Eccellenza: perde ancora la Catania S.Pio X

Si chiude con una sconfitta il girone d’andata dei rinnovatissimi biancorossi che stazionano al centro della classifica, nono posto, del girone b di Eccellenza con 17 punti con 4 di margine sulla zona a rischio

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Giarre-Catania S.Pio X 3-0. Si chiude con una sconfitta il girone d’andata dei rinnovatissimi biancorossi che stazionano al centro della classifica, nono posto, del girone b di Eccellenza con 17 punti con 4 di margine sulla zona a rischio.

A rompere un primo tempo nettamente equilibrato, nel quale la S.Pio X va vicino al gol con capitan Garufi e con Cannone che colpisce la parte esterna dell’incrocio dei pali, l’ex Mattia Leotta che, lanciato sul filo del fuorigioco, trova un corridoio libero a destra e batte a tu per tu Romano. Vibranti le proteste dei catanesi nella circostanza per la decisione del secondo assistente Ciampa di Caltanissetta di ritenere in gioco l’autore del gol.

Nella ripresa il Giarre, dopo due occasioni da rete, raddoppia con un altro ex (lo scorso anno Pedara S.Pio X), Giovanni Caputa. Con le ultime energie i biancorossi di Saro De Cento si proiettano in avanti nel tentativo di accorciare il distacco ma, a qualche minuto da un miracolo di Romano che salva sulla linea una conclusione a botta sicura di Compagno, Messina mette la parola fine alla partita alla gara.

In avanti, al fianco di Abate, prima presenza per il nuovo innesto Luca Reina, classe ’99, ex Biancavilla (in foto). In uscita, invece, Vincenzo Tornatore, difensore, la cui avventura nella S.Pio X è durata poco più di 10 giorni. Esordio per Giuseppe Spitaleri a centrocampo nella ripresa.

Sconfitta pesante che punisce oltre i propri demeriti i biancorossi. Ad Adrano, il 7 gennaio, giro di boa del campionato e match-point salvezza.

“Un errore arbitrale ha innervosito la squadra per tutta la ripresa, con la voglia di fare qualcosa di positivo ma senza frutti sperati – commenta a caldo il tecnico De Cento – . E’ vero comunque che noi dobbiamo trovare la giusta forma, per cui non andiamo oltre l’ora di gioco ottimale, sono certo che col lavoro troveremo più brillantezza. Giarre era il primo vero banco di prova per tutti i nuovi”.

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