A Catania la sperimentazione di un nuovo farmaco antileucemico

Innovazione ed eccellenza nella Clinical Trial Unit del Policlinico – Vittorio Emanuele. A Catania la sperimentazione su volontari di un nuovo farmaco antileucemico.

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A pochi mesi dalla sua inaugurazione avvenuta nel novembre 2016, la Clinical Trial Unit (CTU) dell’azienda ospedaliero-universitaria “Policlinico – Vittorio Emanuele” di Catania è già realtà. Istituita per la conduzione di sperimentazioni cliniche di Fase I su pazienti e volontari sani e registrata nell’elenco delle strutture di Fase I’autocertificate ai sensi della determina AIFA n. 809/2015, l’Unità è stata infatti designata per condurre uno studio su di un farmaco sperimentale per patologie onco-ematologiche. Lo studio è stato commissionato da un’importante azienda biofarmaceutica, leader nel settore dell’onco-ematologia, che nel mese di aprile ha ispezionato la Clinical Trial Unit diretta dal prof. Filippo Drago e ha deciso di investire sul centro catanese. In particolare, con la collaborazione dell’unità operativa complessa di Ematologia dell’ospedale Ferrarotto, azienda “Policlinico – Vittorio Emanuele” di Catania, diretta dal prof. Francesco Di Raimondo, sarà condotto, dopo le opportune valutazioni e autorizzazioni rilasciate da parte dell’autorità competente e del comitato etico, uno studio di Fase 1-2 per dimostrare la sicurezza e la tollerabilità di un farmaco immunoterapico, il durvalumab (un anticorpo anti PD-L1) in combinazione con altre terapie su pazienti affetti da leucemia linfatica cronica e linfoma di Hodgkin. L’importanza dell’immunoterapia nel trattamento delle patologie oncologiche è ormai nota e il passo successivo è proprio quello di dimostrare la validità dell’utilizzo di farmaci immunoterapici in terapie di associazione con chemioterapici e/o target therapy. In particolare, in questo studio, saranno valutate le associazioni di durvalumab con bendamustina, rituximab, lenalidomide e ibrutinib. In questo modo, i pazienti arruolabili nello studio potranno essere trattati con una terapia all’avanguardia, in un centro ritenuto idoneo alla conduzione di sperimentazioni quanto mai delicate e impegnative, che necessitano di un supporto strutturale ed organizzativo superiore rispetto alle sperimentazioni delle fasi successive per garantire l’aderenza alle norme di buona pratica clinica (Good Clinical Practice). Una tale sperimentazione, in pratica, rappresenta l’esempio  di come il lavoro di un team di esperti qualificati, promosso e guidato dal direttore generale del Policlinico dott. Paolo Cantaro e dal prof. Filippo Drago, sia riuscito a conciliare le esigenze di rispettare i sempre più stringenti vincoli di bilancio imposti ai nostri ospedali con la volontà di trovarsi tra le eccellenze della ricerca nazionale e internazionale.

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