Dino Angelaccio ed il Progetto ITRIA: quando persone degne collaborano con persone di valore

Il progetto nasce proprio dall’incontro fra me, Don Valerio Pennasso, Direttore dell’Ufficio nazionale della CEI sui beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto,  il Rabbino Emerito Umberto ed alcuni rappresentanti delle comunità islamiche

image (1)

Cosa l’ha spinto ad accettare la nomina a presidente  dell’associazione ITRIA?

“Itria e` un progetto relativo alla ideazione di “ Itinerari turistico-religiosi interculturali ed accessibili. Si tratta di un progetto ambizioso e complesso ma anche innovativo ed affascinante e cioè quello di sperimentare l’accessibilità universale insieme al multiculturalismo ed al dialogo interreligioso per realizzare un prodotto turistico-culturale capace di raccontare le contaminazioni fra la cultura e la religione cristiana, islamica ed ebraica attraverso le tracce e la memoria dello sterminato patrimonio culturale materiale ed immateriale presente praticamente in tutte le realtà territoriali del nostro Paese.

Il futuro turista/pellegrino fruitore di questi itinerari potrà così vivere un’esperienza interreligiosa straordinaria ed attraverso l’accessibilità universale sperimentare nuove modalità di fruizione dei Beni culturali che non saranno solo i monumenti ed i siti archeologici ma rappresenteranno in un territorio “tutti quegli elementi aventi valore di civiltà ed in grado di stimolare e soddisfare bisogni, interessi e desideri”. Saranno perciò individuati come elementi di interesse turistico-culturale: beni artistici, archeologici, ambientali, paesaggistici, etnoantropologici, enogastronomici, luoghi di fede, fatti e personaggi storico-letterari, siti ed aspetti connessi all’identità locale, produzioni ed eventi anche perduti e da recuperare, attività di svago e tempo libero purché fortemente connesse al contesto territoriale. Saranno tali risorse del patrimonio locale, che in un’ottica di successiva scoperta e proposta, andranno “animate” ed organizzate per consentirne una fruizione comoda e gradevole per chiunque in “itinerari” tesi a collegare aree, punti, percorsi che possano integrare valenze religiose, culturali ed ambientali, incrementando e moltiplicando le potenzialità turistiche dei nostri territori.

image (2)

Naturalmente interagiremo anche con gli itinerari ed i cammini già riconosciuti dal Consiglio d’Europa mettendo a disposizione questa nuova filosofia progettuale ma ne creeremo anche altri prestando particolare attenzione al coinvolgimento ed al protagonismo delle comunità territoriali.   Sono onorato di esserne Presidente ma l’ingrediente più prezioso del progetto sono proprio le persone che lavorano insieme in chiave interdisciplinare nella convinzione che possa rappresentare un vero laboratorio di innovazione culturale”.

Come  e’ coinvolta  la conferenza episcopale, quella ebraica e quella islamica nel progetto sociale che state preparando ?

“Il progetto nasce proprio dall’incontro fra me, Don Valerio Pennasso, Direttore dell’Ufficio nazionale della CEI sui beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto,  il Rabbino Emerito Umberto ed alcuni rappresentanti delle comunità islamiche.

Insieme pensiamo che tale progetto possa rappresentare anche un formidabile strumento di educazione al multiculturalismo, alla diversità umana ed alla pace.

Stiamo lavorando  per aggregare anche altre rappresentanze religiose nel mondo cristiano (valdesi, ortodossi, protestanti, etc.) come nel mondo islamico ed ebraico. Il tavolo di lavoro comprende anche molte persone che hanno raccolto questa sfida culturale e progettuale e che rappresentano le migliori competenze interdisciplinari ed internazionali  relativamente all’accessibilità universale, al design for all ed alla progettazione inclusiva e multisensoriale. 

Abbiamo immediatamente condiviso come l’accessibilità universale fosse uno strumento interdisciplinare interessantissimo per valorizzare il nostro patrimonio culturale materiale ed immateriale recuperando la centralità delle persone reali indipendentemente dalle loro caratteristiche fisiche, sensoriali, linguistiche, anagrafiche e culturali.

Non è un caso che l’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite abbia scelto proprio l’accessibilità universale come tema per celebrare la Giornata mondiale del Turismo 2016 e che Papa Francesco molto spesso abbia rilanciato la promozione di un turismo solidale, sociale, responsabile, sostenibile e quindi accessibile a tutti, che porti sviluppo ed incontro fra i popoli evitando ogni forma di discriminazione”.

image

So che lei a breve  si rechera’  In Sicilia. Come e perche’ vorrebbe coinvolgere la  bella isola del sole  nel  vostro progetto sociale?

“Itria vuole coinvolgere tutte le aree territoriali del paese per comporre il mosaico della diversità umana e del dialogo interculturale ed interreligioso come volano di una nuova economia territoriale orientata al benessere diffuso e la Sicilia, anche per le sue caratteristiche storico-culturali, non può non farne parte! Prossimamente sarò in Sicilia per promuovere il progetto ed incontrare alcune realtà territoriali”.

Di recente l’Associazione ITRIA ha realizzato un progetto in sinagoga a Roma  c’è ne  vuole parlare?

“Il 4 gennaio abbiamo presentato a Roma un progetto sulla valorizzazione ed internazionalizzazione della Transumanza in chiave accessibile, interreligiosa ed interculturale che partirà dal Molise e dall’Abruzzo ma che coinvolgerà anche Lazio, Campania, Puglia e Basilicata oltre a molte aree territoriali di Spagna, Francia, Grecia, Albania e Svezia”.

a Cognita Design production
Torna in alto