Standing ovation a Zafferana Etnea per Fabrizio Moro

A Zafferana Etnea il 19 agosto 2017, presso l’Anfiteatro Comunale Falcone e Borsellino, grande successo per il cantautore italiano Fabrizio Moro, organizzato dell’assessore al Turismo e Spettacolo Giovanni Di Prima, affiancato, come sempre, dall’Art Director Nuccio La Ferlita

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A Zafferana Etnea il 19 agosto 2017, presso l’Anfiteatro Comunale Falcone e Borsellino, grande successo per il cantautore italiano Fabrizio Moro, organizzato dell’assessore al Turismo e Spettacolo Giovanni Di Prima, affiancato, come sempre dall’Art Director, Nuccio La Ferlita, non finisce mai di stupire, per la presenza continua di artisti importanti offerti su questo bellissimo palco, oltre alle moltissime altre iniziative che qui si sono svolte e si dovranno ancora svolgere.
Il pubblico, pure in questo concerto, ha completamente occupato i posti disponibili.
Notevole la presenza di Fan Club da tutta la Sicilia e anche da fuori, che solitamente organizzano, muniti di fasce con i vari nomi dei loro cantanti, coreografie, cori, cartelloni, eccetera, ma, questa volta davvero non me l’aspettavo, pure una notevole pioggia di bollicine di sapone.
Una simpatica “attivista” di uno di questi Fan Club,  offriva un “kit” di accessori”, dati in dotazione sia ai vari componenti, sia al pubblico che erano presenti, semplicemente, per seguire il concerto.
Il “kit” comprendeva una bandierina italiana, una girandola a vento, da alzare durante “Alessandra è sempre più bella”, una bandierina con la Trinacria Siciliana, una bandierina con Falcone e Borsellino, da alzare durante la canzone “Pensa”, dedicato a tutte le vittime della mafia, presentato ad una Edizione di Sanremo, nel 2007, categoria Giovani e, appunto, questo flaconcino, confezione per bolle di sapone che, alla canzone “Giocattoli”, sarebbe dovuta servire – e così è stato fatto – a riempire l’aria dell’Anfiteatro di migliaia di bolle. Una finissima doccia…insaponata, per tutti, quando poi queste scoppiavano.
E tutto questo per Fabrizio Moro, tutto questo in suo onore. Magìa dei Fan Club…che dall’esordio, nel 1996 ad oggi, si sono formati e cresciuti in suo sostegno e che hanno vissuto con lui questa carriera più che ventennale, con tantissimi lavori discografici al suo attivo, sia in “ellepì “, che in singoli e partecipazioni a manifestazioni importanti, che la sua lunga biografia elenca.

IMG_0763+bn+gAnche in questo caso la scenografia al palco prevedeva dei pannelli con video astratti, alternati a video vocali con interessanti lavori di ripresa che andavano in sincronia con le canzoni proposte dall’artista. Sono in diversi ad adottare, ormai, questi sistemi visivi, semplici come concetto, ma anche belli da vedere.
La band, fortissima, formata da: Alessandro Inolti (batteria), Claudio Junior Bielli (tastiere), Roberto Maccaroni (chitarra), Danilo Molinari (chitarra) e Andrea Ra (basso) ha fornito un ottimo suono, molto bene controllato da fonici davvero in gamba.
L’ingresso di Fabrizio Moro sul palco, manco a dirlo, è stato accolto dalle strilla delle moltissime ragazzine presenti, che hanno rasentato la soglia del dolore acustico, tanto sono state forti e acute. Pubblico che nello stesso tempo si è alzato tutto in piedi per accogliere il primo brano proposto, previsto dalla scaletta: “Pace”, che è contenuto nell’omonimo album e pure di questo Tour, appunto, il nono realizzato in studio, da lui pubblicato e uscito il 10 marzo di quest’anno, 2017. Al suo attivo anche un disco live, “Atlantico Live”, realizzato nel 2011, oltre a più di una ventina di singoli, ormai “storici” e una raccolta dei suoi migliori brani, pubblicata nel 2016.
Attorno voci di ogni tipo e di…ehm… si, vabbè, “intonazione”, che cantavano a squarciagola sia questa che le altre canzoni previste in scaletta, tipo “L’Essenza”, “E’ solo Amore”, “Tu”, “Il peggio è passato”, “La felicità”, “Alessandra è sempre più bella” e via, via, comprendendo anche il brano che ha fatto cantare a Noemi, di sua scrittura, “Sono solo parole”, passando anche dal brano presentato nell’Edizione 2017 di Sanremo “Portami Via”…
Fabrizio Moro non sta mai fermo, salta, corre, balza sugli audio monitor, sul palchetto del tastierista e del batterista, davvero magnifici, magnifici e davvero bravissimi tutti questi strumentisti. Sono importanti e il successo di un cantante dipende tantissimo dalla loro preparazione.

IMG_0792+gComplici di queste evoluzioni anche le luci ben curate, a beneficio pure dei fotoreporter presenti – grazie anche ad un buon “Light Designer” alla consolle, che si sono visti esaurire in un attimo le prime tre canzoni concesse, con ancora la voglia – non sempre accade, attenzione – di proseguire a scattare per tutto l’arco del concerto, sicuri che nemmeno uno scatto sarebbe stato troppo ripetitivo, vista la varietà di situazioni che ha poi proposto, di canzone in canzone.
Le due, tre canzoni del classico bis, credo siano state, troppa confusione di gente, per ricordarlo, “Un Pezzettino”, “L’Italia è di tutti” e la ripetizione di “Pace”, che sono state accolte da una totale standing ovation e da un assalto all’artista che si era avvicinato un po’ troppo alle prime file, con grande da fare per gli addetti alla security per sottrarre Fabrizio dalle mani, tantissime mani, che cercavano di toccarlo, afferrarlo, accarezzarlo.
Subito allestita un’area transennata all’uscita dei camerini per la lunga fila dei fan in attesa dei selfies, delle foto di gruppo, degli autografi, strette di mano, sotto attenta osservazione, com’è giusto che sia, tanto della security, quanto di alcuni Carabinieri.
In ogni caso, bellissima esperienza.
Ed ora, sempre sotto l’Organizzazione di “Punteaccapo” di Nuccio La Ferlita, pronti per Francesco Renga, al Teatro Antico di Taormina, il 23 agosto, ma questa sarà un’altra interessantissima storia!

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