A Catania la cannabis si penalizza o si legalizza?

Alla facoltà di Psicologia dell’Università di Catania, durante i laboratori del professor Tullio Scrimali, si è discusso di cannabis ludica.

Image 01-06-17 at 10.49

Un successo. Sotto tutti i punti di vista. Persino quando si parla di un tema scottante come quello della legalizzazione della cannabis.

Stiamo parlando dei laboratori svolti all’Università di Catania dal prof. Tullio Scrimali -docente di Psicologia Clinica delle Dipendenze- in presenza del Capitano Paolo Bombaci -comandante del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Catania- sulla legalizzazione o la penalizzazione della cannabis.

foto cannabis 3

La topica è stata analizzata secondo l’approccio complesso sviluppato dal Prof. Tullio Scrimali (Il Vincolo della Dipendenza, Franco Angeli, Milano, 2011), con riferimento a vari punti di vista e cioè, analizzando il problema secondo una dimensione interdisciplinare.

In questa ottica sono state proposte ed illustrate le posizioni di politici proibizionisti –senatore Giovanardi- e di magistrati favorevoli alla legalizzazione, come Henry John Woodcock.

Hanno preso parte ai seminari il dr. Giuseppe Nicosia – impegnato nella battaglia per la legalizzazione e oggi considerato uno dei più autorevoli “grower” italiani di cannabis e, da parte dello Stato, una presenza autorevole a questi laboratori disciplinari e cioè, quella del capitano Paolo Bombaci -Comandante del G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Catania.

L’ufficiale ha esposto con chiarezza l’argomento della legalizzazione o penalizzazione della cannabis anche grazie ai suoi animati e vivaci powerpoint che hanno suscitato il vivo interesse da parte degli studenti.

cannabis 4

Il capitano, da sempre impegnato nella lotta al traffico di stupefacenti, ha descritto gli aspetti dello stesso traffico internazionale di queste sostanze, illustrando il lavoro svolto con assiduità e successo operativo dalla Guardia di Finanza.

È d’obbligo una considerazione tecnica, esposta da Bombaci. Una considerazione, questa, che fa riflettere.

foto cannabis 2

E cioè, gran parte del lavoro investigativo e di repressione che confluisce nel sequestro di tre quarti delle sostanze confiscate alla malavita riguarda i cannabinoidi.

Appare dunque chiaro -anche se il Capitano Bombaci con equilibrio e professionalità si è saggiamente ed abilmente defilato da domande ‘politiche’- che la legalizzazione dei cannabinoidi alleggerirebbe le Forze dell’Ordine che potrebbero così dedicarsi con maggior disponibilità di risorse di uomini e di mezzi, al contrasto dello spaccio di droghe pesanti e alla repressione della criminalità organizzata.

Grande soddisfazione, quella degli studenti di Psicologia per il corso accademico di Scrimali, che in fondo non si basa solo su didattica ex-cattedra secondo un orientamento cognitivo complesso, ma che coinvolge anche più aspetti operativi della drammatica realtà, tale è quella delle dipendenze patologiche da sostanze, da comportamenti -quali il gioco d’azzardo compulsivo- e da relazioni romantiche disfunzionali.

 

a Cognita Design production
Torna in alto