Cacao Mental in concerto – Dj set Aüra

Parola d’ordine “contaminazione”, tra cumbia e vibrazioni spiritual house Dum Dum Republic: «La nostra spiaggia libera da plastica. Continua la campagna “Non chiedere la cannuccia”»

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PAESTUM (Salerno). Un mix esplosivo fra elettronica e sonorità afroperuviane, ritmi latinoamericani e psichedelia, ovvero CUMBIA! E a seguire vibrazioni spiritual house. Parola d’ordine al Dum Dum Republic, domenica 29 aprile dalle ore 16, è “contaminazione” con il live travolgente dei Cacao Mental e il dj set di Aüra.

 “La musica di Cacao Mental è un sentiero tracciato dal ritmo ancestrale della cumbia e delimitato da un linguaggio sonoro elettronico e moderno: un sincretismo per riconciliare il tribale e primitivo con il rumore del mondo metropolitano – racconta la band – Cosi come la realtà può essere interpretata come un sogno, la nostra sonorità è una lente per sfocare il reale, un’agnizione per vedere la giungla guardando la città: giungla che è ancora dentro l’uomo occidentale, sepolta sotto la complessità artefatta del mondo civilizzato”.

Cacao Mental nasce nel 2014 dall’incontro tra il cantante Kit Ramos (peruviano) e il produttore e polistrumentista Stefano Iascone (milanese – tra le sue collaborazioni Roy Paci & Aretuska, Figli Di Madre Ignota, Shandon), che iniziano a combinare atmosfere acustiche ed elettroniche scrivendo canzoni sui ritmi della cumbia, ritmo e genere musicale ballabile che dalla Colombia si è diffuso in quasi tutti i paesi dell’America Latina (Perù, Messico, Argentina). Dopo un lungo lavoro di esplorazione e ricerca verso un sound identitario, al progetto si è aggiunto stabilmente il chitarrista milanese Marco Pampaluna, e quasi contestualmente nel 2017 la band ha cominciato a portare dal vivo la miscela efficace di strumenti elettrici, acustici ed elettronici.

“La voce di Kit Ramos è selvaggia come un guanto di velluto indossato sul pugno di ferro dei ritmi incalzanti del tessuto ritmico costruito da Stefano Iascone, dub-master e deus-ex-machina delle sequenze sonore, sopra i quali i temi della sua tromba, insieme alle chitarre lisergiche di Marco Pampaluna – sottolinea ancora la band – Un suono che è animismo tecnologico, che fa riferimento a stati di alterazione di coscienza, come “Ayahuasca Sublime”, ispirata alla pianta usata come psicotropo sacrale, o visioni che abbracciano la cumbia tradizionale in riletture elettro, come il classico “El Pescador”. “Tingo Maria” dedicata alla città natale di Kit Ramos, città di contatto reale fra rumore umano e foresta vergine, luogo magico le cui leggende costituiscono il materiale grezzo dei testi visionari della nostra prima strana creatura”.

“Mercante”, il brano pubblicato lo scorso ottobre, scritto in collaborazione con la band peruviana “La Inedita”, preannuncia l’uscita dell’album dal titolo “Para Extrañas Criaturas”, sintesi della ricetta sonora e compositiva che dalla cumbia si sviluppa verso la psichedelia.

Al calare del sole, a fare da contrappunto ai Cacao Mental il performing act di Aüra, in un set house raffinato e ricercato, costruito per il pubblico del Dum Dum Republic, dalla techouse alla tribal house alla musica minimale. Dj e producer,  negli ultimi anni Aüra si è imposta come rivelazione del panorama del clubbing napoletano, resident dello Switch Party. Ha raccolto consensi con il suo primo singolo, “Goodnight Moon” su etichetta SwitchLab Italia: un vero e proprio gioiello del genere deep house, arricchito dal groove inebriante della dj.

PRIMO MAGGIO. Uno straordinario appuntamento che vede consolidarsi il connubio tra Dum Dum Republic e Ariano Folk Festival. Protagonista del concerto al tramonto i Rumba De Bodas, tra latin, ska e swing. Un live ad altissimo coinvolgimento, un mix frenetico di funk, soul e musica latina che viaggia dalla disco music allo ska ad una velocità e con una carica travolgenti.

LA CAMPAGNA ECOSOSTENIBILE DEL DUM DUM: Milions of hearts for one Earth!

Da alcune settimane, in occasione dell’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra, un evento che coinvolge il mondo intero e che induce a riflettere sulla disastrosa situazione ambientale del nostro pianeta, di cui tutti noi siamo responsabili, consapevoli o meno, il Dum Dum Republic ha lanciato la sfida “Non chiedere la cannuccia”, che si aggiunge alla visione green che dalla fondazione anima la filosofia del beach club: «Riesce difficile affermare che il nostro stile di vita “usa e getta” non è più sostenibile, che la terra che ci ospita per il breve passaggio della nostra vita non può reggere la follia di un sistema di produzione, volto solo alla ricerca del profitto, incurante dei danni irreversibili all’ambiente, ma tutti siamo chiamati in causa, attraverso i comportamenti quotidiani a ridurre il peso  dei rifiuti, ad avere cura del nostro habitat. Nell’occasione lanciamo la nostra sfida: non chiedere la cannuccia! Per quanto essa sia diventata un oggetto del nostro immaginario all’apparenza innocuo, la cannuccia, nella sua tragica inutilità, rappresenta per l’ecosistema una sciagura mostruosa, responsabile dell’inquinamento delle spiagge, dei mari e della strage di  specie animali. Aiutaci: siamo milioni di cuori su una sola terra, e non abbiamo un Pianeta di riserva, o forse un giorno sarà possibile, imbarcarci su navicelle spaziali verso Marte, ma sarà un triste esodo per i terrestri. Dubito che  troveremo alberi di ciliegie rosse come labbra da baciare, a  dirci che l’estate è ritornata».

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