Servizio civile in AISM bando 2018/2019

CATANIA – Scade il 28 settembre il termine ultimo per candidarsi al progetto di servizio civile “InSieMe: giovani per un mondo libero dalla sclerosi multipla” presso l’Associazione italiana sclerosi multipla. Venti i posti disponibili presso la sezione di Catania

Cattura

“Per l’ammissione alla selezione – si legge nel bando, pubblicato sul sito del Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale – è richiesto il possesso dei seguenti requisiti: cittadinanza italiana, ovvero di uno degli Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra UE purché regolarmente soggiornante in Italia; aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda; non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata”.
Trecentosessantacinque giorni per impegnarsi in progetti che rispondono concretamente ai bisogni delle persone con sclerosi multipla. Il Servizio Civile Nazionale offre la possibilità di essere cittadini attivi e responsabili, di vivere un’esperienza qualificata e qualificante aiutando le persone con sclerosi multipla.
Tale istituto concorre, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari e non violenti, per favorire la realizzazione dei princìpi costituzionali di solidarietà sociale, promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, contribuire alla formazione civica, sociale, culturale, e professionale dei giovani che fanno tale scelta.

IL PROGETTO – Le attività che saranno chiamati a svolgere i volontari selezionati afferiscono al supporto all’autonomia della persona che convive con Sm al proprio domicilio, nel territorio e presso le sedi Aism (accompagnamento nella spesa, per visite mediche, per favorire il raggiungimento del luogo di lavoro, per attività culturali e la partecipazione ad attività/eventi ricreativi e per la partecipazione alla vita associativa). Il volontario dovrà anche offrire supporto e affiancamento nello studio, nell’organizzazione e nell’attuazione di attività mirate a creare occasioni di socializzazione e di integrazione rivolte alle persone con Sm. Inoltre, il volontario è chiamato a promuovere azioni di informazione alle persone con sclerosi multipla e sensibilizzazione a tutta la popolazione sui diritti e sulla non discriminazione, mediante l’organizzazione di convegni informativi.

L’ESPERIENZA – Il servizio civile in Aism cambia la vita: in maniera straordinariamente
normale le persone con sclerosi multipla ti insegnano a guardare la vita da un’altra prospettiva. Valentina dopo un anno di servizio civile afferma: “Un’esperienza che mi porterò dietro per tutta la vita. Ho vissuto flussi di emozioni impossibili da spiegare. Mi sono scoperta, ho scoperto cosa significa sentirsi utile, ho scoperto quanto amore incondizionato si cela dietro un ‘grazie’, ho scoperto un mondo di cui conoscevo solo una millesima parte. Un’opportunità per abbattere le barriere mentali che ci poniamo ogni giorno verso le persone che definiamo ‘diverse’ ma che di diverso poi non hanno nulla. Ho dato 10 e ho ricevuto 100 da tutte le persone che ho conosciuto e che ho supportato anche se, alla fine, mi hanno supportata loro”.
Deborah sostiene: “Scegliere il servizio civile in Aism vuol dire impegno, costanza, determinazione e responsabilità. Per essere parte di un contesto sociale, bisogna impegnarsi affinché si possa garantire la completa inclusione del prossimo.
Un anno è breve, il tempo di prendere coscienza di ciò che sei e vali, ma la sfida più ardua la dovrai affrontare al 366° giorno. Quale? Restando. Restare per l’altro, per te, per tutto ciò che di buono ancora non c’è e che vorresti, per quei sorrisi e quelle emozioni che ti hanno donato e che hai donato”.

a Cognita Design production
Torna in alto