Al Piccolo Teatro della Città andrà in scena lo spettacolo “I Tre Moschettieri”

Domenica 3 febbraio, in scena al Piccolo Teatro della Città, lo spettacolo
per ragazzi tratto da Alexandre Dumas e diretto da Cinzia Maccagnano

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Una storia che parla di lealtà, onestà, amicizia, coraggio e appartenenza. Tutti valori forse, oggi, un po’ passati in secondo piano a vantaggio della furbizia, dell’individualismo, dell’egoismo, ma certamente tutti da riscoprire e ritrovare.

A partire dal celebre romanzo di Alexandre Dumas, l’attrice Cinzia Maccagnano cura la regia dello spettacolo per ragazzi I tre moschettieri nell’adattamento curato da Oriana Cardaci e prodotto da La bottega del pane.

Lo spettacolo, quarto appuntamento della Stagione Ragazzi del Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale, andrà in scena domenica 3 febbraio (ore 17.30) al Piccolo Teatro della Città (via Ciccaglione, 29 – Catania).

In scena, le attrici Cinzia Maccagnano, Egle Doria, Oriana Cardaci, Marta Cirello, Alessandra Barbagallo, Stefania Micale. Le musiche originali di Salvo Nigro, i costumi di Monica Mancini le scene di Mariella Beltempo & Rosalba Cannella.

Il pretesto per dar vita al racconto è una storia non così difficile da sentire: un ragazzo, all’uscita di scuola, viene preso in giro da tre ragazzotti del “branco” per puro gioco. Ma il giovane, anche se bistrattato, non soccombe alla legge del più forte e alimenta dentro di sé i suoi sogni e la sua fantasia. Così, giocando, immagina di essere un moschettiere e di combattere al fianco di valorosi cavalieri. Nella sua mente prendono forma i racconti del suo papà: cavalli al galoppo, spade lucenti, intrighi di corte, scontri tra buoni e cattivi …

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Ben presto tutti si lasciano coinvolgere nel gioco dell’invenzione; come per magia le costruzioni della sua fantasia si trasformano in un vero parco giochi che si anima e diventa castello, fortezza, taverna e sala reale.

Poco a poco, tutti i personaggi si manifestano: un ragazzo un po’ scontroso, ma capace di trovare ovunque ironia; un altro goffo e fanfarone, ma colmo di affetto e un pallido guascone con improvvise crisi mistiche. Sono loro, gli stessi ragazzotti bulli di prima che provano ancora a prenderlo in giro. La condivisione del gioco, però, delle eroiche gesta e delle entusiasmanti avventure, faranno scoprire a tutti e quattro il valore raro dell’amicizia vera. E in questo viaggio ciascuno prenderà coscienza di sé e della diversità dei propri compagni. Attraverso la condivisione autentica del percorso, ciascuno riuscirà a vedere il valore dell’altro ancor prima del proprio.

«La rappresentazione teatrale – spiega Maccagnano si pone come obiettivo quello di spingere lo spettatore, bambino o adulto che sia, ad immergersi totalmente nella magia della messa in scena, che, con il ritmo incalzante, le musiche e canzoni originali cantate dal vivo, la scenografia in continua trasformazione, lo trascinano con entusiasmo nel gioco, riuscendo a mettere in evidenza alcuni concetti semplici e fondamentali per ogni società civile.

Lo spettacolo è un inno all’integrazione dove il diverso è parte del tutto e per questo necessario. È un invito a guardarsi dentro, a scoprire le proprie peculiarità e ad essere se stessi in mezzo agli altri, parte integrante, dunque, di un microcosmo rappresentato da quella rete di amicizie e affetti indispensabili nel vivere quotidiano».

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