Al Teatro Stabile di Catania con Leo Gullotta

Leo Gullotta, mattatore assoluto di “Minnazza”: gran finale di stagione al Teatro Stabile di Catania. 

Minnazza lo spettacolo foto di Barbara Ledda (4)
Minnazza lo spettacolo foto di Barbara Ledda

Sarà Leo Gullotta, il grande attore catanese che sul palcoscenico dello Stabile etneo ha mosso i primi passi di un’esaltante carriera, a chiudere la stagione alla Sala Verga con un atteso fuori abbonamento. Parliamo dell’allestimento di “Minnazza. Letture tra i miti e le pagine di Sicilia”, uno spettacolo di Fabio Grossi, su musiche di Germano Mazzocchetti, con le due fisarmoniche di Fabio Ceccarelli e Denis Negroponte, le luci di Alberto Biondi, i video di Mimmo Verdesca. Si tratta di una produzione targata TSC, che sarà in scena sul palcoscenico di via Fava per tre rappresentazioni concentrate nel fine settimana: due serali, venerdì 19 e sabato 20 maggio alle 20.45, e una pomeridiana, domenica 21 maggio, alle 17.30.

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Leo-Gullotta. Foto di Adolfo Franzò

Vasta risonanza ha avuto l’atto di generosità di Leo Gullotta che, proprio in forza del legame che lo stringe allo Stabile, si è offerto di fornire gratuitamente la sua performance. «Lo ringraziamosottolinea il commissario straordinario Giorgio Pace – per la sensibilità e la solidarietà dimostrate verso lo Stabile catanese in un momento di seria difficoltà. E auspichiamo di averlo ancora tra i protagonisti dei nostri cartelloni».

Minnazza” è uno spettacolo per voce solista su prose e liriche siciliane, antiche e moderne: un itinerario che prende spunto dall’immagine antica della Madre Terra, “La Grande Madre”. «È un racconto sonoro – spiega Fabio Grossi nelle note di regia – che si snoda dalle origini della letteratura dell’Isola dei Ciclopi, fino ai nostri giorni. Un viaggio tra i Miti e il quotidiano, tra il sorriso e la denuncia civile. Voce solista è quella di Leo Gullotta, che frequentando la lingua di contemporanei illustri ci guiderà attraverso le pagine dei capolavori letterari e le righe dei loro componimenti poetici. L’attore sarà accompagnato in scena da un originale ensemble di maestri fisarmonicisti, che eseguono musiche composte appositamente dal maestro Germano Mazzocchetti: colonna sonora, anch’essa protagonista, che ci aiuterà a scandire le stazioni, ovvero i capitoli, del nostro viaggio».

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Leo Gullotta. Foto di Adolfo Franzò

Tutto questo assieme al percorso drammaturgico, costruito da Fabio Grossi, esalterà gli scritti, tra gli altri, di Giovanni Meli, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Luigi Pirandello, Luigi Capuana, Pippo Fava, Ignazio Buttitta, Andrea Camilleri e altri celebri autori .

«Un volo radente sulla letteratura italiana – continua Fabio Grossi – attraverso penne siciliane, che invita a pensieri critici sulla nostra società moderna, confrontandola con riflessioni di oggi e di ieri. Una considerazione sul coraggio, sia quello civile che quello pratico, come attestazione di vita: non semplice, ma degna di essere vissuta. Autori e protagonisti, che con coraggio hanno difeso le loro idee, qua prendono forma attraverso la vocalità e la sonorità di un interprete di schietto atteggiamento e chiari propositi».

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