Palazzo degli Elefanti set del film “Tuttapposto”

Riapre il set Catania. E riapre dal cuore della città, Palazzo degli Elefanti, per comprendere  nell’arco di cinque settimane di lavorazione il Convitto Cutelli, l’ex Convento dei Crociferi, la Biblioteca Ursino Recupero e quindi  Acireale

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Riapre il set Catania. E riapre dal cuore della città, Palazzo degli Elefanti, per comprendere  nell’arco di cinque settimane di lavorazione il Convitto Cutelli, l’ex Convento dei Crociferi, la Biblioteca Ursino Recupero e quindi  Acireale.
Si tratta del primo film di Roberto Lipari, “Tuttapposto”, prodotto da Attilio De Razza e Tramp Limited e diretto da Gianni Costantino, con un  cast di attori del calibro di Luca Zingaretti, Monica Guerritore,  lo stesso Roberto Lipari, e ancora Viktoria Pisotska, Silvana Fallisi, Ninni Bruschetta, e tra gli altri, rappresentanti catanesi  dell’arte istrionica quali Gino Astorina.
“I primi ciak nel palazzo di Città – ha detto il sindaco durante una pausa delle riprese in municipio, affiancato da Roberto Lipari, Luca Zingaretti e Ninni Bruschetta, presente anche Giampaolo Letta vicepresidente e amministratore delegato di Medusa Film– non sono un caso: intendono segnare il nuovo corso che la nostra Amministrazione vuole dare al cinema e alla film commission. Perché le produzioni portano lavoro alla città, penso alle maestranze, alle professionalità, alle strutture ricettive, ai ristoratori, agli autonoleggi, e le scene che saranno proiettate in Italia e all’estero daranno un ritorno di immagine importantissimo per incrementare i flussi turistici, sui quali puntiamo molto per la rinascita della nostra Catania, alla quale auguro l’appeal della Sicilia di Montalbano peraltro interpretato dallo stesso Zingaretti”.
Le riprese in città  sono supportate dal Comune di Catania che con il capo di Gabinetto, Giuseppe Ferraro, e la Film Commission ha offerto servizi e assistenza. La pellicola uscirà in autunno distribuita da Medusa.
Il film è una commedia che racconta la storia di Roberto (interpretato da Roberto Lipari, autore anche di soggetto e sceneggiatura con Paolo Pintacuda, Ignazio Rosato), studente universitario che mette alla gogna il sistema universitario fondato sulla raccomandazione grazie ad un’app che valuta l’operato dei “baroni” e consente il ribaltamento dei ruoli tra  studenti e professori, questi ultimi costretti finalmente all’onestà. Luca Zingaretti è il papà di Roberto ma anche il rettore dell’Università.
“Conoscevo già Catania – ha sottolineato Zingaretti –  perché in gioventù sono venuto quasi a vivere qua per due anni: ho lavorato con lo Stabile ed è stata un’esperienza bellissima, il mio primo impatto con la Sicilia. L’ho trovata molto più bella di come l’avevo lasciata, una città straordinaria per bellezze architettoniche, amicalità della gente che incontri per strada, bellezze naturali che la circondano, insomma, un posto bellissimo dove vivere”.
Ed è stata Catania inaspettatamente a rubare la scena al film e a  diventare protagonista nelle dichiarazioni di attori e regista.
“La storia raccontata nasce dalla mia esperienza universitaria – ha dichiarato Lipari -, poteva essere ambientata in una qualsiasi città d’Italia ma è stata girata qui perché Catania si presta molto al lavoro delle produzioni cinematografiche. Penso che piazza Duomo – nel dirlo si sporge per osservarla dal balcone del municipio – sia una delle più belle piazze d’Italia: sembra realizzata da un designer moderno con quel contrasto meraviglioso di colori”.
“Ho scelto il set Catania – ha spiegato Costantino – perché l’ambiente mi era stato già favorevole quando ho lavorato al film ‘La Matassa’ con Ficarra e Picone. Penso che questa città abbia location fantastiche e in più, l’ambientazione della pietra nera è sicuramente vincente per questa storia”.
a Cognita Design production
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