Alla Sala Magma di Catania con Riccardo Angelo Strano

Il controtenore Riccardo Angelo Strano, sabato 6 maggio, presenterà un repertorio incluso nel suo attuale progetto “C.I.P” alla Sala Magma di Catania per “Fuorischema 2017”. 

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Riccardo Angelo Strano

Il penultimo appuntamento di “Fuorischema 2017” è fra i più attesti dell’intero ciclo primaverile della rassegna concertistica, organizzata dal centro Magma di Catania nella propria Sala di via Adua n. 3. Si tratta di una delle rare occasioni per assistere “dal vivo”, nella sua città, alla performance di un giovane, ma affermato artista – catanese di nascita e laureato in canto lirico, nel 2012, al Conservatorio Reale de L’Aia in Olanda – la cui importanza travalica ampiamente i confini nazionali.

Alle ore 21 di sabato 6 maggio il controtenore Riccardo Angelo Strano presenterà un repertorio incluso nel suo attuale progetto “C. I. P. (Counter Irisch Project)”, ampio ed affascinante itinerario nella musica folk irlandese, evergreen pur appartenendo al tempo “a cavallo” tra XIX e XX secolo.

Il debutto operistico di Strano è avvenuto a soli 21 anni con l’opera “Agrippina” di Haendel, nel ruolo di Nerone, al Koninklijke Schouwburg (L’Aia, Olanda) ed al Teatro “Pavarotti” di Modena (Festival Grandezze&Meraviglie). Da allora è regolarmente invitato da teatri e festival di tutto il mondo, come il Festival Chateau de Versailles (Francia, 2016), Teatro dell’ Opera di Roma (2013), Teatro Regio di Torino (2014), Festival della Valle d’Itria (2014/2016), Teatro Massimo V. Bellini di Catania (2015), Teatro G.B. Pergolesi di Jesi (2013), National Forum of Music (Polonia, 2016), Teatro Degollado (Messico, 2015), Festival Contratenores del mundo (Cuba, 2016), Copenhagen Renaissance Music Festival (Danimarca,2013), Tonale di Zurigo (Svizzera, 2014).

Né di minore importanza sono i conoscimenti ottenuti: daI premio al IX Concorso Internazionale di Canto Barocco “F. Provenzale” al Premio Speciale “National Forum of Music & Wroclaw Baroque Orchestra” III, sino al Concorso Internazionale di Musica Antica Vocale “Canticum Gaudium” (Polonia).

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Nell’aprile 2015 (pubblicato nel 2016) ha inciso il suo primo disco da solista per l’etichetta londinese “Toccata Classics” con una prima discografica di cantate a voce sola di Nicola Fago (1677-1745) insieme all’ensemble barocco della Cappella Santa Teresa dei Maschi di Bari (il 2° volume, registrato nell’aprile 2017 è di prossima uscita). Ha anche partecipato alla registrazione dell’“L’Arlesiana” di Cilea (ruolo de L’Innocente) al Teatro Pergolesi di Jesi (2013) e nel 2017 a quella dell’opera “Baccanali” di Steffani (ruolo di Bacco/Tirsi), effettuata al 42° Festival della Valle d’Itria (Martina Franca, 2016).

“CIP” (Counter Irish Project) rappresenta la prima esperienza di Strano nell’ambito della musica folk, dedicata al popolo irlandese e alla sua cultura: «La Dea Eire (Irlanda) non è mai stata crocifissa. È sopravvissuta, ma è stata più volte macchiata dal rosso sgorgato dalle gole di migliaia di soldati che hanno combattuto per la loro identità, contro una dominazione barbaramente straniera che avanzava al grido di civiltà e progresso… Il verde è il colore della vita, intesa come linfa di fertilità, fermentazione, rinascita. Scaturisce dalla nuda terra in un continuo rifluire di energia vitale… L’Irlanda ha assunto questo colore come elemento d’identità nazionale e lo si può scorgere ovunque, dalla bandiera al tipico copricapo di San Patrizio, dalle distese di erica al trifoglio simbolo dell’isola, dagli occhi degli autoctoni dai capelli rossi agli indumenti del “Piccolo Popolo” che abita nei boschi: gnomi e folletti, elfi e fate che vegliano su noi umani, spesso insensibilmente avvizziti di fronte alla perfezione del pianeta di cui siamo ospiti. Figure ancora presenti nelle coscienze, forse, ma spodestati da chi rivendica divinità con infertile assenteismo autoritario… Se saremo anche noi in grado di affermare l’unicità della nostra tradizione come valore aggiunto, contro una pericolosa omologazione globale, prendendo forse esempio dal popolo verde, potremo già intuire senza studiare il motivo per il quale una delle espressioni massime dell’heritage Irlandese è la musica folkloristica, ovunque celebre e apprezzata».

3 - Sciacca
Davide Sciacca

Per tutto il concerto sarà accompagnato dal chitarrista Davide Sciacca, il quale da parte sua, eseguirà anche un paio di brani da solista.

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