Dodici artisti stanno esponendo le loro opere presso la Mediterranea Art Gallery di Siracusa, nel cuore di Ortigia, in una mostra dall’emblematico titolo: “Fra l’illusorio e la realtà – L’arte dei sentimenti nascosti” che è stata inaugurata sabato 6 ottobre
Dodici artisti stanno esponendo le loro opere presso la Mediterranea Art Gallery di Siracusa, nel cuore di Ortigia, in una mostra dall’emblematico titolo: “Fra l’illusorio e la realtà – L’arte dei sentimenti nascosti” che è stata inaugurata sabato 6 ottobre. L’evento è organizzato e coordinato da Angelo Cottone, presidente di Art Center e Spazio Arte, con la direzione artistica del critico d’arte Raimondo Raimondi.
I dodici artisti, pittori e scultori, affermati a livello nazionale, sono Gianfranco Bevilacqua, pittore e scultore, nelle cui opere si apprezzano la musicalità del movimento e il verticalismo dei corpi verso l’alto, verso l’infinito; Teresa Borgia, catanese, pittrice figurativa, la cui ricerca artistica parte dalla luminosità solare della terra, per cogliere paesaggi e creare composizioni ricche di cromaticità ed armonia; Badò, nome d’arte di Domenico Battaglia, pittore nativo di Catania, scultore, grafico, incisore, attento conoscitore dei monumenti e della storia della propria città. Acquarellista di dichiarata fama aggiunge a questa tecnica la delicatezza del colore e la sapienza del segno nella rappresentazione di antiche architetture; Angelo Cottone, scultore di Adrano, che ha compiuto studi artistici presso l’Istituto statale d’arte di Catania e oggi si divide tra il Piemonte dove risiede e la sua Sicilia, alternando l’attività artistica con quella di organizzatore di importanti eventi culturali; Cetty Formosa, pittrice siracusana che ama la figura femminile rappresentandola nelle sue opere con campiture cariche di colore e variabili fluttuazioni di luce e densità pittorica: le sue tele delicatamente colorate sono dotate di un senso d’antico e di un romanticismo d’altri tempi e sono percorse da forme che assumono un figurale tessuto narrativo; Salvatore Laudani, pittore figurativo di Catania, caratterizzato da una pittura del colore, che nasce dal colore, vibrante o soffuso, ma sempre sentito in punta di pennello come veicolo mediale che assicura il contatto tra l’artista e il suo pubblico; Pippo Ragonesi, incisore e ceramista di Belpasso, nelle cui opere è centrale la ricerca del colore e l’approfondimento dei valori emozionali, che a volte sottintendono la mutevolezza dell’animo umano.
La padronanza del segno e il controllo dei valori cromatici lo portano alla realizzazione di efficaci composizioni, mentre la sua spiritualità lo porta a volte a una interpretazione simbolistica e metafisica; Maurizio Sanfilippo, pittore di Assoro, che rappresenta, con una sapienza tecnica estrema e una sensibilità di matrice impressionista, angoli e scorci di Sicilia, riuscendo miracolosamente a cogliere la luce che penetra nelle antiche pietre, umanizzando lo spazio teatrale delle architetture; Claudia Saraniti, di Cesarò (Messina), pittrice “impressionista” che compie una ricerca continua di mediare tra la massima interiorizzazione possibile e la limpida rappresentazione del soggetto, badando più alla sua intima essenza che all’oggettiva realtà; Rudy Sesti, noto artista siracusano vissuto anche a Roma e prematuramente scomparso. La sua opera pittorica va alla ricerca dell’anima dei soggetti ritratti sulla tela e si basa su forme e cromìe, ambedue elementi unificati dal collante delle sue personalissime emozioni e sensazioni; Vittorio Sodo, pittore che dipinge distaccandosi dalla realtà quel tanto che basta per ottenere un effetto metafisico, quasi rivisitando le cose viste con l’occhio attraverso la magica fantasia del pennello. Propone una pittura basata prevalentemente sul gesto e sul colore, elementi di una ricerca sapiente ed elaborata, in cui il dato pittorico viene filtrato attraverso l’interpretazione dell’artista; Giselle Treccarichi, infine, artista di Cesarò (Messina), pittrice affermata di matrice strettamente realistica e figurativa. Il suo realismo però interpreta, attraverso un simbolismo pittorico profondo, paesaggi mozzafiato che si avvalgono di sfumature di colore affascinanti e sfruttano la sapienza del gesto pittorico dell’artista per ricreare suggestive alternanze di luce.
Durante il periodo della mostra fino al 20 ottobre, con orari di apertura 10-12,30 e 17-20,30, si alterneranno appuntamenti letterari e poetici. Alla cerimonia di inaugurazione del 6 ottobre è intervenuto il maestro Paolo Greco, noto musicista siracusano, con una sua performance “percussion live”.