Lo spettacolo teatrale “Tinta nera” al Teatrino di Palermo

Sabato 13 e domenica 14, ore 21, va in scena “Tinta  nera” al Teatrino di Palermo, il più piccolo Teatro della città.

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Di fronte ai cantieri culturali della Zisa ci si imbatte in un luogo unico “quasi magico”; il più piccolo teatro della città di Palermo e, forse, non soltanto. Due giovani si sono avvicinati al teatro palermitano, invece, di stare  tutto il giorno  come la maggior parte dei loro coetanei  con le mani in mano o  impelagati nel “vortice della droga” o intenti a giocare ai video game, con gli smartphone o ancora avvicinarsi al gioco d’azzardo, piega  sociale  che  fa   poco sperare in un degno futuro per questi giovani,  Domenico Ciaramitaro e Alessandro Lenzi sono controcorrente.

Hanno voluto fare “sorgere” un piccolo teatro a Palermo, una sfida  per tutti colore che  si sono avvicinati al teatro e hanno potuto  riconoscere che  Palermo non è soltanto una città dove molti sono disoccupati, disperati e soli ma anche una città del fare onesto, della cultura, della pace.

Raccontate ai lettori la vostra esperienza culturale e la vostra storia. Come mai avete pensato di realizzare questo spazio teatrale, questo luogo di incontro culturale  a  Palermo?

“Ci chiamiamo Domenico Ciaramitaro e Alessandro Lenzi , ci siamo diplomati attori presso la scuola delle arti e dei mestieri del Teatro Biondo di Palermo nell’agosto del 2017.

L’esperienza del teatrino di via Paolo Gili 11,  nasce a conclusione del triennio di formazione con l’intento di dare vita ad un luogo di studio, di esplorazione degli strumenti espressivi del mestiere dell’attore oltre che luogo di incontro con il pubblico, in cui potesse  realizzarsi uno scambio ravvicinato e sincero.

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Il 13 e il 14 gennaio alle ore 21 saremo in scena al teatrino con “Tinta terra” primo atto della trilogia dell’infanzia composta anche da “Nicola” (in replica il 20 gennaio alle 21 presso l’associazione Spazioscena a Castelbuono)  e “Diraman”, ancora in via di definizione.

Abbiamo debuttato la sera del 4 agosto e in origine pensavamo di poter replicare una o due volte e invece la risposta è stata sorprendente, “Tinta terra” si avvia alla 40esima replica e Nicola segue a ruota.

Nel corso dei primi mesi di questa esperienza abbiamo avuto l’opportunità di incontrare un pubblico variegato, di ogni età, tra cui anche allievi di alcune scuole medie e licei palermitani e a conclusione delle repliche è nata spesso l’occasione di un proficuo dibattito tra noi e il pubblico. Il pubblico più giovane ormai sempre meno avvezzo ad una comunicazione teatrale viva, si è rivelato molto attento al nostro linguaggio e ai temi trattati, cos’è l’infanzia? Quando s’interrompe? Cosa riusciamo a ricordare e quanto siamo rimasti fedeli ai bimbi che eravamo? Oggi sempre più spesso è necessario fuggire la noia, l’insoddisfazione verso se stessi e la propria vita, prigionieri dell’esigenza di affermarsi a tutti i costi e a discapito di chiunque.

Forse sarebbe necessario rallentare, è piuttosto che affermarsi fermarsi, e tornare a respirare e a godere della vita in quanto tale. Il teatrino è stato e continua ad essere per noi un luogo in cui possiamo esplorare i modi di scrivere il teatro e di metterlo in scena, l espressività del corpo e della voce e  le potenzialità ritmiche della musica. E ciò che più ci è a cuore è che tutto ciò viene fatto giorno per giorno con cura, senza fretta e lontani da qualsiasi pressante logica di produzione.

In conclusione per noi il teatro costituisce anche una strada per ottenere la calma, la libertà e l’incontro diretto, in un periodo storico che ci propone sempre una comunicazione mediata e falsata da mezzi, la cui utilità è comunque innegabile, quali la telefonia, il mezzo internet e l’accesso assolutamente indiscriminato a qualunque tipo di contenuto!”.

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