Asp Catania: corso per smettere di fumare

Aperte le iscrizioni al “Corso per smettere di fumare”. L’iniziativa dell’UO Educazione e promozione della salute, diretta dal dott. Salvatore Cacciola, si colloca nell’ambito del Progetto “SIN Biancavilla – azione educazione alla salute”.

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Aperte le iscrizioni al “Corso per smettere di fumare”. L’iniziativa dell’UO Educazione e promozione della salute, diretta dal dott. Salvatore Cacciola, si colloca nell’ambito del Progetto “SIN Biancavilla – azione educazione alla salute”.

Il corso, rivolto a soggetti fumatori con intenzione di smettere di fumare, si svolgerà presso l’ICS “Bruno”. L’iscrizione è gratuita.

Il primo appuntamento in calendario è per il 7 febbraio p.v. L’attività è pomeridiana – dalle 16.00 alle 17.30 – e si svolge in cinque incontri, nelle date di seguito indicate:

  • mercoledì 7 febbraio
  • giovedì 8 febbraio
  • venerdì 9 febbraio
  • martedì 13 febbraio
  • mercoledì 20 febbraio.

È previsto un numero massimo di 25 iscritti. Si consiglia abbigliamento comodo.

Per iscriversi occorre presentare la propria istanza per e-mail, entro il 31 gennaio, all’indirizzo educazionesalute@aspct.it.

Le malattie respiratorie (dalla bronchite, all’enfisema, al tumore polmonare) e cardiocircolatorie (infarto miocardico, ictus) sono strettamente correlate alla dipendenza dal tabacco.

I danni provocati dal fumo si evidenziano anche dopo un lungo periodo (20-30 anni). Può accadere, pertanto, normale che una persona possa fumare per tanti anni senza avvertire alcun problema, per poi scoprirsi ammalata. È dimostrato, inoltre, che anche i fumatori da lungo tempo beneficiano dalla sospensione dal fumo, anche se tardiva.

Indipendentemente da quando e quanto si fumi, smettere di fumare allunga la speranza di vita e riduce l’insorgenza di malattie: migliorano il controllo della pressione arteriosa e la capacità respiratoria; la frequenza del battito cardiaco diminuisce e ritorna ai livelli precedenti; senza monossido di carbonio i tessuti ricevono più ossigeno; il rischio di avere un infarto cardiaco si riduce del 50% dopo un anno; il rischio di avere un ictus cerebrale regredisce in 5-10 anni.

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