All’Auditorium Parco della Musica con “La Notte delle Tammorre”

“La Notte delle Tammorre” la festa della musica popolare, giovedì 3 agosto, all’Auditorium Parco della Musica di Roma con i Tammorrari del Vesuvio di Simone Carotenuto, il progetto Semilla di Lavinia Mancusi – Musica nomade, Umberto Vitiello &Batuque– Now e i Senza Terra.

tammorre

Protagonista dell’ultima notte di Luglio Suona Bene sarà la musica popolare: le radici e il sound della nostra penisola incontreranno diverse culture musicali per dare vita alla Notte delle Tammorre, un viaggio nel ritmo del folklore con i Tammorrari del Vesuvio di Simone Carotenuto, il progetto Semilla di Lavinia Mancusi – Musica nomade, Umberto Vitiello &Batuque– Now e i Senza Terra.

Simone Carotenuto voce storica, esploratore e ricercatore sul campo, è da sempre impegnato nella salvaguardia del grande tesoro della musica popolare. Con i suoi Tammorrari del Vesuvio porterà sul palco l’antica Tammurriata Campana. 

 Semilla, derivato dallo spagnolo e indicante la “semina”, è il titolo del lavoro della cantante folk romana Lavinia Mancusi che sancisce l’unione artistica con il percussionista di origine peruviana Gabriele Gagliarini. Un progetto di multiculturalità e integrazione, dove la nostra musica tradizionale incontra le culture in visita e migranti.

 Umberto Vitiello presenta il suo viaggio nella musica esplorando ed elaborando differenti forme e fondendole in un’unica originale identità sonora che racchiude le sue qualità di vocalist, percussionista, polistrumentista, compositore, autore e musicoterapeuta. Itinerante e poliedrico da sempre, le sue performances raccontano il suo vissuto personale che spazia tra Africa e Brasile, atmosfere Antillesi e Mediterraneità.

Infine i Senza Terra. Le tarantelle, le tammurriate, le pizziche, i saltarelli, le canzoni della tradizione mediterranea e romana legate alla devozione religiosa, alla protesta della povera gente, al lavoro e naturalmente all’amore, sono il cuore pulsante e l’anima vibrante della cultura popolare italiana e dei Senzaterra.
L’esecuzione dal vivo, il concerto, luogo principe della passionalità popolare, è una festa di danze, sorrisi e partecipazione.
Il pubblico è il protagonista assoluto e i musicisti sono semplicemente strumenti di condivisione.

 

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