Ma Musica Arte, sesto appuntamento di #BoileRock

La serata inizia con il live dei Kunsertu, la storica formazione siciliana di world music. Seguono dj set indie, alternative e nu rock di Renato/g.lo, Antonio Vetrano e Chris Martens

Kunsertu

Sabato 28 aprile al MA, il club di via Vela a Catania, da 13 anni palcoscenico privilegiato per la musica e per la variegate arti dell’intrattenimento, sesto e ultimo appuntamento di stagione di #BoileRock, il progetto rock targato MA, dj set e live che si alternano in un contenitore globale di suoni che guarda alle nuove tendenze musicali rafforzando l’identità alternative-rock di Catania. La puntata n° 6 di #BoileRock ospita i Kunsertu, la storica formazione di world music Made in Sicily tornata da un paio di anni in piena attività.
I Kunsertu sono di nuovo in pista per riprendere le fila di un discorso musicale che, nato alla fine degli Anni 70 e interrotto per un ventennio dal 1995 al 2016, ha continuato a risuonare nella passione e nell’affetto di migliaia di fan che non hanno mai perso la speranza di rivederli e risentirli dal vivo e in disco. Nel 1995, dopo 4 dischi, 2 singoli e tournée in tutto il mondo, si interruppe l’attività del gruppo per innumerevoli ragioni storiche, umane, artistiche e contrattuali. Le varie anime presero così differenti percorsi artistici e personali. Nascevano progetti di respiro internazionale come Dounia (con Faisal Taher) e Nemas Project (con Maurizio Nello Mastroeni, Giacomo Farina, Roberto De Domenico, Egidio La Gioia), ma un filo invisibile li teneva vicini alla casa comune dei Kunsertu. Anzi, l’esperienza maturata rafforzava il loro legame artistico, umano e di stima reciproca. Due anni fa il gruppo si è rimesso in piedi e sono tornati al disco con l’album “1984-2016”, una raccolta dei più grandi successi più tre inediti, il modo migliore per ridare voce e forza ad un progetto musicale ed umano in cui confluisce l’eredità di un passato pregnante dal punto di vista politico, sociale e culturale, che è la cifra stilistica dei Kunsertu, sensibili e attenti a quanto accade in quel tormentato e vulcanico crocevia geografico che è il Mediterraneo.
La formazione attuale comprende gli storici componenti Maurizio “Nello” Mastroeni autore e chitarrista, Giacomo Farina percussioni, Roberto De Domenico percussioni, il palestinese Faisal Taher cantante da 30 anni naturalizzato catanese, Egidio La Gioia cantante ed inoltre Fabio Sodano fiati etnici e Tanino Lazzaro tastiere e fisarmonica, con la partecipazione di Pino Garufi basso elettrico e Stefano Sgrò batteria. Non è un caso se lo storico cantante arabo è nel gruppo, perché con Faisal Taher si continua a parlare della bruciante ferita della Palestina e del fenomeno immigrazione. Non è un caso se l’autore di quasi tutti i brani dei Kunsertu, Maurizio “Nello” Mastroeni, è chiamato con la sua sensibilità artistica a raccontarci della Turchia e dell’Africa, esperienze che in prima persona gli hanno permesso di creare brani di struggente bellezza. Non è un caso se Giacomo Farina, fondatore, artista, manager e direttore artistico del gruppo mette a disposizione un’esperienza lunga decenni per continuare la testimonianza sui problemi legati alla mafia, alla corruzione, alla malapolitica. Ed un disco nuovo è pronto all’orizzonte dove al centro ci sarà sempre il mediterraneo, «il cui ruolo fondamentale per l’accoglienza e l’integrazione de popoli continuiamo a sostenere e rivendicare» come sottolinea Giacomo Farina.
Kunsertu ormai è sinonimo di miscela di suoni antichi e moderni che canta in dialetto siciliano, in spagnolo, in arabo, ma parla tutte le lingue del mondo. Un ponte musicale che ha avuto origine a Messina nel lontano 1979, che poi ha trovato nuove energie a Catania a metà degli Anni 80. Il primo album della formazione siciliana è l’omonimo “Kunsertu” del 1984 (K Production), che contiene una versione più folk della loro hit più rappresentativa “Mokarta”. Nel 1986 vincono il Festival internazionale Cinema giovani 1986 di Torino con il videoclip “Sabra e Chatila”. Dopo il 12″ Jazirah (K Production, 1988), i Kunsertu raggiungeranno un notevole successo a livello nazionale con il secondo album, “Shams”, pubblicato nel 1989 dalla New Tone Records, che rappresenta il primo album di world music Made in Sicily. Alla voce siciliana si aggiunge quella araba del cantante palestinese Faisal Taher, allora appena giunto in Sicilia per studiare. Maurizio “Nello” Mastroeni è autore della musica e dei testi, che affrontano spesso tematiche legate all’attualità, dalle stragi nei campi profughi palestinesi al dramma dell’immigrazione; che non disdegnano intermezzi più romantici come la hit “Mokarta”, rifatta nel secondo disco “Shams” e diventata cavallo di battaglia nel repertorio della band. Dopo la pubblicazione del loro terzo lavoro (Fannan, 1994), il sodalizio, l’anno dopo si è sciolto. Nel 2016 il ritorno con l’album “1984-2016”. Il live dei Kunsertu oltre a riproporre altri brani storici come “Dumà”, “Ghandura”, “Tirichitolla”, “Zambra”, “Stocca”, presenta nuove composizioni di matrice balcanica e afro come “Snow in Istanbul”, “Esta noche”,  “Menzamà” ecc… Ed inoltre , ricordando le proprie radici, trovano spazio anche brani dal sapore antico come la tarantella e la pizzica se pur con connotazioni e sonorità moderne.
Dopo il concerto in consolle ai controlli, come consueto, tre mostri sacri del clubbing rock: Renato/g.lo dallo stile originale e eclettico, reduce da 6 stagioni di Diskopartyzani, componente della crew Trinacria Beat Box, ultimamente dj a Rock The Targia, al Cous Cous Fest e a supporto di manifestazioni e artisti nazionali e internazionali; Antonio Vetrano dalla storica militanza rock, pure lui protagonista di Diskopartyzani e Trinacria Beat Box, fa parte del progetto Rumori Sound System e si divide tra svariate esperienze artistiche musicali e radiofoniche; e Chris Martens musicista rock con set di ricerca tra dream pop, indie e alternative rock.

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