“L’Affido – Una storia di violenza” dal 21 giugno al cinema

“L’Affido – Una storia di violenza” diretto da Xavier Legrand ha vinto il Leone d’Argento – Premio speciale per la regia e il Leone del futuro – Premio opera prima “Luigi De Laurentiis” alla 74ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia

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Il film  “L’affido, una storia di violenza”, ha vinto il LEONE d’ARGENTO per la Miglior Regia e LEONE DEL FUTURO Luigi De Laurentiis a Venezia 2017.

La regia di Xavier Legrand (II), un film con Denis Ménochet, Léa Drucker, Thomas Gioria, Mathilde Auneveux, Mathieu Saikaly. Genere Drammatico dalla durata di  90 minuti. Uscirà al cinema giovedì 21 giugno 2018 distribuito da Nomad Film e P.F.A. Films.

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Miriam e Antoine Besson si sono separati malamente. Davanti al giudice discutono l’affidamento di Julien, il figlio undicenne deciso a restare con la madre. Ma Antoine, aggressivo e complessato, vuole partecipare alla vita del ragazzo. Ad ogni costo. Il desiderio, accordato dal giudice, diventa fonte di ansia per Julien, costretto a passare i fine settimana col genitore. Genitore che contesta col silenzio e combatte con determinazione. Julien vorrebbe soltanto proteggere la madre dalla violenza fisica e psicologia che l’ex coniuge le infligge. Invano, perché l’ossessione di Antoine è più forte di tutto e volge in furia cieca.

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Quattro anni dopo Avant que de tout perdre, storia di una violenza coniugale che rivela compiutamente il talento del regista, Xavier Legrand rimette mano al suo corto, lo sviluppa e gli dona il respiro di un thriller sociale.

Lèa Drucker è di nuovo la moglie di un uomo violento e invasato che ha deciso di renderle la vita un inferno. Ma questa volta Legrand registra ad altezza di bambino, scoprendo progressivamente la miseria del vuoto intorno a lui. Vuoto di sensibilità, di intelligenza, di amore che gli soffoca il domani, la possibilità di respirare e crescere. Julien diventa il testimone sensibile e tenace di un matrimonio terminale che si contende la sua felicità. Alla maniera del suo corto, pluripremiato al festival di Clermont-Ferrand nel 2013, L’affido affronta senza compiacenza l’abuso domestico e i comportamenti coercitivi esercitati da un padre (e un marito) per controllare emotivamente il nucleo familiare da cui è stato estromesso. Agito nella verde Borgogna, il film, mai apertamente violento, monta minuto dopo minuto attorno al corpo minuto di Julien e a quello patito della sua mamma, determinata a proteggere la sua famiglia e l’intimità negata.

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