Appassionante conferenza sulla Sindone al Convitto Cutelli di Catania

La Sindone, questo lenzuolo misterioso in lini pregiati, che la tradizione vuole abbia avvolto il corpo di Gesù Cristo, è stata oggetto di una interessantissima conferenza tenutasi nell’aula magna del Convitto Cutelli di Catania, scenario settecentesco, la mattina del 2 dicembre.

IMG_20171202_094127

La Sindone, questo lenzuolo misterioso in lini pregiati, che la tradizione vuole abbia avvolto il corpo di Gesù Cristo, è stata oggetto di una interessantissima conferenza tenutasi nell’aula magna del Convitto Cutelli di Catania, scenario settecentesco, la mattina del 2 dicembre.  Per l’occasione una riproduzione fotografica in grandezza naturale del celebre tessuto, è stata esposta in loco. Organizzata dalla Associazione Cavalieri della Repubblica, dalla Federazione Maestri del Lavoro con lo studio legale associato Di Paola, supportata da diversi enti e sodalizi che hanno voluto dare il proprio logo per la riuscita splendida dell’evento (tra questi, citiamo il Comune di Modica, il Rotary club Catania est, l’Istituto dei Castelli, la Delegazione di Sicilia degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, con la presenza del suo Delegato Gr.Uff. Avv. Francesco Atanasio, l’Associazione Nazionale del Fante sezione di Catania, con la presenza del Commissario Cav.Dott. Francesco Giordano), nonché col contributo fondamentale della Fondazione teatro Garibaldi di Modica e dell’Agimus guidati dalla sapiente mano del Maestro Cav. Giovanni Cultrera di Montesano, che ha impreziosito la mattinata con la presenza del “Quartetto ibleo”, giovani virtuosi del violino che si sono esibiti negli intermezzi fra gli interventi; tra loro citiamo la violinista Marianna Musumeci e l’ottimo giovane Salvatore Lorefice, che sta facendosi conoscere per la sua bravura e passione.

IMG_20171202_094433

Con la moderazione del Comm. Giuseppe Adernò, il  tema “La Sindone: indagine su un mistero”, è stato ampiamente dipanato dalla sindonologa professoressa Emanuela Marinelli di Roma, la quale ha nei dettagli e dovizia di particolari, descritto il lungo e bimillenario “cammino” del lenzuolo funebre intriso del sangue dell’uomo che parrebbe il Cristo, in maniera del tutto misteriosa tanto che neppure la scienza moderna riesce a spiegare l’origine della immagine impressa, nonostante le analisi di quasi un trentennio fa abbiano affermato (a torto a dire della studiosa nonché delle moderne risultanze) che esso potesse essere una ideazione medievale, sin da Gerusalemme ove il Cristo vi sarebbe stato avvolto, a Costantinopoli ad Atene per giungere alla famiglia francese dei Charny o Charnay (la stessa dell’ultimo martire templare nel rogo di Parigi del XIV secolo), che nel basso medioevo la cedette ai Duchi di Savoia: la famiglia sabauda, che poi mercè il Risorgimento nazionale diverrà la Casa Reale italiana, è stata proprietaria della Sindone sino al 1983, quando morto l’ultimo Re d’Italia, Sua Maestà Umberto II (l’anno prima aveva incontrato Papa Giovanni Paolo II), il testamento stabilì che la Sindone doveva essere donata alla Chiesa Cattolica Romana; oggi con procedimento moderno, essa è serbata a Torino e la si espone raramente poiché la luce e gli agenti atmosferici la deteriorano col passare degli anni. E’, ha spiegato la studiosa, un oggetto di devozione per i cattolici ma su cui non vi è obbligo di credenza, pertanto può essere accettata o meno ma nulla ha a che vedere con la Fede nella resurrezione di Gesù nè con l’immortalità proclamata dal Cattolicesimo.

La prof.ssa Marinelli, comparando l’analisi della composizione del tessuto con le sue vicende nonché con le nuove acquisizioni della scienza, non ha esitato a dichiarare che esso è di fattura precedente al martirio di Cristo e forse proveniente dai magazzini del Sinedrio, da cui Giuseppe di Arimatea e Nicodemo, autorevoli membri di quel consesso giudaico, lo avrebbero prelevato per avvolgere regalmente colui che ritenevano un Figlio di Dio, anche se la crocifissione fu una pena romana che questi riguardi non poteva prevedere.  Indi pare che le obiezioni sulla fattura medievale della Sindone, siano destinate a cadere.

IMG_20171202_094441

L’intervento successivo del patologo professor Pietro Pescetelli, ha voluto invece illuminare gli aspetti prettamente medici delle sofferenze inferte all’uomo della Sindone, precisando ogni passaggio ove costui venne a trovarsi in quella situazione indicibile e quanto ciò abbia provocato le cause della sua morte.     L’evento ha avuto infine valenza di corso di formazione professionale continua per l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, che lo ha patrocinato per i propri iscritti, intervenuti numerosi tra il foltissimo uditorio che ha riempito oltremisura la sala.

a Cognita Design production
Torna in alto