Al Teatro Vittorio Emanuele con “EsotericArte”

Mercoledì 12 aprile, ore 21.00, al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, andrà in scena lo spettacolo teatrale “EsotericArte” – I misteri dell’arte italiana medievale, di e con Elio Crifò e la partecipazione straordinaria di Vittorio Sgarbi.

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L’arte, la cultura e il pensiero sono le vere droghe dell’uomo, quelle sostanze stupefacenti che ci fanno approdare in mondi sconosciuti, in emozioni psichedeliche, in “sballi” che non finiscono mai. E invece, la storia dell’arte viene spesso proposta in modo noioso ed estranea alle nostre vite, tanto che molti si chiedono: ma a che serve studiarla? Se non sono un’architetto o uno storico, ma che mi interessa delle cattedrali, di Giotto e di Cimabue?

Questo è uno spettacolo che risponde proprio a queste domande, attraverso un percorso non convenzionale ed emozionante, all’interno dei mille anni del Medioevo.

Sgarbi-Crifò

Che senso ha creare un’opera d’arte? Perché abbiamo edifici costruiti con il senso dell’otto? Perché abbiamo Cattedrali con la filosofia del tre? O palazzi con giochi geometrici, proporzioni auree e disposizioni astrali e cosmologiche?  Che cosa unisce Stonehenge con Picasso, e Bach con i Deep Purple e i Genesis? Perché abbiamo una grande quantità di mosaici, affreschi, edifici e sculture, ricoperti di simboli alchemici, gnostici, cabalistici che ancor oggi risultano incomprensibili e misteriosi? Eppure è strano. In un Paese come il nostro, ricco di logge massoniche e di studiosi di esoterismo, simbolismo, numerologia e nessuno che riesca a decifrare quasi nulla? È strano! Come nelle stragi, esistono depistaggi anche nella storia dell’arte. Addirittura in certi luoghi archeologici è stata praticata la damnatio memoriae, ossia la cancellazione di qualsiasi traccia tramandabile ai posteri, in modo da non rendere più decifrabile la simbologia in essi contenuta.

Grazie ad una proiezione che abbraccia l’intero palcoscenico gli spettatori, entrano quasi fisicamente nell’arte italiana medievale e, a volte, c’entrerà anche l’attore, che interagirà con le opere, ci scherzerà sù, ci spiegherà i simboli, ci racconterà le storie e le vicende di alcuni Re, le vicende della “pornocrazia romana”, delle visioni di Jung, dell’esoterismo di Dante. È un viaggio “pulp” nell’arte, che si conclude con una speciale lezione-spettacolo di circa 30-40  minuti curata dal Prof. Vittorio Sgarbi. Il Professore però è sempre imprevedibile e i suoi interventi sono sempre differenti, ma sempre tesi a ricordarci quanto sia importante l’arte, regina e custode della bellezza, perché senza la bellezza, l’esistenza umana non ha alcun senso.

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