Presso l’Assessorato alla Salute, è stato firmato il decreto che adotta il nuovo piano delle azioni e dei servizi socio-sanitari e il sistema unico di accreditamento per chi mette a disposizione prestazioni socio – sanitario, con la presenza del Segretario Regionale di CittadinanzAttiva Giuseppe Greco e il Responsabile Regionale alle Politiche sociali ed EE.LL., Angela Rizzo.
Presso l’Assessorato alla Salute, è stato firmato il decreto che adotta il nuovo piano delle azioni e dei servizi socio-sanitari e il sistema unico di accreditamento per chi mette a disposizione prestazioni socio – sanitario, con la presenza in conferenza stampa del Segretario Regionale di CittadinanzAttiva Giuseppe Greco e il Responsabile Regionale alle Politiche sociali ed EE.LL., Angela Rizzo. Questo documento è il frutto della collaborazione tra gli assessori Baldo Gucciardi e Carmencita Mangano e dei rispettivi dipartimenti, della Famiglia e delle Politiche Sociali e della Salute. Durante le interviste preliminari alla conferenza stampa, entrambi gli assessori si sono dimostrati profondamente orgogliosi, giacché si tratta di una grande conquista che la regione Sicilia attendeva da ben 10 anni: L’insieme di regole adottate tutela il paziente a 360°, coniugando l’assistenza sanitaria e quella sociale. Il senso era porre fine a un sistema di leggi disorganizzato ed estremamente frammentato. Tutto ciò è stato possibile anche grazie all’aiuto dei tecnici, dato che spesso e volentieri le nome vigenti impedivano la piena erogazione dei servizi socio – sanitari da parte degli enti. È un traguardo importante: accorciare le distanze tra gli enti che erogano i servizi e tutti i pazienti, compresi quelli che soffrono di patologie psichiatriche e dipendenze. Un esempio importante è rappresentato da una delle linee pilota del progetto che vede gli stessi pazienti impegnati in attività socio – lavorative, atte sicuramente all’inclusione di queste persone nella società, proprio per eliminare quel senso di emarginazione e quel confinarsi dietro le patologie, l’incapacità di affrontarle da parte delle istituzioni. Gli elementi fondamentali per far sì che avvenga tutto ciò sono l’orientamento del personale sanitario e soprattutto l’importanza dell’elemento informale all’interno delle realtà dei pazienti
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