Truffa dello specchietto. Denunciato un pluripregiudicato

La polizia ha denunciato per truffa aggravata e possesso di strumenti atti allo scasso un 43enne pluripregiudicato, il quale servendosi di un minore di 13 anni si è reso responsabile della truffa dello specchietto ai danni di un automobilista. 

Foto per comunicato del 27.02.2018

La polizia ha denunciato per truffa aggravata e possesso di strumenti atti allo scasso un 43enne pluripregiudicato, il quale servendosi di un minore di 13 anni si è reso responsabile della truffa dello specchietto ai danni di un automobilista. L’automobilista che stava per subire la truffa dello specchietto da parte di due individui, uno dei quali minorenne ha chiamato le forze dell’ordine fornendo dettagliate descrizioni dei soggetti e della loro autovettura, riferendo che, mentre transitava a bordo della sua macchina in via Coviello, udiva un forte botto e dopo alcune centinaia di metri veniva affiancato da un’altra macchina, i cui occupanti lo invitavano ad arrestare la marcia in quanto a loro dire aveva colpito e danneggiato il loro specchietto retrovisore. Il richiedente riferiva altresì che i due truffatori gli mostravano uno specchietto retrovisore rotto e gli chiedevano di pagare sul posto il danno, richiedendo dapprima la somma di 137 euro e, date le perplessità della vittima, successivamente la somma di 50 euro.
Avendo compreso che potesse trattarsi di una truffa, l’uomo aveva tergiversato sul pagamento, invitando i due soggetti a vedersi in un momento successivo e scambiando con essi i numeri di telefono.

Foto 2 per comunicato del 27.02.2018

Gli operatori giunti sul posto individuavano e bloccavano proprio i soggetti indicati dalla telefonata dell’uomo. Si tratta di un pluripregiudicato di Adrano, peraltro sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali, e un ragazzino di 13 anni. Effettuata la perquisizione della macchina a bordo della quale viaggiavano i due malviventi, gli operatori rinvenivano uno specchietto retrovisore danneggiato e alcuni arnesi atti allo scasso. Il minore, che dichiarava di non frequentare più la scuola dalla quarta elementare, veniva riaffidato ai genitori e segnalato per quanto accaduto al Tribunale dei minori.

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