I protagonisti dell’evento “Judas the Guess” al Teatro Greco di Tindari il 24 agosto

Lo spettacolo teatrale “Judas the Guess” che fa parte del programma della Biennale Internazionale di arte sacra delle credenze e religioni dell’umanità, BIAS 2018 intitolata “PORTA | Porta itineri longissima dicitur esse”, organizzato da “WISH | World International Sicilian Heritage

foto EsosTheatre - il teatro degli Esoscheletri (2)

Lo spettacolo teatrale “Judas the Guess” che fa parte del programma della Biennale Internazionale di arte sacra delle credenze e religioni dell’umanità, BIAS 2018 intitolata “PORTA | Porta itineri longissima dicitur esse”, organizzato da “WISH | World International Sicilian Heritage” in collaborazione con Assessorato Beni Culturali e Identità Siciliana, Regione Sicilia, e Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali di Messina, andrà in scena venerdì 24 agosto alle ore 21.00 al Teatro Greco di Tindari. La performance di EsosTheatre – Il Teatro degli Esoscheletri di Sasà Neri, ha il privilegio di avere la partecipazione speciale delle artiste Solveig Cogliani, Chiara Modica Donà delle Rose, Sarita Marchesi, Rosa Mundi e con Marcello Consiglio.   
Per Chiara Modìca Donà dalle Rose “la BIAS,  giunta all’edizione 2018, ha spinto artisti provenienti da più parti del mondo a concorrere, presentando ciascuno con la propria specificità artistica, una riflessione personale sul tema di questo anno: Porta Itineris longissima dicitur esse.  BIAS è stata inaugurata il 14 aprile 2018 a Palermo ed è fiorita in questi mesi in ben 26 siti di particolare bellezza tra la Sicilia, Venezia, il Piemonte, l’Egitto e la Penisola del Sinai, in terra Santa, in Israele Palestina coinvolgendo più di 120 artisti, selezionati tra i partecipanti e altri a chiamata diretta delle istituzioni tra quelli di dichiarata fama, tra scultori, pittori, performers, musicisti, architetti. Questa edizione è stata caratterizzata oltre che dall’incardinarsi nella fiorente Palermo, capitale della cultura, in particolare, per una coincidenza che offre il chiaro polso della situazione e di come questa biennale – basata sulla catalogazione spirituale propria ad ogni artista, in luogo di quella nazionalista – sia stata accolta con grande entusiasmo e trasporto dagli operatori dell’arte, in primis proprio dagli artisti che hanno colto l’occasione di porre in essere una vera e sapiente ricerca laboratoriale. 
Oggi,nella magica cornice del Teatro di Tindari, 25esima sede dei Padiglioni BIAS di questo anno, nell’ambito delle arti performative del Padiglione Abramitico, Esoterico e delle Religioni Perdute, è la volta della spettacolare e collaudata Compagnia Esostheatre di Messina con gli Esoscheletri. La compagnia metterà in scena Judas The Guess utilizzando le istallazioni artistiche di Rosa Mundi che svelano una delle chiavi dell’ultima cena i Gesù Cristo e la sua crocifissione sul Monte Golgota, già esposte per BIAS da più di tre mesi all’interno delle storiche sale del Museo d’arte contemporanea della Regione siciliana, Palazzo Belmonte Riso, nonché nello spettacolare Palazzo Alliata di Villafranca nell’ambito del padiglione  generale BIAS e del padiglione abramitico. Questo incontro tra teatro performante e arte pittorica plastica sarà, infine, suggellato su scena dalla presenza dell’artista Solveig Cogliani e dall’attrice italo-olandese Sarita Marchesi Van Der Meer nella materializzazione di una ideale Maria Maddalena e dall’esordio di due avvocati nei panni dei legali dell’umanità e di Judas, tra cui la sottoscritta e il noto penalista siciliano Avv. Marcello Consiglio. A quest’ultimi verrà dato l’arduo compito di approntare la difesa dei loro assistiti del tutto speciali alla ricerca delle discriminanti e di una sorta di presunzione d’innocenza. Il varcare la soglia della propria coscienza nella notte di tutti i tempi, propria della civiltà cristiana, sarà occasione di riflessione per un fenomeno che si ripete ogni giorno un numero infinito di volte nel mondo dimorando, sempre, nell’inconsapevolezza delle sue conseguenze e potenziali tragici epiloghi. La proiezione immaginaria del proprio agire, del proprio tradire e perpetrarsi nel tempo sarà la chiave di volta di una importante riflessione su una umanità errante che ogni giorno ripete il tradimento della dignità umana per fatue ed immediate ridicole economie, anche questo è porta itineris longissima dicitur esse.
