Dibattito sull’assistenza primaria in Sicilia

Martedì 6 giugno, a partire dalle 11 presso l’Hotel Nettuno di Catania le cooperative socio-sanitarie, socio-assistenziali, medici e farmacisti si riuniranno per parlare dell’avvio dell’assistenza primaria in Sicilia sul modello laziale.

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Grazie all’impegno costante da parte di Confcooperative a favore di cittadini e imprese, è nata qualche anno fa la Federazione Sanità al fine di realizzare una rete tra i soggetti cooperativi attivi in ambito sanitario e offrire al cittadino le risposte che altrove non ci sono. Cooperative di medici di medicina generale, di farmacisti e fisioterapisti, realtà che gestiscono centri specialistici cominciano a confrontarsi e nasce così anche il Consorzio per l’Assistenza Primaria (Cap), progetto che coinvolge oggi, a distanza di anni, tantissimi professionisti: un sistema che consente di avere la continuità assistenziale tra l’ospedale e il territorio.

Ma del quale ancora si parla poco: per questo motivo la Federazione Sanità – con il suo presidente regionale Sandro Tumino –  e CAP Sicilia – con il presidente Agatino Cundari – incontreranno il prossimo 6 giugno a partire dalle 11 presso l’hotel Nettuno di Catania le cooperative socio-sanitarie, socio-assistenziali, medici e farmacisti per parlare dell’avvio dell’assistenza primaria in Sicilia sul modello laziale. Parteciperà all’incontro anche il presidente regionale di Confcooperative Gaetano Mancini.

Una normativa fondamentale, a cui va dato il merito di aver definito le nuove funzioni assistenziali (in tutto sei) che questi presidi sanitari possono e devono assumere: assistenza domiciliare integrata, monitoraggio sul corretto utilizzo dei medicinali prescritti, erogazione di servizi di primo e secondo livello, esami del sangue e altre analisi, prenotazioni di prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e ritiro dei referti. Le prestazioni disponibili sono moltissime e sono di fondamentale aiuto soprattutto per quelle famiglie (e sono sempre di più) alle prese con un anziano invalido o un malato cronico, che magari ha bisogno di essere sottoposto a esami diagnostici ma non è in grado di muoversi facilmente.

Rivolgendosi a una farmacia Cap fare una radiografia, un elettrocardiogramma, un prelievo o una flebo non è più un problema: tecnico e specialista arrivano a casa con tutte le apparecchiature, e le analisi son fatte.

Non basta: tra i tanti servizi accessibili rientrano anche, per esempio, la riabilitazione neuromotoria, la rimozione di punti di sutura, la laserterapia e tutte le visite specialistiche più comuni, da quelle cardiologiche a quelle neurologiche, geriatriche e fino ai trattamenti per allergici e le prestazioni di tipo logopedico. Non manca l’assistenza infermieristica diurna e notturna, il trasporto di un paziente in carrozzina con autista e assistente e tutti i tipi di riabilitazione e fisioterapia, ma è possibile anche ottenere, sempre a domicilio, la stesura di un piano assistenziale completo da parte di un infermiere.

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