La Provvidenza regna e i Promessi Sposi incantano il pubblico

Grande merito di Alessandro Incognito, nel doppio ruolo di regista e protagonista (Renzo Tramaglino), offrire al pubblico del teatro Ambasciatori di Catania, una storia densa di armonia, fascino e romanticismo. Ecco come, infatti, si spiega il successo conclamato e il sold out registrato per tutti i cinque giorni di programmazione per i “Promessi Sposi Amore e Provvidenza.

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Si potrebbe pensare alla solita storia Manzoniana che, definendo con licenza ironica, ha “entusiasmato” generazioni intere di studenti liceali, eppure quando hai la fortuna di assistere ad uno spettacolo così completo, anche le reminiscenze giovanili trovano il proprio posto e ti fanno riappacificare con quello che molti hanno sempre considerato un insormontabile scoglio, a cominciare dal celeberrimo incipit “Quel ramo del lago di Como”.

Questo è stato il grande merito di Alessandro Incognito, nel doppio ruolo di regista e protagonista (Renzo Tramaglino), offrire al pubblico del teatro Ambasciatori di Catania, una Storia densa di armonia, fascino e romanticismo. Ecco come, infatti, si spiega il successo conclamato e il sold out registrato per tutti i cinque giorni di programmazione.

Uno spettacolo gradevolissimo, degno dei più importanti palcoscenici nazionali ed esteri, nel quale i trentatré performer tra cantanti, attori e ballerini, si sono mossi con grande armonia e fluidità, all’interno di un pot-pourri di note ed emozioni.

Un amore contrastato, uno spaccato di una società che non c’è più ma che ha preservato nel cuore di ciascuno la speranza per un mondo migliore e per una giustizia Divina e terrena per tutti.

Nessuna sbavatura nell’interpretazione, nessuna nota stonata, azzeccate le scenografie di Gaetano Tropea e il videomapping di Riccardo Guttà che con le soluzioni tecnologiche moderne ha saputo infondere la percezione di luoghi antichi e atmosfere quasi oniriche.

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Da evidenziare, oltre l’interpretazione di Alessandro Incognito (Renzo), anche quella di tutti gli altri attori/cantanti protagonisti che hanno affascinato il pubblico, intervenuto da tutte le parti della Sicilia, Lucia Maria Cristina Litrico (Lucia), Emanuele Puglia (l’Innominato), Grace Previti (la monaca di Monza) e Carmelo Gerbaro (Don Rodrigo). Senza dimenticare Giuseppe Bisicchia nel doppio ruolo di Fra Cristoforo e del Cardinale Borromeo, Franco Colaiemma in Don Abbondio, Cosimo Coltraro voce fuori campo dell’avvocato Azzecca-Garbugli, Nicola Costa nelle vesti del Griso, Laura Giordani la fedele Perpetua, Alice Ferlito nelle vesti di Agnese, Antonella Leotta la madre della piccola Cristina vittima della peste, Bruno Gatto nel ruolo di Egidio, un perfetto mix tra professionisti del teatro e giovani promesse.

Anche dietro le quinte, con il Light design di Gisella Calì, la direzione musicale di Lilla Costarelli, le coreografie di Erika Spagnolo e i costumi di Rosy Bellomia hanno reso il progetto teatrale degno del successo meritato.

Un’opera corale e dal forte impatto emotivo che coinvolge ed emoziona con una sequenza narrativa ininterrotta e cinematografica, capace di tradurre in chiave ancor più immaginifica e fortemente passionale il romanzo dei romanzi. Questa è stata la motivazione del premio, conferito dall’Accademia di Belle Arti di Catania, come spettacolo dell’anno.

Ottimo traguardo per uno spettacolo prodotto da Poetica Eventi S.r.l., la società che ha rilevato, da circa due anni, la gestione dell’Ambasciatori, uno dei teatri più importanti della città etnea.

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