Ambientata in un futuro distopico a noi prossimo, la graphic novel racconta la lotta per la sopravvivenza di un’umanità costretta alla migrazione perpetua
“Di questo lavoro d’esordio colpisce innanzitutto il talento narrativo di Emanuele Giacopetti nel costruire una storia drammaticamente attuale ma proiettata in un futuro distopico apparentemente post-apocalittico, e di farlo attraverso il costante parallelo tra un’umanità allo sbando in lotta per la sopravvivenza e le numerose specie animali descritte nel racconto, in un corto circuito che invertendo i canoni dell’antropocentrismo mette in risalto la miseria, la fragilità e l’abbrutimento dell’essere umano degradato e sconfitto dai propri simili, rispetto all’istintiva intelligenza e alla dignità delle altre specie animali”.
La colonna è la forma che le società prendono quando collassano, è la ritirata con la casa alle spalle. La consolazione del gregge nella libertà micidiale del regno animale.
Ambientata in un futuro distopico a noi prossimo, la graphic novel racconta la lotta per la sopravvivenza di un’umanità costretta alla migrazione perpetua. Crollata la civiltà come la conosciamo, un individuo si unisce alla colonna in cammino e guida il lettore tra le macerie, in un mondo in cui il confine tra ferinità e umanità non è più nettamente afferrabile. L’istinto naturale alla migrazione conserva il suo valore, ed è l’unica possibile strategia di sopravvivenza. L’autore mette in scena – in questa sua opera prima – una vicenda di incontro che ha esito in una tragica solitudine, per suggerirci che l’opportunità di stringere legami di solidarietà non deve essere sprecata e che l’unica resistenza possibile si fonda sulla fiducia e la condivisione.
Il futuro costruito da Giacopetti getta le sue radici con forza e immediatezza nella realtà dei flussi migratori di oggi, che si scontrano con le scelte di chiusura compiute dai governi su scala globale. La logica della “fortezza”, con l’innalzamento di muri a protezione dei privilegi di una parte di mondo, nel libro trova compimento in un panorama di guerra e devastazione che vede una vasta marea umana costretta a una marcia senza fine.
Con un tratto che deve molto a Gipi e Milazzo, l’autore disegna una storia allo stesso tempo ricca di rimandi e suggestioni ma carica di un ritmo narrativo essenziale, in un racconto dal temperamento londoniano e dalle atmosfere che ricordano Mad Max.
La potenza del disegno di Giacopetti è quella di creare un linguaggio autentico e originale, di coltivare un immaginario estetico fatto di animali, paesaggi urbani decadenti e atmosfere sospese, combinato dalla cura per il dettaglio grafico e stilistico. Queste caratteristiche rendono ogni tavola un’esplosione radiosa di mondi diversi che si intersecano e si sovrappongono per poi srotolarsi in una storia da leggere tutta d’un fiato.
Graphic News con cui ha pubblicato La bolla di Ventimiglia, Il cammello che sputò sul Terzo Reich, Ritorno al futuro e, nel 2016, Do you remember Balkan Route?. Ha partecipato al volume Gnam! (Bcomics) e ha collaborato con la Radiotelevisione svizzera (RSI) per le animazioni del programma “Segni dei tempi”. Lavora come disegnatore, illustratore e spazzino a Genova. Questo è il suo primo libro.