Grande successo al Teatro Sangiorgi per il Premio Danzuso

Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco sul palco del Teatro Sangiorgi nel corso della XVI edizione del Premio intitolato al critico teatrale, mostrato per alcuni intensi momenti in un’intervista del 1985, messa a disposizione dal musicologo Domenico De Meo.

foto finale

“Intendo onorare il debito che la città ha nei confronti di Domenico Danzuso proponendo di intitolargli una strada o una piazza”.

Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco sul palco del Teatro Sangiorgi nel corso della XVI edizione del Premio intitolato al critico teatrale, mostrato per alcuni intensi momenti in un’intervista del 1985, messa a disposizione dal musicologo Domenico De Meo.

Bianco ha annunciato la decisione dopo aver consegnato il riconoscimento alla Carriera a Nino Lombardo, straordinario musicista che, a 84 anni, e con 65 di carriera, ha ricevuto una standing ovation dopo la sua esibizione al pianoforte. La premiazione di Lombardo è venuta dopo i ringraziamenti ai dodici enti promotori da parte di Giuseppe Lazzaro Danzuso e Filippo Donzuso, in rappresentanza della famiglia, e dopo che Marina Cosentino, impeccabile come sempre nella conduzione, aveva dato il via a una serata densa di emozioni, scandita dagli interventi del Cuarteto de Guitarras dell’Istituto superiore di studi musicali Vincenzo Bellini, guidato dal docente Agatino Scuderi, concertista di rango.

Dopo Lombardo, il nuovo, raffinato premio – creato da Gianni Latino, direttore del Corso di Grafica dell’Accademia di Belle Arti, e realizzato dallo scultore Luigi Portale, docente nella stessa Accademia – è andato poi, per la Critica, a Italo Moscati, “figura di intellettuale a tutto tondo che dà lustro all’Italia” che ha dedicato la vita all’arte, al sapere, alla bellezza. Il riconoscimento, introdotto da un filmato sulla sua carriera, gli è stato consegnato da Mario Ciancio Sanfilippo, direttore del quotidiano “La Sicilia” del quale Danzuso fu critico drammatico per oltre mezzo secolo.

Laganà Polizzi Danzuso

Un altro direttore, quello del Quotidiano di Sicilia Carlo Alberto Tregua, ha poi premiato lo scenografo emergente Antonino Viola, che nel 2015 ha vinto il Claudio Abbado. Come ogni anno, poi, il Lions Club Catania Host, rappresentato dal past presidente Giuseppe Fichera, alla presenza del direttore dell’Accademia di Belle Arti Virgilio Piccari, ha consegnato una borsa di studio a un’allieva meritevole della struttura d’eccellenza: Annamaria Vernagalli del corso di fotografia triennale. Un caloroso tributo da parte del pubblico ha poi salutato la consegna del premio alla Carriera a Roberto Laganà Manoli, “raffinato regista e sontuoso scenografo” che ha riscosso successi nei teatri lirici e di prosa di tutto il mondo. Un autentico monumento del Teatro catanese che ha ricevuto il riconoscimento da Lina Polizzi, moglie di Domenico Danzuso e madrina del premio.

Altre emozioni per la consegna del Premio Danzuso 2017 per la Prosa a Barbara Giordano “per la versatilità, la forza e la passione” che mette nel suo lavoro, lei che è bisnipote di circensi, nipote di una ballerina ma soprattutto figlia dell’indimenticabile Mariella Lo Giudice. Barbara, che ha commosso il pubblico leggendo la “Lettera a una madre” di Quasimodo, ha ritirato il premio dalla vicepresidente del Teatro Stabile di Catania Lina Scalisi.

Applausi calorosi anche per la poetica Piccola scuola di giocoleria e Circo sociale di Gammazita, Premio Danzuso per l’innovazione nello Spettacolo. La scuola è nata quattro anni fa per strada, all’ombra del Castello Ursino, quando l’Associazione guidata da Manola Micalizzi cominciava a organizzare il festival Ursino Buskers, invitando a Catania artisti di strada da tutto il mondo. A consegnare il riconoscimento è stato Virgilio Piccari.

Grande divertimento, poi, per la performance di Gino Astorina, Premio Danzuso 2017 per lo spettacolo, che ha confermato “la leggerezza con cui ha saputo disegnare la Catanesità in intrattenimenti teatrali e di cabaret ma anche nel cinema, finendo con il diventare uno dei personaggi dello spettacolo più amati nella città etnea e non solo”. A consegnargli il riconoscimento Mariasilvia Monterosso Vasquez, presidente del Soroptimist.

Lombardo Bianco

Un video (realizzato come gli altri da Andrea Bruno del Teatro Stabile di Catania) ha svelato il terzo premiato alla Carriera, il tenore Fabio Armiliato, mostrando un frammento della sua partecipazione al film di Woody Allen “To Time with Rome”. Armiliato, impegnato nella “Vedova allegra” al Bellini, ha ricevuto il riconoscimento dalla vicepresidente del Teatro Bellini Maria Rosa De Luca, “per le straordinarie doti canore ed espressive che ne fanno un interprete vocale e scenico di prima grandezza, ai vertici del panorama internazionale”. Il tenore, accompagnato da Gaetano Costa, pianista del Teatro Bellini, ha conquistato la platea con un’aria di Francesco Paolo Toschi, “L’ultima canzone”.

Moscati Ciancio

Alla fine applausi scroscianti hanno salutato il ritorno sul palco di tutti i premiati, selezionati da una giuria presieduta da Maurizio Scaparro e di cui fa parte il critico Andrea Bisicchia.

A organizzare, con il coordinamento di Vittoria Napoli, la XVI edizione del Premio Danzuso sono stati Accademia di Belle Arti, Assostampa Sicilia, Fondazione Domenico Sanfilippo, Fondazione Marilù Tregua, Istituto superiore di studi musicali Vincenzo Bellini, Istituto siciliano di Storia dello spettacolo, Lions Catania Host, Scam, Soroptimist, Teatro Massimo Bellini, Teatro Brancati e Teatro Stabile con gli sponsor tecnici: Vision Sicily, Asmundo di Gisira art market living boutique e Mario Russo abbigliamento donna Acireale.

Armiliato De Luca

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