foto chiara donà dalle rose per judas the guess
Tante storie dentro “Judas, the guess. Tanti  talenti EsosTheatre si apprestano infatti a nuove avventure, oltre agli ex allievi Giulio Decembrini (20 anni, Messina) diventato direttore musicale e corale degli Esoscheletri, Chiara Caravella (22 anni, Messina) a sua volta impegnata oltre che in scena anche come vocal coach, Enrica La Rosa, che da settembre, con un cv arricchito da anni al fianco di Neri e da master class importanti, frequenterà la Bernstein School of Musical Theater (BSMT) di Bologna, e Marea Mammano, che dopo un anno ad EuroDisney, comincerà il prossimo mese il corso “full immersion” di cinema dell’Irish Film Academy. Leonardo Mercadante (29 anni, Barcellona Pozzo di Gotto) ha deciso di perfezionarsi in quella che è la sua “prima e finalmente ritrovata passione, la scrittura e lo story-telling”. Il suo primo romanzo, intanto, è in fase di correzione bozze e il suo secondo in fase di stesura. In “Judas” interpreta Pietro.
Nella scorsa primavera, Mercadante aveva visto andare in scena agli ex “Magazzini del Sale” di Messina il suo “Una giornata pesante”, sold out in tutte le repliche, per la regia di Davide Colnaghi, anche protagonista in scena. La loro collaborazione prosegue, e prosegue anche la loro contemporanea presenza negli spettacoli EsosTheatre. Davide Colnaghi (23 anni, Messina) importanti percorsi accademici svolti a Roma al suo attivo, molte volte sul palco con diversi registi, è infatti il protagonista nel ruolo del titolo di “Judas”. Ma è anche alla vigilia di un nuovo impegno nelle due realtà formative che fanno capo a Sasà Neri, la scuola di musical della Compagnia dei Balocchi e il centro di drammaturgia sperimentale che fa capo al Teatro degli Esoscheletri. Alla riapertura dei corsi, infatti, Davide Colnaghi sarà insegnante di dizione e fonetica per un verso, e assistente nell’insegnamento della recitazione per altro verso. In “Judas” Colnaghi ha preso il posto del primo Giuda degli Esoscheletri, Gabriele Casablanca, (20 anni, Messina) con Sasà Neri praticamente da sempre, che questa volta ha deciso di voler vivere lo spettacolo da un altro osservatorio, quello dell’aiuto regia, un’esperienza, dice, “importantissima, forse insostituibile, per qualsiasi attore, perché ti consente di vedere tutto assieme, di cogliere tutti i nessi, di imparare quanto debba essere lucida e blindata la visione del regista, e quanto sia importante che chi va in scena, qualunque sia la parte, anche la più piccola, partecipi con tutto se stesso alla realizzazione della messinscena”. Non è tutto. Subito dopo la performance a Tindari, i tre saranno impegnati insieme in un altro progetto che li vede collaborare. Mercadante ha infatti scritto una pièce intitolata “Il Maestro e Bacchisio”, rilettura dissacrante dell’eterno rapporto tra discepolo e saggio, che debutterà al Dragon Fest al Castello di Milazzo (1° e 2 settembre) per le interpretazioni, appunto, di Colnaghi e Casablanca. Per non farsi mancare niente, infine, Colnaghi ha rielaborato insieme con Mercadante un proprio numero da strada, “Didimante e Gogoaldo”, che presenterà nella nuova versione in chiave medievale fantasy, sempre a Milazzo.
In scena per ‘Judas’ saranno dunque gli oltre 50 performer EsosTheatre, mentre creerà un dipinto dal vivo Solveig Cogliani, pittrice romana di origini siciliane che con gli ‘Esoscheletri’ è stata già protagonista della performance ‘Mc2’ citata nel Libro dell’Anno della Treccani. In scena anche le opere “La chiave dell’ultima Cena, omaggio a Jacopo Robusti detto il Tintoretto” e “La crocifissione, omaggio a Antoon Van Dyck” di Rosa Mundi. La drammaturgia curata da Sasà Neri è inoltre cucita su testi inediti (tra i quali quello di Chiara Modica Donà delle Rose) ma anche su suggestioni tratte da “Il Maestro e Margherita” di Michail Bulgakov, “Gesù figlio dell’uomo” di Kahlil Gibran, “Processo a Gesù” di Diego Fabbri, “La Buona Novella” di Fabrizio De Andrè, Vangeli Apocrifi, “Il Vangelo di Giuda” di Roberto Pazzi, “Non siete stato voi” di Caparezza.
