Rugby: domani gli Azzurri in campo contro il Sudafrica

L’ultimo allenamento dei Crédit Agricole Cariparma Test Match 2017, il Captain’s Run guidato da Sergio Parisse sul prato dell’Euganeo

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L’ultimo allenamento dei Crédit Agricole Cariparma Test Match 2017, il Captain’s Run guidato da Sergio Parisse sul prato dell’Euganeo, è una leggera sgambata dopo la seduta collettiva di ieri alla “Guizza”.

Domani alle 15 all’Euganeo di Padova arriva il Sudafricanella sfida che chiude il 2017 internazionale dell’Italia, nell’impianto padovano è previsto il pubblico delle grandi occasioni e gli Azzurri conservano tutte le energie e cercano tranquillità e concentrazione alla vigilia del più difficile dei tre appuntamenti d’autunno.

Parisse, domani all’ottantunesima apparizione da capitano della Nazionale – la centotrentesima in assoluto – prima del team run consegna in spogliatoio la prima maglia azzurra della carriera a Renato Giammarioli, domani potenziale esordiente dalla panchina, poi insieme all’ala Mattia Bellini incontra la stampa nella conferenza prepartita: “Non pensiamo al Sudafrica, siamo concentrati su noi stessi” ha esordito il numero otto dell’Italia.

“Usciamo da una sconfitta con l’Argentina difficile da accettare, con un risultato che non rispecchia i valori del campo. C’è tanta voglia di rifarci soprattutto per gli ultimi dieci minuti del secondo tempo di Firenze. Gli Springboks sono una squadra diversa da quella di un anno fa, ma lo siamo anche noi e la volontà, forte, è di finire al meglio questo novembre. Per noi, per il gruppo, per il grande impegno che tutta la squadra ha messo nella nella preparazione di ogni gara” ha detto Parisse.

“Se pioverà, come sembrano indicare le previsioni, sarà un gara forse non spettacolare, sicuramente molto chiusa, dove le fasi di conquista saranno la chiave del match. Si giocherà forse meno al largo, ma il lavoro dei nostri trequarti sarà fondamentale in difesa e nella pressione che dovranno portare” ha proseguito il capitano della Nazionale.

“Rispetto a solo un anno fa la rosa della Nazionale è molto più ampia, le scelte per lo staff più difficili: penso a Padovani, Venditti, ad altri compagni titolari l’anno scorso a Firenze contro gli Springboks che oggi non sono qui. E’ un segnale di qualità, di profondità che si sono modificate. C’è stata una grande crescita a livello collettivo e diventerà sempre più difficile prendere delle decisioni: non può che essere un bene” ha aggiunto Parisse.

“Umanamente, moralmente, questo gruppo di ragazzi è molto, molto sano e questa è per me la cosa più importante. Io ho trentaquattro anni, ma è fondamentale per me cercare di passare de tempo con questi giovani, far sentire loro il mio sostegno, condividere anche i momenti fuori dal campo: è stato lo stesso per me quando sono arrivato in Nazionale , quindici anni fa. Abbiamo un grande gruppo, sia tecnicamente che moralmente, e per me è un onore farne parte” ha concluso Parisse.

Emozionato e concentrato al tempo stesso, al fianco del capitano azzurro, Mattia Bellini, ala padovana delle Zebre RC cresciuto nel vivaio del Petrarca Padova, domani alla prima di carriera davanti al pubblico della propria città: “E’ stata una settimana di grandi emozioni per me, ora sto cercando di isolarmi un poco e pensare solo alla partita. Porterò in campo con me tutte le persone che mi sono vicine, ma ora penso solo a rendere al meglio contro gli Springboks”

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