Ma Musica Arte, sabato 16 febbraio il cantautore palermitano Dimartino presenta il nuovo album “Afrodite”

Guest il cantautore palermitano che presenta l’ultimo album “Afrodite”, ritorna al MA il dj set più rock e alternative della Sicilia con le selezioni di Trinacria Beat Box ovvero Renato/G.lo, Antonio Vetrano e JJ Salafia

Antonio Di Martino (ph Michela Forte)

Sabato 16 febbraio al MA di Catania, il club di via Vela da 14 anni palcoscenico privilegiato per la musica e per la variegate arti dell’intrattenimento, torna Diskopartyzani, il dj set alternative, pop, indie, rock, 80’s, balkan, ska e patchanka di Trinacria Beat Box, ovvero i dj’s Renato/G.lo, Antonio Vetrano e JJ Salafia. Dopo sei strepitose e indimenticabili stagioni, durante le quali i partyzani facevano altro, seguivano altri progetti, tanta gente ha richiesto quell’atmosfera, quell’energia pulsante, quel suono consapevole ma al tempo stesso divertente. Ecco che la crew Graffiti e Trinacria Beat Box riaccendono i riflettori del MA su Diskopartyzani in versione Reloaded: se la musica è un’arma, il proiettile è il suono Diskopartyzani! Prima del dj set, in teatro l’ospite musicale sarà il cantautore palermitano Dimartino che presenta il nuovo album Afrodite. Con lui (voce e basso) sul palco i fidati Angelo Trabace alle tastiere, Giusto Correnti alla batteria e Simona Norato alle tastiere e chitarre.
Dimartino. “Afrodite” è il nuovo album di inediti di Antonio Di Martino, in arte Dimartino, e il primo per 42 Records in collaborazione con Picicca. Un ritorno atteso quello del cantautore palermitano che riappare sulle scene con un nuovo disco, prodotto da Matteo Cantaluppi, che stupisce fin dal primo ascolto con sonorità e mondi musicali nuovi. Anticipato da “Cuoreintero”, “Feste comandate” e dal singolo “Giorni buoni”, già in rotazione su alcuni dei network radiofonici più importanti e tra i brani più ascoltati della playlist di Spotify Indie Italia, l’album è un irresistibile viaggio sonoro composto da 10 canzoni che rappresentano un mosaico di vita quotidiana per 10 straordinari cortocircuiti emotivi.
“Afrodite” è un disco che segna un scatto in avanti in Dimartino, la conquista di una nuova dimensione personale e autorale. La prima è legata alla paternità, a quella figlia che gli ha fatto capire che “tutto questo amore / sono sincero, no / io non l’avevo previsto”, come canta in “Feste Comandate” una delle canzoni più delicate e insieme intense del disco. La crescita autorale è invece legata a un lavoro di produzione e cura delle canzoni che non ha precedenti nella carriera del cantautore palermitano, grazie alla collaborazione con Matteo Cantaluppi, già al lavoro negli ultimi anni con Thegiornalisti ed Ex-Otago. L’unione di queste due componenti ha portato a una nuova maturità, in cui gli affetti sono il porto sicuro dove rifugiarsi, consapevoli che “passerà questo nostro Vietnam”. Orizzonte privato e pubblico si fondono, come nella migliore tradizione dei cantautori italiani, ma con un’attitudine contemporanea e lo sguardo fisso sul presente. Pezzo dopo pezzo, “Afrodite” scava nella parte più scura del nostro tempo, con la capacità di trovare sempre una scintilla di luce: “perché sono giorni buoni / fatti di ore crudeli” (“Giorni buoni”).

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