Conclusa la grande festa di Carnevale alle Zagare di Catania

L’arte e l’integrazione sociale nella grande festa del Carnevale, tra costumi opere d’arte “Dal vulcano alla laguna” firmati da Liliana Nigro, e il Fluor Party solidale al Carmine

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All’insegna del glamour e del fashion style per la kermesse che ha impreziosito i corridoi del centro commerciale Le Zagare di S. Giovanni la Punta, con una sfilata di oltre 100 abiti di alta sartoria creati appositamente per l’evento “Dal vulcano alla laguna per un Carnevale di classe all’insegna di musica, arte e spettacolo” dagli allievi della cattedra di Storia del Costume per lo Spettacolo dell’Accademia di Belle Arti di Catania e dai talentuosi stilisti della Maison du Cochon.

A capitanare quest’esercito di modelle i testimonial di questa settimana di festa, ideata da Liliana Nigro con il supporto dell’associazione Promopaola di Agniesja Juzak, lo showman Ruggero Sardo, la professoressa e scrittrice Marinella Fiume da sempre impegnata al fianco delle donne per l’affermazione dei loro diritti e la Drag Felicia La Queen, con Milena Calì direttore de Le Zagare.

“La sfilata dei costumi degli allievi di Liliana Nigro fa parte del patrimonio dei beni immateriali, accolto da un pubblico curioso e partecipe unisce arte e cultura all’impegno di tanti artisti; attirando e coinvolgendo tanti turisti, cogliendo quel pizzico di follia dietro sfavillanti vestiti e maschere”.

Grandi applausi anche per i musicisti di Musica Insieme Librino ensemble;  la Compagnia di danza storica Harmonia Suave diretta da Carla Favata che con i loro straordinari balli hanno impreziosito la manifestazione e con i loro costumi ottocenteschi si sono simpaticamente mischiati con i tanti visitatori del centro commerciale ballando anche dei minuetti.

Stile ed eleganza per un carnevale diverso dal solito per dipingere con pennellate sicure il sorriso e voglia di non prendersi mai troppo sul serio con la pregevolezza di costumi sartoriali ed eleganti stoffe in nome dell’arte e della moda.

Una festa che va oltre il divertimento, aggregante, ricca di solidarietà sociale quella della Parrocchia Maria SS. Annunziata al Carmine di piazza Carlo Alberto, a Catania, che ha ospitato per due giorni la maschera di Re Burlone e aperto le porte del salone parrocchiale per accogliere tutti quelli che hanno voluto partecipare a due pomeriggi/sere di festa, in una cornice di allegria tra palloncini colorati e musica.

Obiettivo dell’iniziativa, ormai nella tradizione della parrocchia, coinvolgere gli abitanti del quartiere, gruppi, associazioni e comunità straniere, soprattutto arrivare a persone e famiglie che non hanno possibilità economiche da potersi permettere una serata di spensieratezza, dando priorità a quelle che sono le necessità primarie di una famiglia.

  1. Francesco Collodoro O. Carm, parroco, prendendo spunto da Papa Francesco e dai documenti ultimi della chiesa, ricorda “bisogna abbattere ogni forma di barriera, di pregiudizio e pensare ad “una chiesa in uscita”, che va incontro ai fedeli, i quali magari in questa nuova società si sono un po’ allontani o persi strada facendo”.

La comunità parrocchiale del Carmine per adempiere ciò ,utilizza tante strategie, come l’evento svolto per diverse edizioni della “Fiera in Festa”, manifestazione che si è svolta in piazza Carlo Alberto, protagonisti gruppi e associazioni di stranieri che si sono esibiti ed insieme hanno relazionato.

Eccezionale coordinatore dell’evento Angelo Giuffrida, ha messo in moto un gruppo di volontari che, autofinanziandosi, hanno allestito il salone con tanto lavoro scegliendo il tema Carnival Time – Fluo Party; sensibilizzando bar, panifici, gelaterie, cartolerie che gratuitamente hanno contribuito e partecipato mettendo a disposizione dolci, pizze, bibite e vari gadget che sono stati distribuiti gratuitamente.

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Protagonisti, ancora, gruppi e associazioni: la scuola di ballo “Etna Country Style” con i suoi balli ha coinvolto tutti; l’associazione culturale induista “Shiv Shaktie si è esibita con balli e canzoni bollywood; l’associazione “Ultreya” di Pedara, ha coordinato il momento gastronomico.

Ed ancora il gruppo bandistico “Maestro Giulio Virgillito”, che da piazza Stesicoro ha sfilato con il gruppo Staff della parrocchia, vestito rigorosamente a tema, arrivando a piazza Carlo Alberto.

Un ricco programma concluso con la sfilata delle maschere, chiamando sul podio le prime tre mascherine più originali; un solo premio alla maschera adulto più simpatica.

L’obiettivo è stato raggiunto con successo ed è stato recepito il messaggio sociale; Angelo Giuffrida evidenzia “è bello stare insieme indifferentemente dal colore della pelle e dallo stato sociale” tutti insieme per fare festa, per integrare chi si sente emarginato e per avvicinare chi si sente lontano”.

La festa più allegra dell’anno, il carnevale, la più attesa dai bambini che affonda le radici nei millenni, lo celebravano gli Egizi, ma anche Greci e Romani, poi nel Medioevo l’esplosione. Il termine deriva dal latino “carnem levare”, ovvero privarsi delle carne, e fa riferimento all’usanza di tenere un grande banchetto prima del digiuno quaresimale.

È chiarissimo il riferimento alla tradizione cattolica, poiché il carnevale è l’ultimo giorno prima dell’inizio dei 40 giorni prescritti di digiuno ed astinenza dalle carni, che precedono la Pasqua. Una festa nella quale sono confluiti elementi di diverse tradizioni e culture, nell’antica Roma le Saturnali cadevano nel periodo del nostro dicembre e da qui è nata la tradizione dei regali natalizi. In epoca greca c’erano le Antesterie, feste celebrate in onore di Dioniso, che hanno a che fare col piacere del vino e con il ”fiorire primaverile”.

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