bene gli alimenti. A questo proposito la gastronomia molecolare la nuova scienza che riguarda per l’appunto la preparazione di cibi si basa sulle innumerevoli possibilità di combinare gli ingredienti. C’è l’intenzione di destrutturalizzare il senso del gusto, temperatura e consistenza delle pietanze e dargliene uno nuovo senza l’aggiunta di additivi ed altri elementi. E’ nata in Francia negli anni ottanta e per opera di un fisico Pierre Gilles de Gennes, che riunendosi con biologi, fisici e cuochi ha dato vita alla teoria delle pietanze. Annualmente in Sicilia si svolge l’Atelier Internazionale di Gastronomia Molecolare.
Per l’assolvimento del prodotto finale inizialmente si procede anche per tentativi ed errori come in qualsiasi materia che sottenda la ricerca. La padronanza in cucina dunque non può che avere come base oltre gli elementi di cui ho accennato anche l’amore con cui ci si diletta a fare qualcosa di buono e che miri al soddisfacimento di un momento trascorso in allegria e buona compagnia.
Ho scelto soltanto di scrivere delle ricette per i primi piatti perché quelli meglio preferiti. La pasta è gradita dalla maggiore parte delle persone e i piatti li ho suddivisi per stagioni perché gli alimenti si possano trovare freschi e nella loro fragranza che gli deriva dalla stagione stessa.
Sono piatti tutto sommato leggeri soprattutto quelli indicati per la primavera e l’estate quindi vi invito a cucinare tali pietanze perché ne sarete soddisfatti e da voi stessi li suggerirete agli amici. Un buono chef ha sempre l’ammirazione di molti più che un ragioniere o un commerciante o qualsiasi altro mestiere che toglie molto alle proprie capacità di espressione e talento Perché di certo anche qui ci vuole talento come ogni forma di arte. Attendo un gradito applauso. Grazie.”