“Sarà una performance che, ancora e sempre più, parlerà il linguaggio universale dell’arte”, dichiara Sasà Neri, ideatore del format ‘Esoscheletri’ e direttore del centro di drammaturgia sperimentale EsosTheatre. “Si mescoleranno in unica rappresentazione, pittura, canto, danza, scultura, poesia, musica, recitazione e tutto accadrà in interazione col pubblico, in un luogo ricco di storia e magia teatrale, al teatro Greco di Tindari. I performer reciteranno in italiano, in inglese, in aramaico, in gaelico e in arabo. Quello che mi aspetto e che sono certo accadrà, è che tutto si uniformi in unica vibrazione, capace di far risuonare quel grande diapason che costruisce l’armonia e l’unione tra tutti i partecipanti, spettatori e artisti”.
Voci soliste saranno gli ‘Esoscheletri’ Alessandra Borgosano, Chiara Caravella, Giacomo Cimino, Davide Colnaghi, Cristina Dainotti, Smeralda De Luca, Chiara Frisone, Aurora Furnari, Giorgio Galipò, Alice Ingegneri, Riccardo Ingegneri, Enrica La Rosa, Marea Mammano, Leonardo Mercadante, Viviana Romano, Simone Siclari, Alberto Zaccaro. La band vedrà Giacomo Cimino e Giulio Decembrini al pianoforte, Riccardo Ingegneri a chitarra elettrica, basso e percussioni, Alberto Zàccaro alla chitarra elettrica, Alessandra Borgosano e Simone Siclari alle percussioni, Davide Colnaghi a flauto traverso, chitarra e percussioni. Tanti i canti che compongono parte integrante dello spettacolo, arrangiati per questa performance: “O Fortuna”  (Carmina Burana), “La Cura” (Franco Battiato), “Halleluja” (Leonard Cohen), “Fields of gold” (Sting), “Maddalena” (Mannarino), “Com’è profondo il mare” (Lucio Dalla), “Dessumiis Luge” (antico canto gaelico), “Nel naufragio” (Fabrizio Pollio), “Ancora qui” (Ennio Morricone), “Hurt” (Johnny Cash), “The sound of silence” (Simon & Garfunkel), “Stand Up” (Hindi Zahra).
Con la partecipazione straordinaria in scena di Marcello Consiglio, Sarita Marchesi e Chiara Modìca Donà dalle Rose, il cast è composto dagli artisti EsosTheatre Gianluca Minissale (Jeshua), Davide Colnaghi (Judas), Alice Ingegneri (Maddalena), Claudia Aragona ed Enrica La Rosa (Maria), Alessandra Borgosano (Cyborrea, madre di Judas), Viviana Romano (Claudia, moglie di Pilato), Marco Blandina (Barabba), Chiara Caravella (La voce del mare), Giacomo Cimino, Damiano Gatto, Giorgio Galipò, Riccardo Ingegneri, Salvo La Spada, Ferdinando Crisafulli, Giuseppe Lo Presti, Leonardo Mercadante, Simone Siclari, Noel Sailor Iai, Leonardo Wanderlingh (gli apostoli), Martina La Rosa (Salomè), Cristina Dainotti (Erodiade), Alice Camardella (Caifa), Federica Sidoti (Ellelh), Smeralda De Luca, Laura Fiorello, Chiara Frisone, Gabriella Giachinta, Marea Mammano, Ninetta Napoli (le vedove). E da Claudia Alibrando (Sogno), Simona Anastasio (Risveglio), Gaia Barilà (Hellel), Arianna Cama (Kaos), Alessandra Caravella (Lilibra), Federica Caravella (Endos), Tina Castriciano (Paranoia), Alessandro Gallo (Alter), Damiano Gatto (Lucrezio un soldato),  Gabriele Giliberto (Giuseppe), Aurora Furnari (La maschera di Maddalena), Lara Intelisano (Pathos), Giovanni La Bella (Erode), Sabrina La Bella (L’impotenza di Cyborea), Silva La Face (Solitudine), Rebecca La Rosa (Arcangelo Gabriele), Roberta Messina (la figliastra), Carol Minutoli (Empatia), Eleonora Mondello (Amors), Giuliana Quinci (Tamar),  Claudia Ruvolo (la figlia), Andreana Scornavacchi (Paura), Giovanni Trifirò (Ego), Alberto Zaccaro (Tiberio).
Arrangiamenti, direzione musicale e direzione corale sono firmati da Giulio Decembrini, vocal coach è Chiara Caravella, aiuto all’allestimento scenografico è Luca Ferracane, le coreografie sono di Claudia Bertuccelli, il service audio-luci è di Danilo Auditore. Aiuto regia è Gabriele Casablanca, che è stato protagonista nel ruolo del titolo per “Giuda, la cena” di EsosTheatre. Regia e drammaturgia sono di Sasà Neri.
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