MOSTRA FOTOGRAFICA, “VIZZINI SCENARIO VERGHIANO” DI VITTORIO GRAZIANO

La quiete dei campi di grano, l’ambiente contadino, la riproposta teatrale, sabato 6 aprile è stata inaugurata presso la GAM, Galleria d’Arte Moderna di via Castello Ursino, 26 a Catania – in occasione della Settimana Verghiana

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La quiete dei campi di grano, l’ambiente contadino, la riproposta teatrale, sabato 6 aprile è stata inaugurata presso la GAM, Galleria d’Arte Moderna di via Castello Ursino, 26 a Catania – in occasione della Settimana Verghiana – la Mostra Vizzini scenario verghiano, organizzata dall’Associazione culturale Mediterraneum in collaborazione con il comune di Catania e il comune di Vizzini.

Per la prima volta le suggestive fotografie che ritraggono persone e luoghi della Vizzini agro-pastorale degli anni ’30 e ’40, del fotografo vizzinese Ignazio Vincenzo Lentini, sono in mostra a Catania insieme alle opere di Valdina Calzona (foto del set teatrale de “La Lupa”, interpretata da Lina Sastri) e Giuseppe Santanastasio (“Luci e Ombre sui luoghi verghiani della città di Vizzini”). Presenti all’inaugurazione Vittorio Graziano, curatore e Presidente dell’Associazione culturale Mediterraneum, Pietro La Rocca,Assessore alla Cultura del Comune di Vizzini, Lucia La Ferlita, responsabile del servizio Sport e Turismo del Comune di Vizzini e Pippo Pappalardo critico fotografico.

Prima dell’invenzione della fotografia, fra Settecento e Ottocento, la rappresentazione figurativa del paesaggio rifletteva la contrapposizione simbolica fra paesaggio naturale e paesaggio costruito, fra campagna e  paesaggio urbano, fra natura selvaggia e civiltà, fra natura e cultura caratterizzando le prime fasi del processo di industrializzazione durante le quali, coesistevano la tensione verso il dominio della natura, in nome del progresso, e l’idealizzazione della prima in antitesi al secondo. Era in tal modo che, sapientemente, attraverso l’uso della pittura, si tentava di raggiungere l’acme tra la realtà visiva e quella percepita. Con l’invenzione della fotografia si costruisce lo strumento ideale per comunicare in un istante i risultati di un’osservazione o di un esperimento, rivelando realtà prima impercettibili all’occhio umano.

«Quello proposto nel percorso fotografico inaugurato oggi – spiega il critico fotografico Pippo Pappalardo, intervenuto all’inaugurazione – è un modo opportuno per indagare e recuperare la memoria di Giovanni Verga, una riflessione attraverso lo sguardo attento di tre fotografi diversi tra loro per formazione e astrazione. Attraverso l’espediente della fotografia e l’adesione al territorio si è cercato di rievocare una civiltà unica e irripetibile, autentica per vocazione e cultura, una civiltà in mano alla “Provvidenza” che presto il “ciclo dei vinti” assorbirà a sé in un destino comune, meglio inteso come pessimismo verghiano».

«Un sodalizio, quello fra Vizzini e Catania, che intende migliorare la rete di collaborazione culturale del territorio e la circuitazione dei flussi turistici – dichiara Pietro La Rocca, assessore alla Cultura del comune di Vizzini, il quale sottolinea che – un quid particolare è dato dai lavori del vizzinese Ignazio Lentini che ha saputo mitizzare un momento della vita agro-pastorale, una terra brulla e aspra ma al tempo stesso accogliente, ricca di fermenti culturali immortalati nel solco della tradizione verista inaugurata da Giovanni Verga».

La corrispondenza fra i tre autori e il rapporto di empatia sviluppato con il luogo disvela il file rouge che accomuna l’intera tematica, dalla quale il territorio di Vizzini, pur conservando la sua primitiva natura, ri-emerge attraverso nuovi punti di osservazione e prospettive. L’incontro di sabato 6 aprile ha dato opportunità di riflessione e ha permesso, a esperti e studiosi, di esaminare gli usi, i costumi, le tradizioni, il paesaggio e immergersi nel lungo e intenso racconto della Sicilia verista.

La settimana verghiana gode dei patrocini dell’Università degli Studi di Catania, del Teatro Stabile e della Fondazione Verga, nonché dei comuni di Vizzini, Aci Castello, Nicolosi e Mineo, dove per l’occasione sono previste visite guidate e animate, necessaria interazione tra Amministrazioni, al fine di rinforzare il grande potenziale turistico nazionale e internazionale.

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